Roberta Capua è stata scelta come madrina per la 30° edizione della “Breast Cancer Campaign”, la campagna globale contro il tumore al seno ideata da Evelyn H. Lauder, simboleggiata dal nastro rosa e promossa da The Estée Lauder Companies, di cui Fondazione AIRC è partner ufficiale in Italia.
Classe 1968, Roberta Capua è stata eletta Miss Italia nel 1986 e da lì è iniziato il suo successo. Nel 2022 è stata la padrona di casa di PrimaFestival, l’anteprima di Sanremo (LEGGI LA NOSTRA INTERVISTA) e ci ha tenuto compagnia durante i caldi mesi estivi con Estate in diretta su Rai 1. Ora si è presa una piccola pausa di relax ma ha già in serbo diversi progetti. A noi ha raccontato del suo impegno con AIRC, ci ha spiegato come si mantiene in forma e come previene il tumore al seno.
Come è nata la sua collaborazione con AIRC e cosa significa essere madrina della “Breast Cancer Campaign”?
Da tempo sono impegnata al fianco di Fondazione AIRC per promuovere le campagne di informazione e raccolta fondi come l’Azalea della Ricerca o le Arance della Salute. E quest’anno per la prima volta sono stata coinvolta anche come madrina di questa importante iniziativa incentrata sul tumore al seno per sensibilizzare le donne sull’importanza della prevenzione e della ricerca sul tumore al seno. Ho aderito con convinzione perché sono certa che unendo le forze arriveremo in un futuro non troppo lontano a curare tutte le forme di tumore al seno. I numeri ci dicono che oggi quasi il 90% delle donne sopravvive a cinque anni dalla diagnosi. Ma questo risultato non può bastare, noi dobbiamo trovare le giuste risposte per tutte le pazienti. E poi mi sento ancora più coinvolta proprio perché la campagna è partita ufficialmente dalla mia città, Napoli, il 28 settembre con l’illuminazione in rosa del Maschio Angioino”.
Quali sono i pilastri della prevenzione contro il cancro?
“La prevenzione è fondamentale, per noi donne ma non solo. È un dovere verso noi stessi e nei confronti di chi ci vuole bene. È importante ricordare che la diagnosi precoce aumenta tantissimo la percentuale di guarigione. Naturalmente anche la ricerca è determinante per trovare le giuste cure. In questi 30 anni la Breast Cancer Campaign, ideata da Evelyn Lauder, ha contribuito ad aumentare la nostra consapevolezza su questi aspetti e ha portato nuove risorse ai progetti di ricerca. Oggi, grazie ad AIRC, nel nostro Paese ci sono 5mila scienziati che lavorano quotidianamente per noi contro i tumori e i risultati non mancano, basti pensare che la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi per tumore al seno è passata dal 78% all’88% salvando migliaia di vite, perché questa patologia colpisce ogni anno 55.000 donne!
Controlli, vita e alimentazione sane: lei come si regola?
Sono molto precisa e mi sottopongo ai controlli necessari come: pap test, mammografia, ecografia al seno. Poi certo possiamo fare molto per mantenerci in salute anche adottando dei comportamenti virtuosi, i ricercatori AIRC ci ricordano una regola molto semplice ma efficace: niente fumo, alimentazione corretta e attività fisica regolare.
Tra l’altro lei ha contribuito a diffondere uno stile di vita sana anche con le sue trasmissioni, come Belli dentro, belli fuori: perché è importante insistere su questo punto?
Credo sia fondamentale veicolare attraverso i media l’importanza della prevenzione e di uno stile di vita sano. Tutti noi dovremmo avere consapevolezza dei comportamenti che ci possono aiutare o che invece rischiano di essere dannosi. Ad esempio la corretta alimentazione: per mangiare in modo sano basta prendersi un po’ di tempo, tutti possiamo preparare piatti con ingredienti freschi e di stagione. I programmi di cucina in tv sicuramente ci hanno insegnato a conoscere meglio gli ingredienti e a bilanciare la dieta.
Un consiglio invece per le donne che hanno paura di sottoporsi ai controlli?
I controlli periodici salvano la vita, una diagnosi precoce è fondamentale per ottenere una guarigione completa e ormai abbiamo evidenza scientifica di ciò. Io vivo il momento del controllo come un regalo che faccio a me stessa e a alle persone che amo e che mi vogliono bene. È un gesto di coraggio che salva la vita!
Ha avuto modo di incontrare donne sopravvissute al cancro?
Sì, mi è capitato in diverse occasioni, anche lo scorso anno nello Speciale Eredità con Flavio Insinna ho giocato al fianco dei veri volti AIRC e, oltre a ricercatori e volontari, ho potuto conoscere uomini e donne che hanno superato la malattia e con le loro storie hanno dato ulteriore concretezza ai progressi e al valore della ricerca. Ognuno di noi nella vita ha avuto modo di entrare in contatto con questa patologia, direttamente o indirettamente, e certamente ha potuto capire quanto sia importante prendersi cura di sé, ma anche aiutare la ricerca.
La pandemia ha cambiato la sensibilità delle donne verso i tumori?
Credo che la pandemia abbia stravolto molte cose, certamente la difficile situazione degli ospedali ha avuto una ricaduta negativa anche su molte visite e su esami di screening in ambito oncologico. Credo sia fondamentale recuperare al più presto il tempo perduto perché sappiamo bene che una diagnosi tempestiva è fondamentale per curare meglio il cancro.
Parlando invece della sua carriera, la rivedremo presto in tv? Ha altri progetti per il futuro?
È stato un grande onore condurre la seconda edizione di Estate in Diretta, un impegno importante che ha avuto un ottimo successo di pubblico e di critica. Dopo questa lunga calda estate dedicata esclusivamente al lavoro, sono tornata nella mia Bologna e ho ripreso un po’ le redini della famiglia. Ancora non so per certo cosa mi riserva il futuro, per ora stacco per un pochino dal lavoro televisivo, ma dietro l’angolo ci sono già diverse idee e progetti.