Ci sono rituali che vengono tramandati dai nostri nonni, che hanno il sapore delle cose antiche, della leggenda, di quei ricordi di infanzia che non devono essere perduti, ma conservati come i gioielli più preziosi.
Le tradizioni del passato, i ricordi sbiaditi, ma ancora vividi nel cuore, di quando si era bambini, hanno un retrogusto magico e dolcissimo. Tra questi, per molti, c’è la barca di San Pietro un rituale affascinante che, ancora oggi, può essere divertente da preparare. Anche perché la leggenda narra che al termine della sua preparazione il risultato finale possa dirci molto del nostro futuro.
Provare non costa nulla ed è anche un modo per onorare una tradizione del passato, le cui origini vanno ricercate nei tempi antichi.
Tutto quello che c’è da sapere sulla barca di San Pietro: quando e come farla, a cosa serve e come mai è nata questa usanza.
Barca di San Pietro, quando e come prepararla
Il passato ci regala tradizioni che ancora oggi è bello conservare. Come dimenticare, ad esempio, l’acqua di San Giovanni che va preparata nella notte tra il 23 e il 24 giugno, e che promette di essere di buon auspicio a chi il mattino successivo la usa per lavarsi il viso. Ma anche la barca di San Pietro che, invece, va predisposta nella sera del 28 giugno.
Per prepararla serve un contenitore in vetro non troppo stretto, dell’acqua e un albume d’uovo. Quest’ultimo andrà fatto cadere nel contenitore con l’acqua e poi lasciato riposare tutta la notte all’aperto. È importante che resti fuori e che raccolga anche la rugiada.
Il mattino successivo andrà interpretato il risultato finale. Infatti, si dovrebbe formare una figura, molto simile a un veliero, e da come è composto si può capire come sarà l’anno successivo. La leggenda narra che sia proprio l’apostolo a soffiare per creare la “magia”.
Barca di San Pietro, la tradizione e le origini
Diffusa soprattutto nel nord Italia, la barca di San Pietro viene realizzata per conoscere il futuro. I contadini, ad esempio, interrogavano il santo (alla vigilia della festa dedicata a Pietro e Paolo) per sapere come sarebbe stato il raccolto dell’anno successivo e, in generale, a seconda di come si è formata la barca si può capire se il futuro sarà prospero o meno.
Se le vele sono spiegate, ad esempio, l’anno che verrà sarà rigoglioso, se sono chiuse lo sarà meno. Se il veliero ha una forma armonica ed è ben visibile si dice che il futuro sarà positivo.
Leggende, tradizioni popolari, rituali propiziatori, che vengono tramandate ancora oggi e che hanno la bellezza e il sapore delle cose antiche, di un passato lontano, ma che è bello mantenere vivo nel ricordo delle future generazioni.
Le origini della barca di San Pietro sono da cercare in tempi remoti: basti pensare che nell’ottavo secolo si è diffuso il culto del santo. Inoltre la tradizione popolare vuole che giorno di festa vi siano molti temporali, per cui si potrebbe legare il rituale anche a questo aspetto.
Una cosa è certa: non si tratta di magia, ma del risultato del variare delle temperature e della differenza di densità tra albume e acqua. Questo, però, nulla toglie al fascino e alla voglia di provare.