Viviamo in un’era in cui, noi occidentali, abbiamo tutto e a portata di mano o di clic. Non ci manca nulla, abbiamo la salute, le occasioni, i soldi, non ci sono guerre e neppure epidemie, ma non viviamo veramente. Anzi, direi che sopravviviamo e c’è una netta differenza. Siamo esseri umani, così come gli animali, ma ci crediamo individui superiori nonostante gli impulsi e gli istinti che ci muovono costantemente e che la società moderna sta cercando, via via, di spegnere.
Eppure sentiamo ancora la necessità di nutrirci e riprodurci, e quindi di sopravvivere. Se un tempo l’istinto di sopravvivenza ci serviva per mantenerci in vita, facendoci prendere decisioni sagge in modo da evitare pericoli, oggi è differente. L’istinto di sopravvivenza è diventato un limite, qualcosa che ci impedisce di vivere e di essere felici.
Viviamo in una società egocentrica, che ci fa credere che tutto giri intorno a noi e alla nostra persona. Distruggiamo il pianeta per soddisfare i nostri sfizi. Abbiamo sviluppato uno stile di vita che ci permette di sopravvivere il più a lungo possibile, rendendo quindi la nostra esistenza priva di pericoli e sicura.
Ci interessa quanto vivremo e non come, che è la cosa più importante. Siamo ancorati nella nostra comfort zone e non usciamo da lì. Viviamo nella sicurezza, dove non succede nulla di pericoloso, ma, a lungo andare, diventiamo insoddisfatti della nostra stessa esistenza. Ci sembra tutto così ripetitivo e banale. E allora perché non rischiamo? Perché non usciamo da questa nostra comfort zone e andiamo a cercare la vera felicità? Siamo davvero così sicuri che questa risieda nella sicurezza?
L’istinto di sopravvivenza ci fa prendere la decisione più sicura, quella che non comporta alcun tipo di rischio, ma se di fronte a un bivio, scegliessimo la strada che non conosciamo, forse potremmo trovarla proprio lì la nostra felicità. Bisogna rischiare, dimenticarci della convinzione che la soluzione più facile sia quella più sicura.
Cosa ci serve arrivare a 100 anni se non abbiamo vissuto veramente, se non ci siamo goduti la vita? Impariamo a dire di no, ad avventurarci nelle strade sconosciute della nostra esistenza, cerchiamo la felicità e dopo la sicurezza, nelle persone e nelle cose. Non accontentiamoci di qualcosa o qualcuno soltanto perché ci sembra sicuro.
Non c’è niente che ci impedisce di vivere veramente come l’istinto di sopravvivenza. Non preoccuparti del domani, la felicità e la vita sono adesso. Rischia.