Le lampade di design più famose e iconiche

Quali sono le lampade di design più famose della storia, pezzi iconici che non smettono di stupire

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Maria Iniziato

Content Editor, esperta di cucina

Content writer, copywriter e traduttrice. Scrive di cucina ed enogastronomia, arte, arredo e design, viaggi, salute e benessere, sessualità, animali.

Il XX secolo è stato molto interessante e prolifico per quanto riguarda il design, dando alla luce numerosi capolavori che sono entrati nella storia. Nel mondo dell’illuminazione, alcune creazioni a opera di menti geniali sono riuscite a durare nel tempo e diventare degli oggetti di culto. Basta fare il nome di Achille Castiglioni, Poul Henningsen o Miguel Milà, designer che sono riusciti nell’intento di rendere immortali le proprie lampade.

Le lampade di design sono dei complementi d’arredo che, da sole, danno personalità a tutta la casa. Sono capolavori intramontabili di tecnologia ed estetica che caratterizzano un ambiente anche da spente.

Abbiamo selezionato alcune delle lampade di design più famose di sempre, pezzi iconici per i quali il tempo non passa. Lampade che hanno rivoluzionato il mondo dell’illuminazione per il loro design audace, per l’uso di nuovi materiali o nuove tecniche di costruzione.

Come scegliere le lampade di design famose

Acquistare una lampada famosa di design è sicuramente un buon investimento ma, prima di fare questo passo, è importante sapere come scegliere:

  • Bisogna innanzitutto avere bene in mente la funzione e il ruolo che avrà la lampada, se da protagonista assoluta della stanza o come uno dei tanti pezzi di design presenti nell’ambiente o in casa.
  • Prima di pensare al colore, alle dimensioni o alla forma della nostra lampada, è importante verificare il tipo di materiale con cui è realizzata. La qualità viene sempre prima di qualsiasi tendenza.
  • La lampada di design non deve stonare nel contesto in cui la inseriamo, perché altrimenti verrebbe meno il principio per cui è stata progettata, e cioè arricchire e dare valore all’ambiente.
  • Non va mai sottovalutata la funzionalità: in una lampada di design è una caratteristica che va di pari passo con l’estetica.
  • Infine, se si ha il desiderio di avere in casa una lampada famosa di design famosa ma non si è molto esperti, è opportuno farsi consigliare da professionisti. Potrebbero venir fuori alternative e soluzioni davvero sorprendenti.

Vediamo alcune delle lampade di design più famose di sempre, tra quelle che hanno lasciato la loro impronta nella storia del design e dell’arte contemporanea.

Arco

Lampada Arco

Cominciamo proprio da quella che è probabilmente la lampada di design più famosa della storia: Arco di Flos. Disegnata dai fratelli Achille e Pier Giacomo Castiglioni nel 1962, proprio per Flos, è una lampada da terra a luce diretta con una base in marmo di Carrara dal peso di circa 65 kg e una struttura telescopica dalle linee curve in acciaio inox. Nel marmo è presente un foro che consente di spostarla con facilità nella zona che si intende illuminare.

L’idea alla base del progetto era quella di avere un punto luce sul tavolo senza ingombri laterali né le limitazioni di un’illuminazione al soffitto.

Arco è diventata una delle grandi icone del design industriale italiano, si trova nella collezione permanente del MOMA di New York e in quella della Triennale di Milano. È anche tra le lampade di design famose più copiate di sempre.

Sebbene siano passati 60 anni dal suo debutto, la lampada Arco è ancora molto richiesta, nonostante il prezzo non proprio accessibile a tutti. Trova largo impiego nelle sale di attesa di hotel o uffici aziendali, spesso accompagnata da poltrone e sedie di design altrettanto famose.

Flos, l’azienda che produce Arco da sempre, non ha mai cambiato il design originale né i materiali, gli unici cambiamenti attuati nel corso degli anni sono quelli relativi ai componenti elettrici, per adeguarli alle normative vigenti.

PH Artichoke

PH Artichoke

Ph Artichoke di Poul Henningsen è uno dei lampadari di design più famosi. Fu progettato nel 1958 dal grande designer scandinavo Poul Henningsen per il ristorante Langelinie Pavilion di Copenaghen.

Il nome deriva dalla particolare forma a carciofo data dalla struttura del lampadario, composto da 72 lamine sovrapposte di metallo posizionate ad arte per deviare la luce ed evitare l’abbagliamento.

PH Artichoke è prodotto dall’azienda Louis Poulsen Lighting di Copenhagen ed è disponibile in diversi formati. Tra le varianti realizzate nel corso degli anni, anche quella dotata di luci a led, per migliorare l’efficienza energetica.

TMC

Tra le lampade da terra di design famose, spicca la lampada TMC progettata dal designer catalano Miguel Milà nel 1961. Questa lampada ha una struttura in metallo cromato nella parte superiore e nera in quella inferiore. Il paralume è in metacrilato bianco, con portalampade che si accende e si spegne tirando il cavo di alimentazione. La caratteristica che l’ha resa un pezzo cult di design è il particolare meccanismo che permette di regolare l’altezza del paralume.

