Le frasi per ricordare una persona speciale morta sono intense e commoventi. Il frutto delle riflessioni di poeti e intellettuali che hanno provato a esprimere a parole non solo il dolore della perdita, ma anche la volontà di non dimenticare qualcuno che abbiamo amato profondamente e perso troppo presto.
DiLei ha raccolto citazioni, aforismi e frasi per ricordare una persona speciale morta, dai genitori – fondamentali nella vita di ognuno di noi – agli amici, sino alla persona amata.
Indice
Frasi per ricordare una persona amata
Quando una persona che amiamo viene a mancare il dolore è forte e affrontare la perdita non è mai semplice. Ma è importante ricordare una persona amata, per fare tesoro dei momenti trascorsi insieme e di quegli attimi che ci hanno reso felici e che non ce la faranno dimenticare mai.
- Gli addii sono solo per coloro che amano con i loro occhi. Per chi ama con il cuore e con l’anima non esiste la separazione. (Gialal al-Din Rumi)
- Le vere storie d’amore non hanno mai fine. (Richard Bach)
- L’amore vero essendo infinito ed eterno, non può essere consumato che nell’eternità. (Aldous Huxley)
- Coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano, ma sono ovunque noi siamo. (Agostino d’Ippona)
- Tu sei la sola al mondo che sa, del mio cuore, ciò che è stato sempre, prima d’ogni altro amore. (Pier Paolo Pasolini)
- L’amore sopporterà tutto; l’amore andrà oltre la morte; l’amore non teme niente. (Maria Faustina Kowalska)
- C’è una ragione per ogni cosa. Anche alla morte c’è una ragione. E anche all’amore perduto. Se la morte ce lo porta via, rimane sempre un amore. Assume una forma diversa, nient’altro. Non puoi vedere la persona sorridere, non le porti da mangiare, non le arruffi i capelli. Ma quando questi sensi si indeboliscono, un altro si rafforza: la memoria. Essa diviene tua compagna. Tu l’alimenti, tu la serbi, ci danzi assieme. La vita deve avere un termine, l’amore no. (Mitch Albom)
- Se ami qualcuno non lo perderai mai del tutto. (Ernest Hemingway)
- Una separazione è come un’amputazione: sopravvivi, ma perdi una parte di te. (Margaret Atwood)
- Non rattristiamoci di averla persa, ma ringraziamo di averla avuta. (Agostino d’Ippona)
- Non ci sono addii per noi. Ovunque tu sia, sarai sempre nel mio cuore. (Mahatma Gandhi)
- Tu sei una persona di quelle che si incontrano quando la vita decide di farti un regalo. (Charles Dickens)
- Puoi dimenticare la persona con cui hai riso, mai quella con la quale hai pianto. (Khalil Gibran)
- Un uomo non muore mai se c’è qualcuno che lo ricorda. (Ugo Foscolo)
- L’amore è l’unica cosa che possiamo portare con noi quando ce ne andiamo, e rende la fine così semplice. (Louisa May Alcott)
- E come tutte le più belle cose, vivesti solo un giorno come le rose. (Fabrizio De André)
- Hai un posto nel mio cuore che nessun altro potrebbe avere. (Francis Scott Fitzgerald)
- Dicono che si muoia due volte. Una volta quando si smette di respirare e una seconda volta, un po’ più tardi, quando qualcuno dice il tuo nome per l’ultima volta. (Banksy)
- Non piangere perché è finita. Sorridi perché è successo. (Dr. Seuss)
Frasi per ricordare chi non c’è più
Ricordare chi non c’è più è fondamentale per onorare la persona che è venuta a mancare, ma che continua ad essere nei nostri pensieri. Quando chi amiamo scompare la sofferenza è grande e nulla può placarla, poi, con il passare del tempo, il dolore lascia spazio ai ricordi. Un modo per “ingannare” la morte e tenere vivo il ricordo di chi è stato importante per noi.
