Chi è Benedetta Tobagi, la vincitrice del “Premio Campiello 2023”

L'autrice ha trionfato grazie a "La Resistenza delle donne", in cui racconta la vita delle partigiane

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Anna Verrillo

Giornalista e Lifestyle Editor

Sangue campano e cuore a stelle e strisce. Scrive di cultura e spettacolo con frequenti incursioni nella cronaca rosa perché da brava gemelli non ama prendersi troppo sul serio.

Pubblicato: 17 Settembre 2023 13:42

Benedetta Tobagi è la vincitrice del Premio Campiello 2023 con il romanzo “La Resistenza delle donne”. L’autrice e giornalista, figlia d’arte del compianto reporter Walter, ha avuto la meglio tra i 5 finalisti in lizza grazie al racconto delle vite straordinarie di alcune partigiane italiane. Ma scopriamo qualcosa in più su Benedetta e sul romanzo che le ha permesso di vincere un riconoscimento così importante.

La vittoria al premio Campiello

Dal 1962 il premio Campiello viene assegnato alla migliore opera letteraria edita nell’anno di riferimento: nel palmerés storico della kermesse, ci sono anche nomi altisonanti come quello della compianta Michela Murgia e di Margaret Mazzantini. L’edizione 2023 del prestigioso riconoscimento ha invece visto trionfare Benedetta Tobagi con La Resistenza delle donne (Einaudi), che ha raccolto 90 punti dai 300 votanti dalla Giuria Popolare di Lettori Anonimi. Al secondo posto Silvia Ballestra con La Sibilla. Vita di Joyce Lussu (Laterza), che ha avuto 80 voti; al terzo Marta Cai con Centomilioni (Einaudi), 57 voti; al quarto Tommaso Pincio con Diario di un’estate marziana (Perrone Editore), 46 voti; e al quinto Filippo Tuena con In cerca di Pan (Nottetempo).

Come suggerisce lo stesso titolo dell’opera, La Resistenza delle donne è dedicato alle partigiane italiane che hanno scelto di imbracciare le armi per riconquistare la libertà e la giustizia del proprio Paese. E’ un collage di storie e di immagini fotografiche, raccolte dalla stessa autrice in decine di archivi. C’è la “brava moglie” che decide di combattere per affermare la propria identità oltre le etichette; la ragazza che diventando una partigiana trova il riscatto ad un’esistenza di miseria e violenza; le studentesse che riscoprono grazie a questa avventura la libertà di vivere anche il proprio corpo. Un caleidoscopio di voci a cui la Tobagi restituisce dignità riscattandole da un assordante silenzio nei libri di storia.

“Sono stata travolta da questo libro come un fiume. Ho la sensazione che queste donne mi abbiano portato a spalla fino qui, su questo palco. Vorrei dedicare questo premio prima di tutto alla memoria di queste donne straordinarie che hanno combattuto e non si sono girate dall’altra parte in un momento terribile” ha dichiarato la scrittrice nel corso della premiazione finale. “Lo dedico – ha aggiunto – a tutte le altre persone che resistono in Italia, nel mondo, nei contesti di lavoro e che cercano di far sentire la propria voce per se stesse e le altre donne”.

Chi è Benedetta Tobagi

Figlia del famoso giornalista Walter, ucciso nel 1980 dalle Brigate Rosse, Benedetta Tobagi è una giornalista, scrittrice e conduttrice radiofonica nata a Milano nel 1977. Si occupa anche di progetti didattici e formazione docenti sulla storia del terrorismo, argomento centrale della sua produzione letteraria. Laureata in filosofia, ha conseguito un Ph.D in storia presso l’Università di Bristol. L’autrice ha pubblicato il suo primo libro, Come mi batte forte il tuo cuore, nel 2009: l’opera, dedicata alla memoria del padre, ha vinto numerosi premi, tra cui il Premio Estense e il Premio Napoli – Libro dell’Anno.

Benedetta è stata conduttrice radiofonica per la Rai oltre che membro del consiglio di amministrazione dell’azienda dal 2012 al 2015. Come giornalista, invece, collabora con “la Repubblica”, attività che nel 2011 le ha permesso di vincere il prestigioso Premiolino. Gli altri romanzi da lei pubblicati sono Una stella incoronata di buio. Storia di una strage (2013 e 2019), La scuola salvata dai bambini. Viaggio nelle classi senza confini (2016), Piazza Fontana. Il processo impossibile (2019) e La Resistenza delle donne (2022).