La versatilità della lampada TMC permette di usarla in molteplici modi: come lampada da lettura, in sala da pranzo, soggiorno o ingresso.

La versione attualmente venduta da Santa&Cole è una riedizione del 2011, realizzata recuperando importanti dettagli del design originale, come la forma circolare del paralume e la qualità del metacrilato.

Cesta

Miguel Milà è l’autore di un’altra delle più famose lampade di design, Cesta. Ideata nel 1964, è composta da una struttura in legno di ciliegio curvato a caldo, con un manico a forma di cupola. All’interno, un globo di luce ovale.

La lampada si ispira alle tradizionali lanterne appese fuori alle case dei pescatori lungo la costa.

Grazie alla sua struttura, Cesta può essere usata sia come lampada da terra che come lampada da tavolo. Oggi è prodotta dall’azienda catalana Santa&Cole.

Tolomeo

Molto diffusa negli ambienti di lavoro, la lampada Tolomeo di Artemide, disegnata da Michele de Lucchi e Giancarlo Fassina nel 1987, è una delle lampade da scrivania di design più famose.

Diventata un classico dell’illuminazione da tavolo, Tolomeo ha rivisitato le lampade a molle del passato con linee contemporanee e l’ausilio di tecnologie moderne. Ha una struttura che consente infinite posizioni, è realizzata con bracci in alluminio e diffusore in carta pergamena o tessuto.

Oltre alla tradizionale versione da tavolo, Artemide la produce oggi in numerose varianti: come lampada da parete, da terra e a sospensione.

Zettel’z

La lampada da soffitto Zettel’z è stata progettata dal designer tedesco Ingo Maurer nel 1997 e ha un design sorprendente. È composta da un corpo cilindrico con due lampadine da cui pendono sottili aste di acciaio con delle clip alle estremità, che sostengono dei foglietti di carta giapponese (Zettel in tedesco significa “pezzo di carta”). I fogli sono circa 80: 31 stampati e 49 bianchi, da personalizzare con scritte o disegni, per creare pezzi originali e unici.

La luce si diffonde sui fogli di carta e produce un’illuminazione elegante e morbida, che rende la lampada anche molto romantica. In genere viene collocata ad altezza occhi, in modo da consentire di leggere le scritte sui foglietti.

Bourgie

È una delle lampade più recenti nella storia del design industriale ma è riuscita a ritagliarsi un posto di tutto rilievo. Bourgie di Kartell è stata progettata dal designer Ferruccio Laviani nel 2004.

Si tratta di una lampada ispirata alle forme barocche ma realizzata in policarbonato trasparente e in una vasta gamma di colori, anche metallizzati. Ha un paralume plissettato che rifrange la luce in molteplici riflessi e che può essere posizionato a tre altezze diverse lungo la struttura.

Grazie alle sue numerose varianti di colore, Bourgie è molto usata in hotel e ristoranti. È diventata la lampada icona di Kartell.

Atollo

Atollo è una delle lampade di design famose che meglio rappresenta il design industriale degli anni ‘70. Progettata nel 1977 dal celebre architetto e designer Vico Magistretti per Oluce, ha rivoluzionato il modo di intendere la lampada da tavolo.

Linee semplici e minimali, Atollo ha una silhouette geometrica ed è presente tra le collezioni permanenti dei principali musei di design del mondo. È realizzata in vetro di Murano ed è formata dalla sovrapposizione di tre figure geometriche in un equilibrio quasi metafisico: una base cilindrica su cui è montato un cono che culmina con un paralume semisferico.

Distribuita da Oluce, è disponibile in tre formati diversi e nelle finiture metallo bianco, nero, bronzo satinato e oro satinato.

Caboche

Creata nel 2005 dalla collaborazione tra la designer asturiana Patricia Urquiola e la veneziana Eliana Gerotto per l’azienda Foscarini, Caboche è una delle lampade di design più famose.

Ispirata a un braccialetto in bachelite degli anni ‘30, si tratta di una lampada a soffitto composta da 162 sfere in metacrilato trasparente o giallo oro, disposte in modo concentrico. La sorgente centrale viene schermata da un diffusore in vetro soffiato satinato bianco. Le sfere trasparenti danno vita a un effetto scintillante molto elegante e raffinato.

Dal 2006 è disponibile anche la variante a parete.

Nesso

Nesso Lamp

Se c’è una lampada di design che identifica gli anni ‘60, è la lampada Nesso. Disegnata nel 1967 da Giancarlo Mattioli e dal Gruppo Architetti Urbanisti Città Nuova per Artemide, la lampada Nesso con le sue curve fluide è diventata il paradigma della lampada realizzata in materiale plastico.

Il paralume è realizzato in ABS termoplastico stampato ad iniezione e pressofuso in stampi cromati, ha una forma a fungo molto originale e accattivante. Il cappello sagomato nasconde quattro lampadine e diffonde la luce in modo uniforme. È prodotta solo in due colori: bianco e arancione.

Nesso è una lampada di design famosa che valorizza qualsiasi ambiente della casa, è perfetta come lampada da scrivania o come abat-jour, ma sta bene in qualsiasi contesto.