James Franco: vita e carriera dell’attore e regista

James Franco è famosissimo al cinema e si sta facendo strada anche nel mondo della moda. Vita privata e curiosità sul poliedrico interprete

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Stefania Bernardini

Giornalista

Giornalista professionista dal 2012, ha collaborato con le principali testate nazionali. Ha scritto e realizzato servizi Tv prevalentemente di cronaca, politica, economia e spettacolo

Pubblicato: 11 Marzo 2016 18:04Aggiornato: 15 Agosto 2024 10:14

James Franco è tra i più popolari personaggi di Hollywood. Attore, regista e produttore, è quasi impossibile non aver visto almeno uno dei suoi film. Noto soprattutto per i ruoli nelle commedie e pellicole comiche, ha una lunga carriera anche nel genere drammatico e d’avventura come “127 ore” che gli è valsa una candidatura all’Oscar al miglior attore. Nel 2013 il suo talento viene riconosciuto con la conquista di una stella sulla Walk of Fame. Ma i mille progetti al cinema, in televisione e a teatro non bastano a placare la creatività di Franco che, nel 2024, si è gettato anche nel mondo della moda con la creazione di un marchio d’abbigliamento streetwear di cui è co-fondatore e co-designer. Un talento dalle mille facce e instancabile, cosa sapere su James Franco.

Chi è James Franco

James Edward Franco nasce il 19 aprile 1978 a Palo Alto in California, figlio di Eugene, direttore di una organizzazione no profit e di una compagnia di portacontainer, e di Betsy Lou (nata Verne), una poetessa, autrice ed editrice. Il padre ha origini portoghesi mentre la madre è ebrea di origini polacche e ucraine. Il futuro attore fa parte di una famiglia d’artisti e letterati, la nonna paterna era una scrittrice di libri per ragazzi e la nonna materna è proprietaria della celebre galleria d’arte Verne Art Gallery a Cleveland.

Cresciuto in California insieme ai due fratelli minori Tom e Dave, anche quest’ultimo attore, si diploma alla Palo Alto High School nel 1996 dove inizia a recitare negli spettacoli scolastici. Si iscrive all’università della California nella facoltà di Lettere, ma abbandona presto gli studi per concentrarsi sulla sua carriera d’attore. Mentre studia recitazione con Robert Carnegie al Playhouse West, si mantiene lavorando di notte in un McDonald’s.

Dopo 15 mesi di preparazione, si presenta ad alcune audizioni a Los Angeles e ottiene il primo ruolo importante nel 1999 entrando nel cast di “Freaks and Geeks” come protagonista. Al cinema debutta nella commedia romantica “Costi quel che costi”, mentre nel 2001 interpreta James Dean nel film biografico per la televisione diretto da Mark Rydell. Per entrare meglio nel personaggio, Franco inizia a fumare, impara ad andare in moto e a suonare la chitarra e il Bongo. L’interpretazione è talmente riuscita che gli vale un Golden Globe come miglior attore e una nomination agli Emmy Aeard e un’altra per lo Screen Actors Guild Award.

Il successo di James Franco

Il ruolo di Harry Osborne, figlio del super criminale Green Goblin (William Dafoe) e migliore amico del protagonista (Tobey Maguire) in “Spider-Man” e “Spider-Man 2” lo rende famoso al pubblico mondiale. Nel frattempo è presente sul set di film più impegnati ottenendo il ruolo di un senzatetto tossicodipendente nel film drammatico “Colpevole d’omicidio” con Robert De Niro e recitando in “The Company” di Robert Altman con Neve Campbell. Tra le altre pellicole a cui James Franco prende parte nei primi anni 2000 ci sono “Tristano e Isotta”, nei panni dello sfortunato eroe, “Spider-Man 3” e “Molto incinta”.

Mentre la carriera cinematografica è tutta in salita, nel 2006 l’attore s’iscrive di nuovo all’università, laureandosi in inglese nel 2008. Simultaneamente si trasferisce a New York per frequentare i corsi di scrittura della Columbia University, quello di regia alla New York University’s Tisch School of the Arts e quello di scrittura creativa al Brooklyn College.

La nomination agli Oscar

Nel 2008 Franco ottiene la seconda candidatura ai Golden Globe con “Strafumati” e la rivista High Times lo premia come “Drogato dell’anno”, sempre per la sua performance. Nello stesso anno presenta, due volte, il celebre show americano “Saturday Night Live” e recita nel pluripremiato “Milk” di Gus Van Sant con Sean Penn, Josh Brolin ed Emile Hirsch. James interpreta Scott Smith, il compagno di Harvey Milk e per l’interpretazione vince un Independent Spirit Award come miglior attore non protagonista.

