C’è un luogo in Italia dove la primavera non arriva, esplode. Un posto in cui la natura si attraversa con tutti i sensi: si cammina tra i profumi, si ascoltano i colori, si respira bellezza. Questo luogo è il Parco Giardino Sigurtà, a Valeggio sul Mincio, a pochi chilometri da Verona. Un tesoro botanico di oltre 60 ettari, capace di trasformarsi in un’esperienza totalizzante.
In primavera, il parco dà vita a uno degli eventi floreali più scenografici d’Europa: Tulipanomania 2025, con oltre un milione di tulipani e decine di migliaia di giacinti, narcisi, muscarì, iris. Le aiuole sembrano galleggiare, i sentieri diventano gallerie d’arte a cielo aperto, le fioriere si trasformano in installazioni viventi.

Il Viale delle Rose, la Passeggiata Panoramica, i 18 laghetti e il maestoso Castelletto neogotico accompagnano il visitatore in un racconto tra poesia e sorpresa. Non a caso, Tulipanomania è stata premiata con il World Tulip Innovation Award 2024.
Indice
La Passeggiata Panoramica e il giardino che cambia
Uno dei luoghi più suggestivi del parco è la Passeggiata Panoramica, un sentiero sopraelevato che si affaccia sulla vallata del Mincio. Da qui, lo sguardo abbraccia colline verdi, alberi secolari e distese di fiori che sembrano onde colorate. Ogni curva del percorso offre scorci diversi, in un equilibrio continuo tra natura spontanea e progettazione raffinata.
Come nei più celebri giardini all’italiana, ogni elemento ha una funzione estetica e narrativa, ma con la libertà compositiva di un giardino all’inglese. In questo equilibrio perfetto tra ordine e sorpresa, il paesaggio diventa racconto.

Sei secoli di storia tra poesia e paesaggio
Il Giardino Sigurtà non è solo natura: è storia viva. Nasce nel 1407 come brolo nobiliare e nel Settecento ispira poeti come Ippolito Pindemonte, che ne celebra la pace e la bellezza.
La struttura del parco conserva elementi che richiamano il giardino formale in alcune zone, ma si apre a visioni più romantiche, come accade nel suggestivo Giardino dell’anima di Villa Rufolo o nel Giardino palladiano di Villa Emo.
Nel 1941, l’imprenditore Giuseppe Carlo Sigurtà lo trasforma in un progetto di famiglia, oggi curato con la stessa passione dai suoi discendenti. Il parco è un esempio unico di come la cura del verde possa fondersi con l’identità culturale di un luogo, creando uno spazio senza tempo.
Il labirinto: un intreccio da scoprire
Uno degli angoli più iconici del Parco è il Labirinto, un’opera di architettura vegetale progettata da Adrian Fisher, tra i più noti maze designer al mondo. Realizzato con 1500 piante di tasso su una superficie di 2500 mq, nasconde al suo centro una torre panoramica dalla quale si abbraccia l’intero giardino.
La sua origine affonda in un’affascinante ispirazione: un affresco del 1510, visto nel Palazzo Ducale di Mantova, raffigurante un labirinto d’acqua. Oggi, è tra i tre labirinti più belli al mondo, set per videoclip, spot, campagne moda, MasterChef e contenuti social. Presto sarà arricchito da un museo sotterraneo dei fossili e due fontane con cascate scenografiche.

Curiosità botaniche e piante da record
Durante la visita, vale la pena soffermarsi anche su alcune piante rarissime presenti nel parco: dalla metasequoia alla quercia monumentale che ha oltre 400 anni. Non mancano varietà di rose antiche, glicini spettacolari, ninfee tropicali nei laghetti e alberi esotici inseriti armoniosamente nel paesaggio.
Una delle chicche più fotografate? Le aiuole galleggianti che riflettono sullo specchio d’acqua creando un effetto doppio: reale e sognato.
Natura, sostenibilità e visione green
Il Parco Sigurtà è anche un modello di sostenibilità concreta. Le foglie diventano compost, i veicoli sono elettrici, i materiali dei punti ristoro sono compostabili e l’acqua si beve da fontanelle pubbliche.
I materiali stampati sono su carta certificata FSC, con inchiostri vegetali. C’è persino una colonnina per ricaricare le bici elettriche. Il parco aderisce al Club delle Imprese Amiche della Bicicletta e sostiene progetti di riuso creativo e didattica ambientale.

Un parco per tutti: come viverlo
Ogni visita può essere personalizzata. Si può esplorare il parco a piedi, in bicicletta, con golf-cart elettrici con GPS, trenino panoramico o navetta. I più piccoli possono divertirsi con l’app “Sigurtà: i Giardini Incantati”, una caccia al tesoro tra QR code e personaggi animati.
Il calendario eventi è ricco e coinvolgente: Sabati d’Artista, Giornata dei Bambini, Buskers Park, Halloween Run. Ogni stagione ha le sue meraviglie, e ogni età il suo modo per scoprirle.
Quando andare, cosa portare, chi ci può andare
Il periodo migliore per visitare il Parco è da metà marzo a fine maggio, quando Tulipanomania è nel pieno della fioritura. Tuttavia, ogni mese ha il suo fascino: l’estate è verde e silenziosa, l’autunno regala foglie dorate e l’inverno è l’ideale per chi ama la quiete.
Cosa portare? Scarpe comode, una borraccia (ci sono fontanelle ovunque), una coperta per un picnic, fotocamera o smartphone carico. Il parco è adatto a famiglie, coppie, scolaresche e anziani, con accessi facilitati, aree ristoro, zone ombreggiate e punti panoramici raggiungibili senza sforzo.
La tua prossima gita comincia qui
Il Parco Giardino Sigurtà non si visita: si vive. È un luogo in cui si rallenta, si ascolta, si immagina. Perfetto per un picnic romantico, una giornata in famiglia, una fuga dalla routine, una lezione a cielo aperto.
Che tu arrivi da Verona, da Milano o da un altro angolo d’Italia, questa primavera ha una sola destinazione: il Parco Giardino Sigurtà. E ogni volta che ci torni, la natura ti racconta una storia nuova.