Abbiamo vent’anni ma ascoltiamo la musica dei nostri genitori. Nelle nostre playlist di Spotify ci sarà sicuramente almeno una canzone che le discoteche anni ‘80 proponevano a tutto volume.
Da dove arriva tutto questo amore per il vintage?
Indice
La (ri)scoperta degli Anni ‘80
Successi intramontabili, canzoni senza tempo. La musica Anni ‘80 colpisce anche i nostri cuori (e le nostre orecchie).
Buona parte dei trend che nascono su TikTok hanno di sottofondo le melodie che i nostri genitori conoscono alla perfezione. Pensiamo solo alla saga di Stranger Things, vi dice niente Running Up That Hill di Kate Bush?
E come dimenticare la canzone per eccellenza dei giovani: il testo di Forever Young degli Alphaville ci fa sentire ancora oggi la nostalgia di momenti che non torneranno più, della spensieratezza che solo a vent’anni possiamo avere.
Sono inni generazionali che non passano mai di moda, poiché la semplicità, l’emozione di vivere tutto con leggerezza, sono sentimenti comuni alle stesse fasce di età anche se in anni differenti.
Entriamo a contatto con la musica Anni ‘80 tramite i video su Instagram o su TikTok, poiché sono canzoni che funzionano, melodie che riescono sempre a ritagliarsi un piccolo posto nella nostra quotidianità.
Un amore senza tempo per un’epoca che non abbiamo vissuto ma solo sentito raccontare, il vintage ci appassiona sempre.
Il vintage che ci piace
Sentiamo spesso la mancanza di epoche che non abbiamo vissuto e ci rifugiamo nelle estetiche che le rappresentano.
Restiamo affascinati dai video con luci al neon, con sottofondo ovviamente i successi del tempo ed effetti in pieno stile VHS. Ciò che ci conquista è la vibe degli Anni ‘80,che ci fa desiderare di rivivere quei momenti.
Era tutto più vivo e colorato, un’idea fomentata anche dalla saturazione molto forte dei colori, dall’uso dei glitter e del denim.
Infatti, per noi è virale la nostalgia core: il genere di contenuti basati sulle estetiche di altri tempi che, ai nostri occhi, appaiono migliori, più liberi, semplici ma allo stesso tempo più saldi.
In una generazione dove sentiamo troppi pesi sulle spalle, la spensieratezza degli Anni ‘80 costituisce un posto in cui rifugiarsi quando stiamo scrollando i contenuti.
Perché siamo attratti dagli Anni ‘80?
A sentir parlare chi li ha vissuti, gli Anni ‘80 era “il periodo d’oro” per le discoteche, le amicizie e le vibes che si respiravano un po’ ovunque.
La musica era la parte fondamentale: come abbiamo visto, buona parte delle hit di oggi si basano sulle melodie di quegli anni.
Per noi che viviamo sui social, uno spazio dove tutto è costruito, perfetto e deve rientrare in specifici canoni, gli Anni ‘80 appaiono come il paradiso.

Siamo stufi della continua ricerca della perfezione, perciò cerchiamo un rifugio abbastanza accogliente da farci dimenticare da dove veniamo.
Ed è così che nel nostro armadio sono comparsi i pantaloni a zampa e a vita alta, il make-up non può essere completo senza una passata molto evidente di blush, i blazer concludono il nostro outfit.
Degli Anni ‘80, ci attira il coraggio di esagerare, di mostrare la vera identità, un’intensità reale, semplice e sincera. Un po’ il contrario di come siamo abituati a vivere.
L’invasione degli Anni ‘80
Il ritorno della popolarità di alcune hit anni ‘80 è dato anche grazie ai contenuti che si creano basati sull’estetica del tempo.
La formula è semplice: se una canzone ci tocca emotivamente, il suono va subito virale, e in poco tempo migliaia di ragazzi avranno aggiunto la canzone tra i preferiti di Spotify.
Il bello ci attrae, ed ecco che i video che vanno per la maggiore sono caratterizzati da un’estetica forte, come può essere quella Anni ‘80. Oggi, lo stile di vita dei nostri genitori funziona ancora e ci fa chiedere “Perché non sono nata in quegli anni?”.
Le canzoni Anni ‘80 fanno ancora il loro dovere poiché cariche di significato e capaci di ricreare un’atmosfera che, ad oggi, ci è sconosciuta. Ci immergiamo in un mondo opposto ma simile grazie ai video virali.
La musica come ponte tra generazioni
Il revival degli Anni ‘80 ci dà la possibilità di vivere attraverso le vibes dei nostri genitori.
Oggi sono molti gli artisti che hanno campionato delle canzoni del periodo, ed è soprattutto così che noi abbiamo iniziato ad ascoltare (e apprezzarle) senza rendercene conto. Nel suo album 1989, Taylor Swift ha preso ispirazione dalle vibrazioni di quegli anni.
I meme sono una fonte inesorabile di ispirazione. Spesso è da lì che vecchie canzoni sono tornate in auge, e pensando agli Anni ‘80 non possiamo dimenticare i video con Never Gonna Give You Up di Rick Astley.
Appare quindi come una visione al passato, in realtà stiamo costruendo un mix di pratiche per un futuro in cui non si lascia indietro nulla.
Su TikTok sono in molte a volersi sentire il main character, e una bella canzone di Whitney Houston non ti dà forse la carica giusta? Oppure mentre ti stai preparando con la tua migliore amica prima di una serata in discoteca parte Girls Just Wanna Have Fun dell’eccentrica Cindy Lauper.
Il sound Anni ‘80 appare perfetto in qualsiasi situazione, poiché alla base ci sono accordi e suoni che sono stati ripresi più e più volte negli anni a venire.
Sono successi intramontabili che ci trasportano nella camera di nostra madre quando aveva 20 anni e si preparava con le amiche.
La nostra reinterpretazione
Non copiamo, ma assorbiamo e adattiamo. Gli Anni ‘80 sono per noi la casa da cui impariamo e che ci fornisce la base per spiccare il volo.
Abbiamo visto che l’atmosfera che c’era funziona e abbiamo deciso di adattarla ad oggi. Artisti come The Weeknd o Dua Lipa si ispirano sì alle melodie Anni ‘80, ma adattati al pop che oggi scala le classifiche.
Significa prendere ciò che sembra morto e ridargli un’altra vita, un altro sapore perché il potenziale è molto alto.
Anche da parte dei nostri genitori, che hanno assistito a un cambiamento repentino delle abitudini dalla diffusione di internet in poi, sentir provenire dalla camera dei propri figli canzoni che loro ascoltavano su vinile quando tutto era ancora colorato e pieno di personalità, be’, deve farli sentire davvero a casa.
Insomma, gli Anni ‘80 piacciono a tutti.