Farina di mandorle, a cosa serve e come farla in casa

La farina di mandorle è perfetta per preparazioni dolci e salate: scoprine tutti i benefici

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Maria Iniziato

Content Editor, esperta di cucina

Content writer, copywriter e traduttrice. Scrive di cucina ed enogastronomia, arte, arredo e design, viaggi, salute e benessere, sessualità, animali.

Pubblicato: 28 Dicembre 2022 09:50

Molto usata per la preparazione di ricette dolci o salate, la farina di mandorle è un ingrediente versatile e dalle straordinarie proprietà nutrizionali. Ricca di proteine, grassi sani e altri principi nutritivi, sta diventando sempre più popolare sia nella cucina tradizionale che in quella vegana e gluten-free. A differenza della farina di frumento, la farina di mandorle è priva di glutine e quindi adatta a chi soffre di celiachia o è intollerante a questa proteina.

Nonostante le sue molteplici proprietà, la farina di mandorle è più costosa rispetto alla farina di grano comune. Tuttavia, molti ritengono che valga comunque la pena aggiungerla alla dieta per la sua versatilità in cucina e i suoi benefici per la salute. In ogni caso, preparare la farina di mandorle in casa è semplice e permette di ottenere un prodotto fresco, più economico e di qualità.

In questo articolo, andremo a scoprire le proprietà nutrizionali della farina di mandorle, i diversi utilizzi in cucina e il modo per prepararla in casa.

Farina di mandorle: valori nutrizionali

La farina di mandorle, lo dice il nome stesso, si ottiene dalla polverizzazione delle mandorle dolci, quindi possiede tutte le caratteristiche benefiche di questo alimento così prezioso. Le mandorle, contrariamente a quello che si crede, non sono un frutto ma un seme. In genere inseriamo le mandorle nella categoria della frutta secca, come noci, nocciole o pistacchi, invece i frutti del mandorlo sono delle drupe verdi e ovali che all’interno contengono il seme, che è appunto la mandorla.

Quelle che noi mangiamo sono le mandorle dolci, poiché le mandorle amare contengono amigdalina, una sostanza tossica che può essere molto pericolosa se ingerita in grandi quantità.

La farina di mandorle è una delle poche farine senza glutine che possono vantare un apporto nutrizionale così ricco di nutrienti benefici per la salute, in particolare di proteine, fibre, vitamine e minerali. 100 grammi di farina di mandorle contengono 21,15 grammi di proteine, 12,5 grammi di fibre, 49,93 grammi di grassi e 22,57 grammi di carboidrati.

Inoltre, la farina di mandorle è anche una buona fonte di vitamine e minerali, come la vitamina E, il magnesio, il ferro e il calcio. Infine, è ricca di acidi grassi monoinsaturi, che possono aiutare a mantenere i livelli di colesterolo nel sangue a un livello ottimale.

Bisogna dire, però, che la farina di mandorle è relativamente alta in grassi e calorie rispetto ad altre farine (circa 603 calorie per ogni 100 grammi), quindi è importante consumarla con moderazione se si cerca di mantenere o perdere peso. Tuttavia, come per qualsiasi altro alimento, l’importante è farne un uso equilibrato all’interno di una dieta varia e bilanciata.

Come usare la farina di mandorle

La farina di mandorle è un ingrediente molto versatile e si presta a diversi usi in cucina. Molto utilizzata nei dolci, si usa anche per la preparazione di bevande vegetali e per alternative vegane al formaggio.

Nelle ricette dolci, può essere aggiunta a torte o biscotti e altri preparati da forno, a cui conferisce umidità e consistenza morbida. La farina di mandorle è anche l’ingrediente principale della crema frangipane, usata per farcire torte e crostate dal gusto inconfondibile.

Anche i macaron, deliziosi dolcetti di origine francese, si preparano con albumi, zucchero e farina di mandorle. Tornando in Italia, la farina di mandorle è molto usata nella pasticceria siciliana per la preparazione della pasta di mandorle o marzapane, con cui si realizzano dolci di tutte le forme e dimensioni. E che dire degli amaretti, i famosi biscottini noti sia nella variante morbida che in quella più croccante e friabile.