- Non so dove vanno le persone quando scompaiono, ma so dove restano. (Antoine de Saint-Exupéry)
- Come un uccello che canta nella pioggia, lasciamo che i bei ricordi sopravvivano in tempo di dolore. (Robert Louis Stevenson)
- Il vero significato della vita è quello di piantare alberi, alla cui ombra non prevedi di sederti. (Nelson Henderson)
- A volte, quando manca una persona sembra che l’intero mondo si spopoli. (Alphonse de Lamartine)
- Poi mi prese una mano e con gli occhi mi disse quanto mi amava, finché il suo sguardo non divenne nebbia e la vita uscì da lei. (Isabel Allende)
- Finché il ricordo di alcuni amati amici vive nel mio cuore, dirò che la vita è bella. (Helen Keller)
- La vita dei morti sta nella memoria dei vivi. (Marco Tullio Cicerone)
- Non dire mai addio perché addio significa andare via e andare via significa dimenticare. (J.M. Barrie)
- Eppure resta che qualcosa è accaduto, forse un niente che è tutto. (Eugenio Montale)
- Molte persone entreranno ed usciranno dalla tua vita, ma soltanto i veri amici lasceranno impronte nel tuo cuore. (Eleanor Roosevelt)
- Per un attimo le nostre vite si sono incontrate, le nostre anime si sono sfiorate. (Oscar Wilde)
Frasi per ricordare genitori defunti
Accettare la morte di un genitore è sempre difficile e nessuno arriva mai preparato a questo momento. Le frasi per ricordare i genitori defunti sono struggenti e uniche, perfette per esprimere il dolore che si prova, ma anche la volontà di non dimenticare mamma e papà che sono stati essenziali e verso cui si prova un amore difficile da descrivere.
- C’è qualcosa di sacro nelle lacrime, non sono un segno di debolezza, ma di potere. Sono messaggere di dolore travolgente e di amore indescrivibile. (Washington Irving)
- La morte di un genitore è raramente prevista e mai accettata. (Shane Pendley)
- Madre meravigliosa
Dio ha creato una madre meravigliosa,
una madre che non invecchia mai
le fece un sorriso come il sole
e modellò il suo cuore di oro puro.
Nei suoi occhi ha posto stelle brillanti,
nelle sue guance si vedono belle rose.
Dio ha creato una madre meravigliosa.
E mi ha dato quella cara madre.
(Patrick O’Reilly) - Mi mancano i momenti passati insieme, ma custodisco in me tutti gli insegnamenti ricevuti. Spero che tu sia fiera di me. Ciao, angelo mio. Il tuo ricordo vive sempre in me. E ti renderò sempre fiera di me anche dal Paradiso. Non so che darei per averti qui tra le mie braccia… Fuori il sole abbaglia; si sente il rumore del mare; in un vaso i gigli mandano un profumo acutissimo spirando; le cortine dei balconi ondeggiano come vele in un naviglio. Io ti chiamo, ti chiamo, ti chiamo. (Gabriele D’Annunzio)
- Con te è andato via un pezzo di me, il più importante, sei stata amore e gioia, sei stato rifugio e armonia. Ti vorrò sempre bene.
Non esiste un giorno in cui io non senta la tua mancanza mamma. Il pensiero di non poter udire la tua voce solo per un altro secondo mi fa star male. Mi manchi tanto, angelo mio
C’è qualcosa nella perdita di una madre che è permanente e inesprimibile – una ferita che non guarirà mai del tutto. (Susan Wiggs) - Se le rose crescono in cielo
Se le rose crescono in Paradiso,
Signore per favore scegli un mazzo per me,
mettilo tra le braccia di mia madre
e dille che vengono da me.
Dille che la amo e che mi manca,
e quando si volta a sorridere
metti un bacio sulla sua guancia e
tienila per un po’.
Perché ricordarla è facile,
lo faccio ogni giorno
ma c’è un dolore nel mio cuore
che non andrà mai via.
(Dolores M. Garcia) - Piena di te è la curva del silenzio. (Pablo Neruda)
- Mi hai insegnato tutto
e tutto ciò che ci hai dato
lo terrò per sempre dentro
sei la forza che guida nella mia vita
(Boyz II Man – A song for Mama) - Coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano ma sono ovunque noi siamo.
