Granny flat, che cos’è l’appartamento per nonni che sta spopolando

Avete mai sentito parlare di granny flat? Si tratta, letteralmente, di un "appartamento per nonni": ecco cos'è e perché è diventato così popolare

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Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Appassionata di belle storie e di viaggi, scrive da quando ne ha memoria. Quando non è in giro o al pc, riempie di coccole i suoi amati gatti.

Nasce con l’esigenza di soddisfare il bisogno di sicurezza e tranquillità per gli anziani, ma nel giro di pochissimo tempo è diventata una soluzione abitativa estremamente gettonata, che viene incontro alle necessità di una grandissima fascia di popolazione: stiamo parlando del granny flat, che letteralmente significa “appartamento per nonni”. Questa tendenza arriva dagli Stati Uniti, ma naturalmente ha già conquistato tanti altri Paesi in tutto il mondo. Scopriamo di che cosa si tratta e quali sono i suoi vantaggi.

Granny flat, la nuova tendenza dagli USA

Quando si diventa anziani, le esigenze di vita cambiano radicalmente: a meno che non si abbia bisogno di assistenza continua per l’ormai raggiunta mancanza di autosufficienza, spesso basta avere qualcuno vicino per un piccolo aiuto o un semplice “controllo”, affinché non succeda qualche incidente spiacevole. Motivo per cui molte famiglie sono costrette a fare grandi sacrifici per accogliere in casa i propri genitori o suoceri ormai avanti con l’età – quando non si tratta di un’ingente uscita economica per ottenere una sistemazione in un alloggio per anziani.

È così che negli Stati Uniti si è diffusa la tendenza del granny flat, un “appartamento per nonni” che possiede determinate caratteristiche tali da renderlo perfettamente sicuro e confortevole ad accogliere persone di una certa età. Si tratta di una vera e propria abitazione – solitamente in “miniatura” – che viene costruita nelle adiacenze della casa di famiglia, spesso sfruttando pertinenze già esistenti (come un garage o un alloggio in disuso) o semplicemente costruendo qualcosa di nuovo. In questo modo, si possono risolvere moltissimi problemi avendo sempre vicini i propri cari, pur evitando quella che a volte diventa una difficile convivenza.

Come nasce il granny flat

Da dove ha origine quest’idea così particolare? Inizialmente, si trattava di sopperire ad un’esigenza personale che ha trovato ampio riscontro non solo negli Stati Uniti, bensì in tutto il mondo. Ad ideare il granny flat sono stati Bo Sundius e sua moglie Hisako Ichiki, residenti a La Canada (in California) e soci di un famoso studio di architettura. Bo aveva necessità di trovare una soluzione per accudire suo padre, ormai malato di Alzheimer, senza sacrificare eccessivamente gli spazi destinati al resto della famiglia. E in molti sanno che, quando si tratta di convivere con malattie di questo tipo, la situazione non è affatto semplice.

I due coniugi hanno dunque progettato un’unità abitativa accessoria (ADU), composta da una piccola sistemazione di 66 metri quadri che ospitava una grande camera da letto. Ribattezzata Elysian Cottage, questo primo granny flat ha visto la luce nel 2012 all’interno della proprietà dei Sundius: si è rivelata essere la soluzione perfetta per Bo, che così ha potuto avere suo papà ad un passo (letteralmente!) da casa, prendendosi cura di lui senza rinunciare all’intimità della sua famiglia. Naturalmente, in uno spazio privato dove poter garantire la massima sicurezza ad un uomo ormai anziano e gravemente malato.

Come funziona l’appartamento per nonni

Sono bastati pochi anni affinché la sistemazione abitativa dei Sundius abbia ottenuto riscontri positivi negli Stati Uniti, grazie anche ad una nuova legislazione che ha regolamentato la costruzione degli ADU e che ha permesso il rilascio di numerose autorizzazioni. Ma vediamo un po’ più nel dettaglio di che cosa si tratta: il granny flat è un appartamento che viene realizzato nelle vicinanze dell’unità abitativa principale, solitamente all’interno della stessa proprietà. A separare i due alloggi può essere un semplice pianerottolo, ma anche un giardino o semplicemente un muro divisorio.

È possibile spesso sfruttare pertinenze già esistenti, purché siano a norma e vi sia la possibilità di rispettare la regolamentazione degli ADU. Così, un granny flat può essere allestito all’interno di un ampio garage, o persino di un piccolo alloggio un tempo adibito alla residenza dei custodi (in passato era decisamente molto più frequente avere di queste sistemazioni). Ma è anche possibile progettare uno spazio del tutto nuovo, edificando un mini appartamento o semplicemente optando per piccole costruzioni prefabbricate.

Nel momento in cui si va ad allestire un granny flat, la scelta è davvero sconfinata: c’è chi si accontenta di spazi molto ridotti e chi invece vuole ricreare un ambiente quanto più possibile uguale a quello di una vera e propria casa di famiglia. Si può optare per l’uso di tecnologie all’avanguardia, che consentono anche un monitoraggio più attento della sicurezza delle persone che vi abitano, oppure per la semplicità, solitamente molto apprezzata dagli anziani che non sono abituati alle modernità. La caratteristica comune è sempre la realizzazione di un ambiente sicuro e confortevole, dove si può vivere senza andare incontro ai piccoli inconvenienti quotidiani che, ad una certa età, diventano dei veri e propri ostacoli (come scale o piani rialzati).

I vantaggi (e gli svantaggi) dell’appartamento per nonni

Quali sono i vantaggi nella realizzazione di un appartamento per nonni? Innanzitutto, il prezzo: nella maggior parte dei casi, allestire una piccola abitazione – o costruirla da zero – all’interno di una proprietà già acquistata ha un costo decisamente inferiore che non dover comprare una nuova casa. Ma la vera comodità è la possibilità di avere i propri cari sempre vicini, senza per questo dover rinunciare alla propria privacy ed intimità (gli spazi, in famiglia, sono infatti sacri). Basti pensare a quante volte moglie e marito si trovano a litigare per la presenza di un genitore “ingombrante”, che tuttavia non può essere lasciato da solo.

Il granny flat diventa quindi un’ancora di salvezza per quelle persone che, ormai anziane ma ancora abbastanza autosufficienti, si sentono molto più sicure nel vivere accanto ai propri familiari, potendo contare sul loro aiuto in ogni momento. In realtà, oggi questa tipologia di appartamento trova utilizzi molto più ampi: c’è chi vi sistema il proprio figlio ormai cresciuto a sufficienza per iniziare una vita autonoma (ma magari non ancora in grado di mantenersi da solo), e chi invece decide di affittarlo per avere un’entrata extra.

Gli svantaggi? In realtà, l’unico riguarda la possibilità che un granny flat non sia realizzabile secondo le vigenti norme di legge. In questo caso, bisognerebbe capire se è possibile trovare una soluzione alternativa o se, purtroppo, non resta che rinunciare all’idea di un nuovo mini appartamento nella propria proprietà.