Florence Howe: una vita dedicata alle donne

Pioniera della stampa femminista, Florence Howe ha lasciato alle donne la più grande eredità di sempre

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Pubblicato: 15 Novembre 2020 11:05Aggiornato: 22 Maggio 2024 10:39

La sua vita, lei, l’ha trascorsa battendosi per noi e per i nostri diritti, per lasciare una delle eredità più importanti alle future generazioni, quella dell’eguaglianza di genere. Florence Howe, pioniera della stampa femminista, fonda nel 1970 la Feminist Press per promuovere i diritti delle donne e amplificare le prospettive femministe.

Una condotta lodevole la sua, da ogni punto di vista: Florence è una studentessa impeccabile, un’insegnante encomiabile e una donna stimata da tutti. Una condizione, questa, che avrebbe soddisfatto ampiamente le aspettative di una qualsiasi donna a quei tempi, ma non le sue, perché lei sa che può fare di più, e non solo per se stessa, ma per l’intero universo femminile. Questa è la sua storia.

Chi era Florence Howe

Florence nasce il 17 marzo del 1929 a Brooklyn e all’età di quattordici anni viene ammessa alla prestigiosa Hunter College High School di Manhattan; sono solo 5 le ragazze che riescono a entrare quell’anno. Poi, negli anni universitari, comincia a farsi notare per il suo attivismo su tematiche legate al razzismo e alle differenze di religione, diventando presidente del corpo studentesco.

Dopo un master allo Smith College e un dottorato in inglese presso l’Università del Wisconsin inizia a insegnare, continuando la sua battaglia per le diseguaglianze di genere e non solo: nel 1967 Florence dichiara pubblicamente la sua intenzione di non pagare le tasse al Paese per protestare contro la guerra fra Stati Uniti e Vietnam.

Il suo attivismo continua spostandosi sulle tematiche legate all’universo femminile fino alla creazione del Feminist Press nel 1970 insieme a suo marito Paul Lautner, da cui divorzierà 7 anni dopo. Si tratta di un’organizzazione senza scopo di lucro per promuovere e rivendicare i diritti delle donne nonché la prima casa editrice che pubblica e ripubblica i testi “rosa” di Zora Neale Hurston, Willa Cather, Alice Walker e Dacia Maraini.

Nel 1987 diventa professoressa di scienze umane alla State University of New York, ma presto lascerà la carriera da insegnante per dedicarsi esclusivamente a Feminist Press.

La sua grande eredità

E così farà per il resto della sua vita: Florence Howe raccoglie e pubblica scritti femminili da tutto il mondo rendendo così, per la prima volta, accessibile la letteratura delle donne a tutti.

Si è spenta a 91 anni, Florence, nella sua casa di Manhattan, lasciandoci un’eredità immensa che vive ancora in Feminist Press. La casa editrice letteraria indipendente continua a pubblicare principalmente saggi di lettura femminista, promuovendo la libertà di espressione e di giustizia sociale sotto la guida di Jamia Wilson. L’obiettivo comune è quello di continuare a portare nel mondo il messaggio lanciato mezzo secolo fa dalla sua fondatrice.

Ed è proprio a lei, alla “madre degli studi femministi”, come l’ha definita il New York Times, che dobbiamo dire grazie oggi. Qualche anno fa, in suo onore, è stata istituita una borsa di studio “femminista” dal Women’s Caucus for the Modern Language che premia ogni anno due studentesse.

Come educatori rischiamo di vivere nel paradiso degli sciocchi, o peggio dei furfanti, se non siamo consapevoli che quando insegniamo qualcosa a qualcuno, stiamo anche insegnando tutto a quel qualcuno (Florence Howe)