(Sant’Agostino) - Mamma, ogni volta che mi manchi, ricordo anche quanto sono stato fortunato ad averti nella mia vita. Non scambierei quei momenti con il mondo. (Cindy Adkins)
- Non penso a te distesa sull’argilla bagnata
di un cimitero di Monaghan, ti vedo
che stai camminando lungo una stradina tra i pioppi
sulla strada per la stazione, o felicemente
andare alla seconda messa una domenica d’estate.
E penso a te che cammini lungo un promontorio
di avena verde a giugno,
così pieno di riposo, così ricco di vita.
E ci vedo incontrarci alla fine di una città.
In una bella giornata, per caso
camminare insieme attraverso negozi,
bancarelle e mercati
liberi nelle strade orientali del pensiero.
(Patrick Kavanagh)
Frasi per persone morte giovani
Quando una persona giovane muore il dolore è ancora più forte, perché si ha la sensazione che la vita di qualcuno si sia interrotta troppo presto. Accettare ciò che è accaduto sembra impossibile e dedicare parole e frasi importanti a chi non c’è più diventa una necessità.
- Le persone non muoiono immediatamente, ma rimangono immerse in una sorta di aura di vita che non ha alcuna relazione con la vera immortalità, ma attraverso le quali continuano ad occupare i nostri pensieri nello stesso modo di quando erano vivi. (Marcel Proust)
- Non aver paura della morte… Fa meno male della vita! (Jim Morrison)
- Morire per dormire. Nient’altro. E con quel sonno poter calmare i dolorosi battiti del cuore, e le mille offese naturali di cui è erede la carne! Quest’è una conclusione da desiderarsi devotamente. Morire per dormire. Dormire, forse sognare. (William Shakespeare)
- Quando un uomo muore, un capitolo non viene strappato dal libro, ma viene tradotto in una lingua migliore. (John Donne)
- La vita è uno strano regalo. All’inizio lo si sopravvaluta, questo regalo: si crede di aver ricevuto la vita eterna. Dopo lo si sottovaluta, lo si trova scadente, troppo corto, si sarebbe quasi pronto a gettarlo. Infine, ci si rende conto che non era un regalo, ma solo un prestito. (Eric-Emmanuel Schmitt)
Lettere e poesie per ricordare una persona speciale
Da sempre la morte e l’amore sono dei temi fondamentali nella letteratura. Non a caso sono tante le lettere e le poesie per ricordare una persona speciale. Parole che arrivano da grandi nomi della letteratura e che raccontano il dolore per la perdita, ma anche sentimenti forti e profondi. Ogni autore offre un modo diverso per riflettere sulla morte, sull’assenza, sull’infinito e sul mistero di ciò che c’è dopo la vita.
La morte non è niente.
Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto.
Io sono sempre io e tu sei sempre tu.
Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora.
Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme. Prega, sorridi, pensami! Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza.
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista?
Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo.
Rassicurati, va tutto bene.
Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata.
Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace.
(La morte non è niente di Henry Scott Holland)
Se io dovessi morire
E tu dovessi vivere
E il tempo gorgogliasse
E il mattino brillasse
E il mezzodì ardesse
Com’è sempre accaduto
Se gli Uccelli costruissero di buonora
E le Api si dessero altrettanto da fare
Ci si potrebbe accomiatare a discrezione
Dalle imprese di quaggiù!
È dolce sapere che i titoli terranno
Quando noi con le Margherite giaceremo
Che il Commercio continuerà
E gli Affari voleranno vivaci
Rende la partenza tranquilla
E mantiene l’anima serena
Che gentiluomini così brillanti
Dirigano la piacevole scena!
(Se dovessi morire di Emily Dickinson)
Vi sono cimiteri solitari,
tombe piene d’ossa senza suono,/se il cuore passa da una galleria/buia,buia,buia,/
come in un naufragio dentro di noi moriamo/come annegando nel cuore/come scivolando dalla pelle all’anima.
