Bonus Mobili 2024, come ottenerlo

La manovra di bilancio ha confermato il Bonus Mobili anche per il 2024: scopriamo di che cosa si tratta e quali sono i requisiti per ottenerlo

Foto di Giulia Sbaffi

Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Appassionata di belle storie e di viaggi, scrive da quando ne ha memoria. Quando non è in giro o al pc, riempie di coccole i suoi amati gatti.

Se state ristrutturando casa, potete accedere al Bonus Mobili 2024: la nuova manovra di bilancio ha infatti confermato la proroga di questa iniziativa, volta ad aiutare tutti coloro che stanno compiendo operazioni di grande misura sui propri immobili. Si tratta di una detrazione fiscale per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, molto utile per risparmiare qualcosina se si deve arredare casa. Vediamo come funziona, a chi è rivolto e quali sono i requisiti per ottenere il Bonus Mobili.

Che cos’è il Bonus Mobili

Arredare casa può essere un impegno davvero enorme, e non solo dal punto di vista pratico: si tratta, per molte persone, di una spesa così ingente da non poter essere sostenuta senza un aiuto. Lo Stato ha deciso dunque di introdurre, ormai alcuni anni fa, il cosiddetto Bonus Mobili. Consiste, secondo la definizione data dall’Agenzia delle Entrate, in una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio.

Ma vediamo un po’ meglio nel dettaglio. Con detrazione Irpef si intende un importo che, indicato nella dichiarazione dei redditi dell’anno in cui viene richiesto il bonus, va sottratto dall’imposta dovuta senza influire sul reddito imponibile. La quota della detrazione, che corrisponde sino al 50% della spesa sostenuta nel corso dell’anno, va ripartita in dieci rate annuali di pari importo, per un totale massimo di 5.000 euro per il 2024 – incluse spese di trasporto e montaggio. Scopriamo come è possibile accedere al Bonus Mobili.

I requisiti per ottenere il bonus

Innanzitutto, il Bonus Mobili 2024 è usufruibile solamente da coloro che hanno in corso un’opera di ristrutturazione sul proprio immobile (sia che si tratti di una singola unità residenziale che di un condominio, anche nel caso in cui siano lavori riguardanti parti comuni dell’edificio). Tra gli interventi che permettono di accedere al bonus, ci sono quelli inerenti alla manutenzione straordinaria, al restauro conservativo e alla ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti: non sono incluse opere di manutenzione ordinaria come la tinteggiatura, la sostituzione dei pavimenti o degli infissi esterni.

È poi possibile ottenere il bonus attraverso interventi di ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi (purché sia stato dichiarato lo stato di emergenza), oppure attraverso interventi di restauro conservativo e ristrutturazione edilizia di interi edifici eseguiti da imprese (purché la vendita dell’immobile avvenga entro 18 mesi dalla fine dei lavori). Infine. sono incluse opere di manutenzione ordinaria e straordinaria, di restauro conservativo e di ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.

Per accedere al Bonus Mobili, è indispensabile che l’acquisto avvenga dopo la data d’inizio dei lavori. Mobili ed elettrodomestici possono essere acquistati per arredare l’immobile oggetto di ristrutturazione, anche se sono destinati ad ambienti diversi in cui avvengono i lavori (ad esempio, è possibile usufruire del bonus per acquistare la cucina, anche se si sta ristrutturando il bagno). Se l’intervento è su parti comuni di un edificio, invece, è possibile usare il bonus solamente per acquistare mobili destinati ad arredare queste parti, e non i singoli appartamenti.

Come pagare mobili ed elettrodomestici

Per poter avere la detrazione Irpef nella propria dichiarazione dei redditi ai fini di accedere al Bonus Mobili 2024, è fondamentale anche la scelta del metodo di pagamento. Gli acquisti di mobili e grandi elettrodomestici devono avvenite tramite bonifico o carta di debito o credito: non sono consentiti pagamenti effettuati con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento. E se è necessario accendere un finanziamento per poter fare l’acquisto? Si può comunque ottenere la detrazione del 50% della spesa sostenuta, purché la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le modalità indicate in precedenza (al contribuente deve restare copia della ricevuta di pagamento).

Quali acquisti rientrano nel bonus

Infine, vediamo quali sono i mobili e i grandi elettrodomestici che rientrano nel Bonus Mobili 2024, e la cui spesa può quindi essere detratta nei 10 anni successivi. Per quanto riguarda i mobili, sono inclusi tutti quegli arredi come letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi e apparecchi di illuminazione. Non sono invece considerati tali i complementi d’arredo come le tende e i tendaggi, nonché le pavimentazioni e le porte. L’Agenzia delle Entrate ha poi compilato una lista di quelli che vengono considerati grandi elettrodomestici, al fine di sapere con esattezza cosa si può acquistare con il Bonus Mobili.

Sono inclusi i grandi apparecchi di refrigerazione destinati alla conservazione e al deposito degli alimenti, tra cui i frigoriferi e i congelatori (devono essere in classe energetica superiore alla F), le lavatrici, le asciugatrici, le lavasciuga e le lavastoviglie (tutti in classe energetica superiore alla E), gli apparecchi per la cottura come piani cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde e forni tradizionali (questi ultimi almeno in classe energetica A). Sono poi considerati grandi elettrodomestici gli apparecchi elettrici di riscaldamento, i radiatori elettrici, gli altri apparecchi utilizzati per riscaldare stanze, letti e mobili per sedersi, i ventilatori elettrici e gli apparecchi per il condizionamento.

Abbiamo visto che, per alcuni elettrodomestici, il Bonus Mobili fa riferimento solamente ad una specifica classe energetica: si tratta di una scelta volta ad incentivare acquisti più sostenibili, sia dal punto di vista del risparmio che da quello ambientale. Se si acquista un elettrodomestico privo di tale classificazione, è comunque possibile accedere alla detrazione (purché l’etichetta energetica non sia prevista per obbligo di legge).