Pochi ricordano che l’attore è entrato a far parte anche del cast della soap opera “General Hospital” come personaggio ricorrente ed è apparso come Guest star nella serie Tv “30 Rock”. Dopo aver recitato nei successi commerciali “Notte folle a Manhattan” e “Mangia, prega e ama”, interpreta il poeta Allen Gingsberg nel film “Urlo”. Infine veste i panni dello scalatore Aron Ralston in “127 ore” di Danny Boyle”. La pellicola si focalizza sul tentativo di Ralston di liberare il proprio braccio rimasto incastrato sotto un masso durante un’escursione solitaria nello Utah. Il film gli fa ottenere una candidatura come migliore attore alla 83esima edizione dei premi Oscar presentata da lui e Anne Hathaway.

Tra il 2011 e il 2014 Franco vive un periodo d’oro e ricco di progetti tra film come “Il pianeta delle scimmie”, “Il Grande e potente Oz” e “Facciamola finita” e pellicole di cinema artistico, indipendente e sperimentale. Tra gli ultimi lavori ci sono anche progetti con registi italiani come “Squali” del 2024 di Daniele Barbiero in cui James Franco è Robert Price che contatta il giovane protagonista Max (l’emergente Lorenzo Zurzolo), un giovane di 19 anni che ha sviluppato una app. In uscita nel 2025 c’è “Hey Joe” di Claudio Giovannesi in cui l’attore americano interpreta un soldato americano che aveva lasciato a Napoli, nel dopoguerra, una ragazza napoletana incinta.

Vita privata e curiosità

James Franco è considerato uno degli uomini più affascinanti di Hollywood e tanti sono stati i flirt e le relazioni dell’attore che, nel 2021, ha ammesso di aver tradito tutte le sue ex. Dal 2017 fa coppia fissa con Isabel Pakzad, l’unica a cui sarebbe rimasto fedele. A 19 anni, sul set del film Whatever it takes ha incontrato Marla Sokoloff. I due sono stati insieme circa quattro anni prima di lasciarsi nel 2004. Due anni dopo Franco ha iniziato a frequentare l’attrice Ahna O’Reilly alla quale è rimasto legato fino al 2011.

Un flirt ma confermato è stato quello con Lana Del Rey nel 2015. Lindsay Lohan ha rivelato di aver avuto un’avventura di una notte con James Franco nel marzo 2005, mentre entrambi soggiornavano all’hotel Chateau Marmont. Nel film del 2013 This Is the End , Franco, che interpreta se stesso nel film, ha confessato di aver effettivamente passato una notte con l’attrice. Tuttavia, durante la sua partecipazione a The Howard Stern Show ha affermato di non essere mai andato a letto con Lindsay anche se tra i due era scattato un bacio.

In pieno Me Too l’attore è stato accusato di molestie sessuali da cinque studentesse del suo corso di recitazione, James Franco ha ammesso l’accaduto e in seguito ha rivelato di aver avuto una dipendenza dal sesso. Riguardo alla vicenda giudiziaria, le parti si sono accordate per un patteggiamento da $ 2.235.000.

Tra le curiosità, l’attore ha descritto “Freaks and Geeks” come “una delle più divertenti esperienze mai fatte. Durante le 5 settimane di riprese di “127 ore”, non ha mai lasciato il set, se non per studiare i suoi testi universitari. Nel 2010 ha ricevuto il “Master of Fine Arts” alla Columbia University e ha frequentato il dottorato in inglese alla Yale University. Nel 2024 ha co-fondato con Kule Lindgrem la Paly Hollywood, brand di streetwear di sui è anche co-designer e che è stato presentato durante la Milano Fashion Week. Uno degli oggetti disegnati da James Franco è un cappello che sta spopolando. Sopra c’è scritto James Dean Death + Cult: lo indossano star come Jacob Elordi.

Riguardo ai film italiani a cui ha preso parte, l’attore ha svelato che gli piace lavorare in Italia ma il sogno è “incontrare Matteo Garrone per lavorare con lui. Del resto alcuni dei miei registi preferiti di sempre sono italiani, è un cinema che amo”. James Franco è anche regista di corti, documentari e lungometraggi, per esempio Zeroville. “Da regista ho acquisito una diversa prospettiva – ha detto – ed è stato molto importante anche per il lavoro di attore. Prima facevo performance per me, poi ho capito che dovevo farle per i film. Insomma mi ha fatto crescere”.

Alla domanda su cosa gli riesce meglio tra l’attività di scrittore, quella di regista e l’attore, Franco ha confessato a Esquire: “Scrivo ogni mattina, ogni giorno, è la cosa che faccio di più. Non posso iniziare la giornata senza scrivere, ne ho un bisogno sfrenato. Del resto scrivere è stata la mia prima passione, immaginavo un futuro da scrittore, ben prima di pensare al cinema”.