[…]
A volte vedo/solo bare a vela/salpare con pallidi defunti, con donne dalle trecce morte
con panettieri bianchi come angeli,/con fanciulle assorte spose di notai,
bare che salgono il fiume verticale dei morti,/ il fiume livido
in su con le vele gonfiate dal suono verticale della morte.
La morte arriva a risuonare
come una scarpa senza piede, un vestito senza uomo,
riesce a bussare come un anello senza pietra né dito,
riesce a gridare senza bocca, né lingua, né gola.
[…]
La morte sta sulle brande;/sui materassi che affondano, sulle coltri nere
vive distesa, e all’improvviso soffia:/soffia un suono oscuro che gonfia le lenzuola;
e ci sono letti che navigano verso un porto/dove sta in attesa vestita da ammiraglio.
(Solo la morte di Pablo Neruda)
Credo che nessuno muoia
credo che l’anima in realtà
divenga un’ombra
e al culmine del suo vagare
si adagi ai piedi
d’un fiore non visto.
Quei fiori gialli
di cui son piene
le campagne
quando fai ritorno a casa
e vorresti che lei
esistesse.
(Credo di Carlo Bramanti)
Se la morte fosse un vivere quieto,
un bel lasciarsi andare,
un’acqua purissima e delicata
o deliberazione di un ventre,
io mi sarei già uccisa.
Ma poiché la morte è muraglia,
dolore, ostinazione violenta,
io magicamente resisto.
Che tu mi copra di insulti,
di pedate, di baci, di abbandoni,
che tu mi lasci e poi ritorni senza un perché
o senza variare di senso
nel largo delle mie ginocchia,
a me non importa perché tu mi fai vivere,
perché mi ripari da quel gorgo
di inaudita dolcezza,
da quel miele tumefatto e impreciso
che è la morte di ogni poeta.
(Elogio alla morte di Alda Merini)
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio.
Così li vedi ogni mattina
quando su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza,
quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nulla.
Per tutti la morte ha uno sguardo.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti.
(Verrà la morte e avrà i tuoi occhi di Cesare Pavese)
La morte è la curva della strada,
morire è solo non essere visto.
Se ascolto, sento i tuoi passi
esistere come io esisto.
La terra è fatta di cielo.
Non ha nido la menzogna.
Mai nessuno s’è smarrito.
Tutto è verità e passaggio.
(La morte è la curva della strada di Fernando Pessoa)
Molti e molti anni or sono,
in un regno vicino al mare,
viveva una fanciulla che potete chiamare
col nome di Annabel Lee;
aveva quella fanciulla un solo pensiero:
amare ed essere amata da me.
Io fanciullo, e lei fanciulla,
in quel regno vicino al mare:
ma ci amavamo d’amore ch’era altro che amore,
io e la mia Annabel Lee;
di tanto amore i serafini alati del cielo
invidiavano lei e me.
E proprio per questo, molto molto tempo fa,
in quel regno vicino al mare,
uscì un gran vento da una nuvola e raggelò
la mia bella Annabel Lee;
e così giunsero i nobili suoi genitori
e la portarono lontano da me,
per chiuderla dentro una tomba
in quel regno vicino al mare.
Gli angeli, molto meno felici di noi, in cielo,
invidiavano lei e me:
e fu proprio per questo (come sanno tutti
in quel regno vicino al mare),
che, di notte, un gran vento uscì dalle nubi,
raggelò e uccise la mia Annabel Lee.
Ma il nostro amore era molto, molto più saldo
dell’amore dei più vecchi di noi
(e di molti di noi assai più saggi):
né gli angeli, in cielo, lassù,
né i demoni, là sotto, in fondo al mare
mai potranno separare la mia anima
dall’anima di Annabel Lee.
Mai, infatti, la luna risplende ch’io non sogni
la bella Annabel Lee:
né mai sorgono le stelle ch’io non veda
splendere gli occhi della bella Annabel Lee,
e così, per tutta la notte, giaccio a fianco
del mio amore: il mio amore, la mia vita,
la mia sposa, nella sua tomba, là vicino al mare,
nel suo sepolcro, sulla sponda del mare.
(Annabel Lee di Edgar Allan Poe)