Come arredare un open space: materiali a contrasto e arredi free-standing

Scopri come arredare un open space giocando con contrasti di colore ed elementi d'arredo originali

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Mara Locatelli

Giornalista e Home Specialist

Giornalista, scrittrice, Seo copy. Con due architetti in famiglia, l’arredamento è uno dei suoi temi.

Più luminosità, perché non ci sono le pareti a interrompere la libera circolazione della luce. E più superficie sfruttabile, sempre perché non ci sono le pareti che rubano centimetri di spazio. I vantaggi di un open space moderno sono molteplici, ma queste due caratteristiche hanno già un bel peso sul piano estetico e funzionale. Senza più muri che interrompono e separano gli spazi, la zona giorno non risulta più divisa in ingresso, cucina, sala da pranzo e salotto.

C’è un unico ambiente che favorisce la condivisione con una certa dinamicità. Fondamentalmente, quello che cambia è l’approccio con cui si studia il progetto di interior design. Per arredare cucina e soggiorno come ambiente unico, bisogna considerare il living al pari di una sola stanza dove, al di là delle zone preposte ad attività differenti, vive uno stile.

Arredare cucina soggiorno come ambiente unico

Se fino a qualche tempo si poteva decidere di avere una cucina di stile country e un salotto moderno, oggi invece in un open space con cucina e soggiorno deve essere ben chiaro il filo conduttore che caratterizza le differenti zone con lo stesso stile riconoscibile.

Per rendere il compito più facile e riuscire ad arredare in maniera armoniosa il salotto open space si può affidare il compito a un interior designer oppure ci si può lasciar guidare dalle soluzioni total living, proposte da molti brand. In pratica si tratta di adottare una certa coerenza stilistica così da avere un progetto dove ogni ambiente è coordinato con gli altri in un’armonia di colori che crea continuità.

Quando si preferisce fare da sé, una volta identificato lo stile che deve avere la zona giorno (classico moderno, minimal contemporaneo, industrial, nordico e così via) bisogna determinare il punto di partenza dal quale partire per arredare l’open space moderno. Contrariamente a quello che si è portati a credere, conviene cominciare dalla cucina e non dal salotto. Una volta valutate le idee, scelti colore e stile della cucina affacciata sul soggiorno, sarà molto più semplice armonizzare l’arredamento di tutto il living.

Come arredare un open space rettangolare

Ragionare su una corretta successione degli spazi è fondamentale per poter arredare un open space rettangolare che sia comodo è funzionale. Quindi, escluso l’ingresso che non si può spostare, andando da un lato corto all’altro dell’open space avrai: cucina, zona pranzo, salotto, studio. In linea di massima, dovresti partire da uno dei due lati corti della stanza e appoggiare la cucina contro la parete.

In base alla dimensione dell’open space e alla posizione di porte e finestre, dovrai scegliere quale disposizione dare ai mobili della cucina: in linea, a L, a ferro di cavallo. Se addossi il corpo principale della cucina al lato corto, puoi aggiungere un’isola o una penisola che si affaccia sul resto della stanza. Oltre che pratica, questa è un’ottima soluzione per staccare la cucina dal salotto open space e, se lo spazio disponibile è poco, ti permette di fare a meno del tavolo da pranzo.

Per delimitare gli ambienti in maniera più netta, si può allestire una cucina lineare appoggiata al lato corto e poi adottare elementi freestanding. Ci sono colonne bifacciali che si aprono sia sulla cucina che sul salotto. Da una parte accolgono la dispensa e gli elettrodomestici come il forno, e dal lato salotto ospitano la credenza o scaffali con vani chiusi e aperti. Sono tra le idee più interessanti per nascondere la cucina alla vista di chi sta in soggiorno, ma se in mancanza di finestre a sufficienza possono togliere parecchia luminosità alla stanza.

Una via di mezzo per arredare un open space rettangolare senza togliere la luce è puntare sull’effetto vedo-non-vedo. Molto spesso, infatti, si decide di separare la cucina lineare con una libreria divisoria bifacciale. Puoi scegliere una struttura a giorno da personalizzare con vani aperti e chiusi, puoi optare per una libreria freestanding con scaffali eleganti oppure puntare su moderne soluzioni a tutta altezza con pali terra-cielo. Le possibilità, anche in questo caso, sono tante e ti permettono di includere una piccola zona studio situata sul lato corto opposto.

Idee per l’open space con cucina e soggiorno separati

La tendenza ad aprire gli spazi nella zona giorno cresce anche nelle case piccole, forte dell’entusiasmo delle cucine a vista. Arredare cucina e soggiorno come un ambiente unico ti permette di tracciare con forza la personalità della tua abitazione. D’altra parte, rimane comunque l’esigenza di garantire un minimo di autonomia ad alcune zone e delimitarle. Vetrate, porte scorrevoli, librerie bifacciali, mobili e rivestimenti decorativi sono gli strumenti a disposizione per arredare un open space moderno e distinguere le aree diverse che lo compongono. Tutto dipende se si vuole mantenere la continuità visiva o si preferisce creare una separazione seppur parziale da pavimento a soffitto.

Concentrare tutti i mobili contro le pareti è un errore che si commette spesso, ma che non deve accadere quando si progetta la disposizione dell’arredamento di un open space moderno dove si incontrano diverse attività. Bisogna focalizzarsi sullo spazio centrale e quindi identificare il pezzo che segna il punto di incontro tra soggiorno, cucina e zona pranzo, così come il mobile attorno al quale ruotano le tre zone o più.

