Zerbini da esterno, come pulirli e lavarli bene

Lo zerbino è il "biglietto da visita" della casa: bisogna perciò prendersene cura, anche per far sì che duri più a lungo. Ecco come pulirlo alla perfezione

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Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Appassionata di belle storie e di viaggi, scrive da quando ne ha memoria. Quando non è in giro o al pc, riempie di coccole i suoi amati gatti.

Lo zerbino è un piccolo tappetino posizionato solitamente sulla soglia dell’uscio di casa, per evitare di portare sporcizia all’interno con le scarpe. Spesso viene sistemato all’esterno, quindi trascorre l’intera sua vita esposto alle intemperie: sole, pioggia, vento, neve… In condominio, è possibile metterne uno sul pianerottolo delle scale, che rimane quindi molto più protetto. In ogni caso, lo zerbino si sporca molto facilmente: d’altra parte, è fatto proprio per pulirsi le scarpe prima di entrare in casa. Per far sì che duri più a lungo e sia un ottimo “biglietto da visita” per i vostri ospiti, andrebbe lavato frequentemente. Scopriamo come fare.

Ogni quanto pulire lo zerbino da esterno

Non esiste certo una regola precisa per pulire lo zerbino di casa, dal momento che esistono infinite esigenze: c’è chi, ad esempio, lo usa pochissimo e lo tiene al riparo dagli agenti atmosferici, e chi invece lo lascia all’aperto e ne fa un utilizzo molto frequente. Se si abita in zone di campagna, dove è facile sporcarsi di terra e fango, lo zerbino andrà lavato molto più spesso rispetto a chi invece vive in un condominio in città, che solitamente raccoglie solo un po’ di polvere. Insomma, l’ideale sarebbe pulirlo regolarmente in base alle occasioni, evitando che la sporcizia si accumuli eccessivamente per non dover fare troppa fatica.

Una manutenzione frequente evita infatti di dover strofinare per ore uno zerbino completamente impiastricciato di fango secco, soprattutto se il materiale in cui è realizzato rende la pulizia più difficile. A questo proposito: ogni tipo di zerbino necessita di un trattamento diverso. Ce ne sono di tantissimi modelli, da quelli più moderni in gomma o in PVC a quelli tradizionali, realizzati con fibre di cocco. Ognuno ha i suoi pregi e i suoi difetti, ma soprattutto deve essere lavato in modo diverso. Scopriamo i trucchi migliori per pulire lo zerbino da esterno.

Come pulire lo zerbino in gomma

Lo zerbino in gomma è senza dubbio uno dei più versatili per chi deve posizionarlo all’esterno: resistente sia alle alte che alle basse temperature, non si rovina con la pioggia né con il sole. Generalmente è abbastanza sottile, con uno schema a griglia che permette di rimuovere facilmente la sporcizia da sotto le suole delle scarpe. Andrebbe pulito frequentemente, in modo che le operazioni di lavaggio siano più semplici. Come fare? Innanzitutto, sollevatelo da terra e scuotetelo forte per eliminare lo sporco più grosso.

A questo punto, armatevi di acqua calda, sapone neutro e una spazzola a setole dure: non dovrete far altro che strofinarlo per bene, così da rimuovere ogni traccia di sporcizia. Potete anche usare la canna dell’acqua per risciacquarlo alla perfezione, o addirittura l’idropulitrice per eliminare lo sporco più ostinato e fare pochissima fatica. Una volta finito il lavaggio, sistematelo all’aria aperta in un luogo ben ventilato, meglio se posizionato su una ringhiera per far scivolare via l’acqua. Quando sarà asciutto, potrete rimetterlo al suo posto.

Come pulire lo zerbino in PVC

Lo zerbino in PVC è solitamente formato da riccioli di materiale plastico che forniscono un’ottima efficienza: questo tappetino da esterni è molto resistente alle intemperie, non si rovina e le sue “setole” aiutano a rimuovere in un attimo qualsiasi tipo di sporcizia dalle suole delle scarpe. L’unico problema è la sua bassa capacità di assorbire l’acqua, motivo per cui – prima di entrare in casa in una giornata di pioggia – occorre strofinare molto bene le scarpe sullo zerbino. Il suo lavaggio è facilissimo e non richiede molto tempo.

Anche in questo caso, iniziate con il rimuovere lo sporco più grosso: scuotete il tappetino con forza, aiutandovi con un battipanni, su entrambi i lati. A questo punto immergetelo in un catino pieno di acqua calda e detergente neutro (è perfetto anche il sapone di Marsiglia, che lascia un buonissimo odore di pulito). Dopo una mezz’oretta, tirate fuori lo zerbino dall’acqua e rimuovete ogni traccia di sporcizia con una spazzola a setole dure. Non vi resta che sciacquarlo, meglio se con la canna dell’acqua, per togliere anche il sapone infilatosi più a fondo nelle fibre. Lasciatelo asciugare qualche ora e sistematelo di nuovo al suo posto.

Come pulire lo zerbino in polipropilene

Il polipropilene è un materiale ampiamente utilizzato in ambito tessile, proprio per la realizzazione di tappeti e moquette. Si trovano dunque tantissimi zerbini da esterno fatti di questo materiale, che è economico e super versatile, oltre che molto resistente alle intemperie. Solitamente è un tappetino sottile, dalle elevate capacità antiscivolo e ottimo per rimuovere polvere o altre tracce di sporco dalla suola delle scarpe. Il suo vantaggio principale? Salvo poche eccezioni (controllate sempre i simboli riportati sull’etichetta), può essere lavato anche in lavatrice.

Come prima cosa, scuotetelo energicamente su entrambi i lati e passate l’aspirapolvere su tutte e due le superfici, in modo da eliminare in un attimo la sporcizia più grossolana. Questo è sufficiente per una pulizia regolare, ma di tanto in tanto occorre lavare lo zerbino più a fondo. Mettetelo in lavatrice – meglio da solo, senza altri indumenti che potrebbero rovinarsi – e programmate un ciclo a basse temperature (max. 30°C). Utilizzate un detersivo neutro e lasciate vuoto lo scomparto per l’ammorbidente, riducendo inoltre la centrifuga a non più di 600 giri al minuto.

Se preferite lavarlo a mano, riempite un catino di acqua tiepida e versateci un tappo di ammoniaca. In alternativa, scegliete un detergente neutro o il sapone di Marsiglia. Immergete lo zerbino per mezz’ora e poi strofinatelo bene con una spazzola a setole dure. Non vi resta ora che sciacquarlo e poi metterlo ad asciugare: evitate l’asciugatrice, che potrebbe rovinarle la superficie inferiore, e lasciatelo all’aria aperta per qualche ora, in un posto ben ventilato. Appena asciutto, potrete risistemarlo davanti alla porta di casa.

Come pulire lo zerbino in fibra di cocco

Infine, lo zerbino in cocco: dall’aspetto solitamente rustico, è uno dei più scelti per impreziosire l’ingresso. Tuttavia non è un materiale estremamente resistente alle intemperie, soprattutto perché si rovina facilmente al sole. Al contrario, è molto assorbente e non teme la pioggia. Per lavarlo, occorre prima scuoterlo bene: la sporcizia si accumula tra le sue fibre. Potete anche passare l’aspirapolvere per togliere i residui più piccoli. Infine cospargetelo con dello sgrassatore o con un po’ d’acqua in cui avete diluito del sapone neutro, strofinate bene con una spazzola a setole dure e sciacquatelo. Una volta asciutto, è pronto per tornare al suo posto.