Non solo dolci e biscotti: la farina di mandorle può sostituire la farina di grano anche nelle ricette salate, per la preparazione di pasta fatta in casa, crêpes, crackers e torte rustiche. Aggiungete farina di mandorle a zuppe e sughi per addensare e dare una spinta energetica in più. I paesi orientali fanno largo uso della farina di mandorle anche nelle pietanze a base di carne, dal pollo al maiale, fino al vitello, per dare un gusto agrodolce alle pietanze e la giusta cremosità ai piatti.

Se siete intolleranti al glutine, la farina di mandorle sostituisce la farina di grano nella maggior parte delle ricette. Naturalmente, bisognerà rivedere le dosi e gli ingredienti per bilanciare il contenuto di grassi e la consistenza.

I vegani fanno un ampio uso della farina di mandorle anche per la preparazione di burro e formaggio, perfetti anche per chi è intollerante al lattosio o per chi vuole variare la dieta con un’alternativa vegetale.

Infine, con la farina di mandorle è possibile anche preparare una bevanda sana e nutriente, da gustare a colazione o come drink in qualsiasi momento della giornata.

Come fare la farina di mandorle in casa

Preparare in casa la farina di mandorle è molto semplice, basta solo seguire piccoli accorgimenti per un risultato perfetto. In questo modo, potrete preparare solo la quantità che vi serve e risparmiare sull’acquisto della farina già pronta, più costosa delle mandorle intere.

Esistono due tipi di farina di mandorle: quella realizzata con le mandorle sgusciate intere, con tutta la pellicina, e quella realizzata con le mandorle pelate. La differenza sta nell’uso che bisogna farne: in genere, si usano le mandorle pelate perché danno origine a una farina neutra e di colore più chiaro.

Se acquistate le mandorle sgusciate intere e volete rimuovere la pellicina che le ricopre, occorre immergerle in acqua bollente per qualche minuto. Dopo un paio di minuti, vanno subito passate sotto l’acqua fredda. Lo shock termico serve a facilitare la pelatura. Infatti, dopo averle passate su un canovaccio per asciugarle bene e rimuovere la pellicina, noterete che alcune mandorle saranno già pelate.

Esiste anche un altro metodo per pelare le mandorle, molto più lungo. Se non avete fretta di utilizzarle, mettete le mandorle a bagno in acqua fredda per circa 8-12 ore. Trascorso questo tempo, scolatele e vedrete che sarà molto semplice spellarle.

A questo punto, per dare più gusto alla farina, potete tostare le mandorle per qualche minuto nel forno preriscaldato a 200°. Non è necessario tostarle molto se dovete usare la farina subito, è importante che siano asciutte.

Lasciate raffreddare bene le mandorle, in modo che, frullandole, non rilascino troppo olio. Se la temperatura è troppo calda, potete tenerle in freezer per un’oretta.

Trasferite le mandorle in un mixer o un robot da cucina e cominciate a tritare a intervalli di 30 secondi circa, per evitare di surriscaldare troppo le lame. Per non rischiare di ottenere una poltiglia giallognola, consiglio di mettere anche le lame per un paio d’ore in freezer. Continuate a tritare fino a ottenere una farina fine e omogenea. La consistenza varia anche in base all’utilizzo che ne fate, in alcune ricette può essere richiesta una grana più grossolana, mentre in altre è preferibile una consistenza impalpabile.

Come conservare la farina di mandorle

La farina di mandorle fatta in casa andrebbe consumata subito, in modo da poter sprigionare tutti gli aromi presenti nelle mandorle. Nel caso in cui dovesse avanzare, trasferitela in un barattolo di vetro chiuso ermeticamente o in un sacchetto ben chiuso e conservatela in un luogo fresco e asciutto.

È possibile anche conservare la farina di mandorle in frigorifero, facendo attenzione che il contenitore sia ben chiuso, in modo che non assorba gli odori degli altri alimenti.

Va ricordato che la farina di mandorle irrancidisce se conservata per un periodo di tempo troppo lungo, quindi è preferibile utilizzarla entro 6 mesi dalla preparazione.

Per la farina di mandorle confezionata, invece, basta rispettare le modalità di conservazione e la data di scadenza riportate sulla confezione.

A prescindere dal tempo trascorso, per capire se la farina di mandorle è ancora buona, basta notare se ha cambiato colore e se ha un odore di rancido e muffa.