Con gli arredi è facile creare una separazione soft ma efficace. I mobili bassi forniscono l’illusione della divisione e allo stesso tempo ti permettono di progettare cucina e soggiorno come ambiente unico. L’isola è perfetta per tracciare l’idea di confine tra la zona operativa della cucina e la parte restante del soggiorno che può essere la sala da pranzo o il salotto con i divani. Il tavolo da pranzo è un altro elemento che si rivela cruciale nel determinare la segmentazione degli spazi quando devi arredare un open space rettangolare. Diventa il mobile che segna il passaggio tra la cucina sistemata a un’estremità della stanza e il salotto sviluppato sul lato opposto.

Anche il tavolo tra le due aree può avere una disposizione parallela rispetto al divano che gli dà le spalle. Così si crea un altro sottile confine immaginario, perfetto per una madia, appoggiata contro lo schienale del sofà, in cui riporre l’occorrente per apparecchiare la tavola. Tutti i gruppi di mobili sono adatti a delineare le zone del living, primo tra tutti l’ensemble divani e poltrone che dà vita al salotto: da sempre il cuore dell’open space.

La separazione visiva che si ottiene con una parete scorrevole o un mobile non sono le sole opzioni per identificare gli spazi dell’open space come cucina e soggiorno oppure lo studio o l’ingresso. In tutti questi casi è possibile creare una pedana, rialzata rispetto al pavimento del soggiorno, che guida la percezione della stanza formata da due aree distinte. Giocare con i diversi livelli è un’idea ottima soprattutto per lo studio perché aggiunge anche la sensazione di privacy di cui a volte si ha bisogno per lavorare in tranquillità in un soggiorno open space. E funziona a meraviglia quando si vuole inserire in cucina anche un’isola attrezzata con piano cottura e lavello: sotto la pedana si possono fare correre meglio i nuovi allacciamenti agli impianti di elettricità, acqua e gas.

Come separare un open space moderno senza muri

Oggi c’è un grande ritorno delle vetrate interne utilizzate per separare la stanza aperta senza impedire allo sguardo di ammirare la profondità dell’open space e l’arredamento. Con le diverse configurazioni e finiture, le vetrate moderne si rivelano versatili e decorative: separano senza nascondere.

Quando sono piccole si utilizzano spesse per separare un ingresso, soprattutto se montate sopra un muretto eretto appositamente allo scopo. Quelle più grandi sono adatte per chiudere la cucina e impedire a odori e rumori di invadere il salotto open space.

Tutto sommato, la vetrata rimane la migliore tra le alternative se si cerca di strutturare lo spazio senza metterlo in ombra. Rende le zone più indipendenti e ha un notevole impatto estetico.

La trasparenza del vetro ha l’indubbio vantaggio di facilitare la circolazione della luce, oltre che ampliare la prospettiva. Osando con gli effetti decorativi e le diverse finiture, fumé, opache, colorate, le pareti a vetri scorrevoli aiutano a creare sensazioni cocoon e quella certa intimità che altrimenti vengono un po’ a mancare quando si comincia ad arredare un open space.  Per facilitare il passaggio della luce conviene scegliere delle vetrate con la cornice sottile, così anche quando sono chiuse, la separazione non risulta pesante.

Un’alternativa elegante alle porte scorrevoli di vetro sono i pannelli giapponesi, divisori in tessuto o in carta di riso che coniugano funzionalità a eleganza minimalista. Anche un mobile contenitore può dividere il soggiorno in due. Inventare una nuova separazione per inserire nel salotto open space elementi freestanding è un’opportunità per aumentare gli elementi contenitivi e non solo per soddisfare le necessità di partizione. Per non appesantire l’atmosfera, conviene scegliere scaffali dal design snello, leggeri e minimali. Meglio se con vani chiusi nella parte inferiore e con mensole nella parte superiore così da aiutare la vista a spaziare nella stanza.

Colori e contrasti per arredare l’open space

Grazie ai giochi di contrasti cromatici si riescono a delimitare le zone e ad arredare l’open space con piglio moderno. Si possono dipingere pareti e anche soffitto come se fosse una quinta parete e creare un effetto bicolore che caratterizza il living. Con le ampie campiture di colore è più facile evidenziare una funzione precisa all’interno dell’open space. Se poi non ci si limita al colore solo alle pareti, ma si include anche la porzione di soffitto relativa all’area in questione, il risultato è un “effetto coperchio” davvero scenografico.

Le nuance a contrasto possono tracciare i confini di cucina e soggiorno, ma non dimentichiamoci che oltre al colore pieno c’è di più. Si possono osare effetti bicolor su una stessa parete divisa verticalmente, ci sono le partizioni orizzontali e soprattutto le ampie geometrie che generano una piacevole dinamicità. I contrasti non devono necessariamente essere a tinte forti, ci sono più opzioni. Inserire una sola parete dipinta in una gradazione decisa per un contrappunto al look bianco totale è sempre la scelta migliore quando vuoi dare risalto a quel determinato spazio. Considera anche l’eventualità di modulare accostamenti ton sur ton: regalano sempre un’atmosfera invitante.

Per evidenziare con maggiore enfasi la differenza tra le aree dell’open space moderno, possiamo farci aiutare anche dai rivestimenti per i pavimenti. La combo parquet e cementine crea un contrasto di grande tendenza adatto a marcare il confine tra salotto e cucina. Anche i tappeti con i colori che risaltano sul pavimento aiutano a disegnare le attività di una stanza. L’importante è adottare un tappeto lungo quanto il divano per mettere in luce l’area relax e uno capace di contenere tavolo e sedie per delimitare la sala da pranzo.