“Vedo stelle che cadono nella notte dei desideri”, canta Jovanotti nella canzone La notte dei desideri. Ed è proprio quello che, nella notte di San Lorenzo, milioni di persone si aspettano puntando il naso verso l’alto e attendendo pazientemente la scia luminosa lasciata da una stella cadente. Ci sono momenti che ci fanno sentire piccoli e ci lasciano percepire con tutta la loro forza quanto poco sappiamo del vasto universo che ci circonda. Gli eventi astronomici, in particolare, danno quella sensazione di vertigine consolante che ci fa mettere da parte il nostro ego e la nostra razionalità per abbracciare qualcosa di più vasto e grande di noi e permettendoci, per una volta, di provare ad esprimere quel desiderio che teniamo chiuso in un cassetto del nostro cuore. Ma qual è il modo migliore per poter ammirare l’annuale spettacolo della natura e come possiamo farlo con la certezza di riuscire a cogliere il giusto attimo? Scopriamolo insieme.
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Stelle cadenti: cosa succede la notte di San Lorenzo
La notte di San Lorenzo (che nel 2023 cade giovedì 10 agosto), è uno dei momenti topici (e poetici) delle serate estive. Ogni anno in tantissimi organizzano serate all’aperto con l’unico scopo di poter ammirare lo spettacolo delle stelle cadenti. Una notte ricca di fascino, in cui è possibile avvistare con facilità le famose strisce di luce che solcano il cielo. Come ogni evento astronomico che si rispetti, anche la notte di San Lorenzo ha assunto, con il tempo, un valore simbolico.
In particolare la sua tradizione prende forma da una leggenda: quella del martirio di San Lorenzo, appunto. Il Santo visse a cavallo della prima metà del 200 d.C. e fu uno dei sette diaconi di Roma. Trattandosi di un martire, chiaramente, la sua fine non fu delle migliori: venne infatti arso vivo sulla graticola durante la persecuzione voluta dall’Imperatore romano Valeriano. Non tutti concordano sulle modalità della sua morte, ma così è passato alla memoria. Si dice che, nel momento del suo martirio, le stelle cadenti che solcavano il cielo ricordassero i tizzoni ardenti che hanno portato il Santo alla tragica fine. Per questo motivo il nome popolare del fenomeno è “lacrime di San Lorenzo”. Chiaramente il 10 agosto di ogni anno si celebra la morte del Santo, nel giorno in cui nel calendario cristiano viene ricordato il suo martirio. Ma San Lorenzo non è sempre il giorno migliore per vedere le stelle cadenti all’apice del loro potenziale.
Quando vedere le stelle cadenti
Se quando parliamo di “notte di San Lorenzo” facciamo riferimento all’onomastico del Santo, allora questo ricorre tutte le estati il 10 agosto, ma se invece ci riferiamo al momento in cui poter ammirare il maggior numero di stelle cadenti allora sulla data non c’è altrettanta certezza. Il tutto infatti è una questione astronomica. La definizione stessa di “stelle cadenti” è fuorviante, poiché queste non “cadono”. Si tratta di astri dalla luce fissa e molto lontani da noi. Il sole stesso è una stella e sicuramente non sarebbe un bene per noi se passasse così vicino alle nostre teste. Quelle che possiamo osservare guardando verso l’alto nelle calde serate estive del particolare periodo sono meteore.
Infatti, tecnicamente, le stelle cadenti sono chiamate meteoroidi e sono detriti spaziali che entrano in contatto con l’atmosfera della nostra Terra. Nell’impatto, che avviene a grandissima velocità, questi vengono riscaldati dall’attrito provocato dall’aria che circonda il pianeta e il l’acquisto di temperatura determina la vaporizzazione e l’ionizzazione del materiale della meteora. Questo in particolare crea la “coda della meteora”, che è proprio la scia luminosa nel cielo notturno che noi attendiamo di poter ammirare.
Ma perché si avvistano con maggiore facilità proprio in un determinato periodo dell’anno? Le piogge di stelle cadenti si verificano quando la Terra passa, grazie alla sua orbita attorno al Sole, attraverso una specifica area nello spazio in cui sono concentrati molti detriti spaziali e che viene chiamato “sciame delle Perseidi”. Ciò succede perché il pianeta nel suo girare attraversa le orbite di comete e asteroidi disgregati che hanno lasciato al loro passaggio scie di detriti. Ricordiamo inoltre, che lo spettacolo va avanti addirittura per oltre un mese, e non solo per una notte!
Come vedere le stelle cadenti (non solo) la notte di San Lorenzo
Ora che sappiamo cosa sono realmente le stelle cadenti è abbastanza facile capire quale possa essere il modo migliore per osservarle e godersele al meglio. Prima di tutto è necessario capire quando ci sarà il picco di passaggio attraverso le Perseidi e, successivamente apprestarsi al meglio per gustarselo. Avere tutti gli elementi necessari non vuol dire che riusciremo ad osservarle con assoluta certezza. Questo perché in realtà, con il passare degli anni, è sempre più raro poterle vedere. In parte perché c’è stata una riduzione del fenomeno dello sciame meteorico che la Terra attraversa durante il periodo estivo nel suo viaggio orbitale attorno al sole. In parte, purtroppo, a causa dell’aumentare dell’inquinamento luminoso sul pianeta. Questo non è soltanto dannoso per noi esseri umani e per la flora e fauna terrestre, ma, tra i suoi effetti, ha anche lo sgradevole risultato di illuminare il cielo notturno tanto da impedire l’avvistamento della tanto agognata scia luminosa.
Ecco dunque alcuni consigli e accorgimenti per riuscire a guardare le stelle cadenti godendo al massimo della loro bellezza.
Cerca il buio
Può sembrare scontato, ma, proprio per il motivo appena accennato nel paragrafo precedente, non lo è. Soprattutto per chi vive in città piccole, medie o grandi, la ricerca di uno spazio di cielo che sia veramente buio e non contaminato dagli aloni luminosi delle luci urbane può diventare impossibile. Il consiglio è approfittarne per un’uscita serale in un parco, purché si riesca a trovare una zona senza lampioni. Il meglio sarebbe organizzare una gita fuori città e godere della lontananza dalle fonti luminose artificiali. Per il resto, che tu sia al mare o in montagna, sappi che le scie luminose sopra la tua testa saranno ovunque!
Usa l’occhio nudo
A differenza di fenomeni astronomici come le eclissi, dove per l’osservazione è sempre consigliato utilizzare degli appositi occhiali che possano filtrare raggi luminosi dannosi per la salute, per le stelle cadenti non è necessario usare nessun supporto tecnico. Lascia nel cassetto binocoli e cannocchiali. L’unica sfida sarà lasciare che l’occhio si abitui al buio et voilà, la magia è fatta.
La direzione è importante
Ricorda che l’orbita della Terra ha una direzione e così è anche per le Perseidi. Certo, puoi sdraiarti al suolo e tenere ben d’occhio la porzione di cielo appena sopra di te, ma potresti trovare efficace anche dirigere lo sguardo verso Nord-Est, dove di trova la costellazione di Perseo. Riconoscerla è facile: cerca la W nel cielo.