La stufa a legna, oltre ad essere un complemento d’arredo che ormai va per la maggiore, è un ottimo metodo per scaldare casa in maniera economica – soprattutto in tempi di rincari sulle bollette. Il fuoco che scoppietta, d’altra parte, contribuisce a creare un’atmosfera romantica e suggestiva, perfetta per le serate invernali da trascorrere davanti alla tv o con un buon libro. Per evitare che la stagione fredda vi porti qualche brutta sorpresa, però, è importante fare una manutenzione periodica. Non vorrete mica trovarvi all’ultimo momento con una stufa che non si accende o che perde fumi! Ecco allora come pulire i tubi, senza bisogno di smontarli.
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Perché pulire i tubi della stufa a legna
Tutti sappiamo bene come funziona la stufa a legna: basta mettere del materiale combustibile (dei ciocchi di legno, in questo caso) all’interno della camera e avviare il fuoco, per scaldare l’ambiente in pochi minuti. Ma il processo di combustione, nel dettaglio, è decisamente molto più complesso di così. Per farla breve, si può dividere il tutto in tre fasi. La prima, durante la fase di accensione, prevede che l’umidità contenuta nella legna evapori completamente.
La seconda, invece, inizia quando la temperatura supera i 100°C, ma è ancora troppo bassa per fornire sufficiente calore. La legna, in questo momento, produce gas volatili e carbone. Sono i primi che, spostandosi verso l’alto lungo i tubi della canna fumaria, possono dar vita al creosoto. Questa sostanza, se il tiraggio della stufa non è eccellente, si mescola alla fuliggine e va ad aderire ai tubi, provocando un fumo denso e dal cattivo odore.
Durante la terza fase, il carbone e i gas volatili bruciano e formano la cenere, ma anche quel gradevole calore che tanto amate della vostra stufa a legna. Per arrivare a questo punto, è inevitabile passare dalla fase intermedia, quella in cui le temperature sono ancora basse ed è facile incorrere nella produzione di creosoto. Per ridurre al minimo il problema, occorre tenere sempre ben puliti i tubi della canna fumaria: in questo modo si ha un tiraggio migliore e i tubi stessi si sporcano di meno, in un circolo virtuoso che permette alla stufa di funzionare meglio.
Stufa a legna, come pulire i tubi
È dunque importante pulire bene i tubi della stufa a legna, per evitare malfunzionamenti o strane perdite di fumo (uno dei più classici segnali della presenza di incrostazioni da rimuovere). Come fare? È senza dubbio possibile smontare l’intero apparato per una pulizia più profonda, l’ideale soprattutto se siete in presenza di numerose giunture o raccordi ad angolo. Tuttavia, si può intervenire anche lasciando i tubi al loro posto: se non sono così tanto sporchi, perché siete soliti fare manutenzione ordinaria alla vostra stufa, è la scelta più comoda.
Come prima cosa, procuratevi tutto l’occorrente: vi serviranno dei guanti, una mascherina (per evitare di inalare la cenere) e un paio di occhialini per la vostra sicurezza, ma anche delle spazzole apposite chiamate scovoli, con setole in nylon – per tubature in alluminio – o in acciaio – per i condotti i muratura. Meglio avere a portata di mano anche delle aste di lunghezza variabile, per poter raggiungere anche gli angoli più difficili. E adesso potete iniziare la pulizia dei tubi della vostra stufa.
Assicuratevi innanzitutto che sia spenta da tempo e ben fredda. Aprite lo sportello della camera di combustione e rimuovete tutta la cenere che c’è all’interno, usando una spazzola o più comodamente un aspiracenere. Controllate che non ci siano valvole o sfiati rimasti aperti (nel qual caso chiudeteli), così da evitare che la fuliggine vada a finire ovunque. A questo punto, non vi resta che prendere lo scovolo e iniziare a “grattare” lungo le pareti dei tubi, per rimuovere le incrostazioni che vi si sono depositate. Aiutatevi con le prolunghe per arrivare in fondo alle tubature e non lasciare indietro alcun angolo.
Ricordatevi di partire sempre dall’alto, perché così facendo non andrete a sporcare nuovamente tratti di tubo già puliti. Alla fine, quando siete sicuri di aver eliminato tutte le incrostazioni e la fuliggine, pulite di nuovo la camera di combustione con l’aspiracenere, rimuovendo i detriti più grossi con una spazzola. Per una corretta manutenzione ordinaria, inoltre, una volta al mese potete usare gli appositi prodotti che, durante la combustione, liberano delle sostanze in grado di sciogliere le incrostazioni – è il caso delle comuni tavolette accendifuoco, che svolgono anche questa importante funzione.
Come prevenire le incrostazioni nei tubi
Per prevenire la formazione di incrostazioni nei tubi, oltre ad usare l’accendifuoco, ci sono alcuni semplici stratagemmi. In fase di installazione della vostra stufa a legna, evitate il più possibile l’uso di raccordi ad angolo di 90°, che non permettono il corretto tiraggio. Per lo stesso motivo, i tubi devono avere un’inclinazione minima – in salita – di 3 cm ogni metro di lunghezza. Anche la scelta della legna è importante: optate sempre per un prodotto di qualità, che sia ben stagionato (ovvero che il taglio sia avvenuto da almeno due anni) e che non abbia un elevato contenuto di resina. Meglio dunque evitare la legna di pino e di ulivo.
Controllate sempre che le impostazioni della vostra stufa siano settate al meglio, e che la camera di combustione riceva sufficiente ossigeno per lavorare in modo ottimale. Potete accorgervi che qualcosa non va se il vetro dello sportello tende ad annerirsi troppo facilmente: in tal caso, chiamate un tecnico per una verifica completa. Infine, è importante tenere pulita la canna fumaria. Una volta l’anno, preferibilmente prima dell’inizio della stagione fredda, fate venire uno spazzacamino che rimuova ogni incrostazione.
I metodi fai da te, infatti, non permettono in questo caso di raggiungere ogni angolo e c’è il rischio di non compiere un lavoro completo. Molto meglio, dunque, affidarsi ad un professionista: solo così potrete assicurarvi di avere una canna fumaria davvero priva di residui di combustione, che abbia un tiraggio ottimale e che quindi consenta alla vostra stufa a legna di funzionare nelle migliori condizioni. Ne gioverà la vostra casa, che sarà sempre piacevolmente calda senza dover far partire i riscaldamenti (e far lievitare la bolletta).