Come funziona la dieta VLCKD che ti fa perdere tanti chili, tutti di grasso e senza soffrire

Più che l'ennesima trovata alla moda, la Very Low Carb Keto Diet è una terapia dietetica che si basa sull'utilizzo dei chetoni per perdere grasso viscerale e kg in eccesso

Foto di Gaia Masiero

Gaia Masiero

Editor specializzata in Alimentazione & Benessere

Digital Content Specialist, è autrice di articoli su alimentazione e benessere per i quali si avvale del supporto di nutrizionisti e dietisti.

Pubblicato: 24 Aprile 2024 17:45

Avete mai sentito parlare della dieta VLCKD? Questo acronimo sta per Very Low Carb Keto Diet ovvero una dieta a bassissimo contenuto di carboidrati che sfrutta l’azione dei chetoni sul nostro organismo per smaltire i chili di troppo senza patire la fame e ottenere un dimagrimento che si concentra esclusivamente sulla perdita di massa grassa preservando tessuto muscolare e liquidi. Ma funziona veramente? Possono farla tutti? Porta a un dimagrimento stabile o è una di quelle diete estreme che si rivelano controproducenti?

Abbiamo approfondito l’argomento con l’Endocrinologo Giovanni Spera che è stato Ordinario di Medicina Interna e Presidente del Comitato etico dell’Università La Sapienza di Roma ed è ora Presidente della Società italiana per lo Studio dei Disturbi del Comportamento Alimentare.

Professor Spera, sentiamo sempre più spesso parlare di VLCKD come metodo sicuro per perdere peso stabilmente, anche quando si tratta di un dimagrimento importante. Ma funziona davvero? E perché pare essere efficace nei soggetti sui quali altre diete hanno fallito?

La dieta VLCKD, che non è un’iperproteica, con cui spesso è confusa, ma è una terapia dietetica che prevede di entrare nello stato di chetosi fisiologica attraverso un consumo molto contenuto di carboidrati (si parla di non più di 30-50 grammi al giorno, da valutare in base al soggetto). Oltre ad essere una dieta chetogenica, è anche una dieta ipocalorica calcolata su un apporto che può andare dalle 800 alle 1500 kcal al giorno in base alle esigenze metaboliche e terapeutiche individuate dallo specialista.

Si tratterebbe di un regime piuttosto restrittivo e difficile da seguire se non fosse per l’effetto dei chetoni che sono capaci di inibire il senso di fame, supportando il paziente nel suo percorso senza sottoporlo ad un continuo senso di fame. Per questo motivo è particolarmente efficace anche nei soggetti che in passato si sono approcciati a diete che si sono rivelate fallimentari a causa dell’eccessivo impegno richiesto dai piani alimentari delle tradizionali diete ipocaloriche.

Dunque è una dieta facile da seguire? Possiamo seguirla in autonomia attenendoci alla regola dei 30 grammi di carboidrati al giorno?

Assolutamente no. Sebbene si tratti di una terapia dietetica efficace sulla stragrande maggioranza dei soggetti che l’hanno seguita, si tratta di un percorso da intraprendere sotto controllo medico. Sarà infatti il medico specialista a prescriverla in base alla patologia del soggetto – è efficace contro l’obesità, ma viene usata anche per curare l’epilessia, l’emicrania e il diabete – e a lavorare in sinergia con il dietista o il nutrizionista per definire il piano alimentare migliore, da cucire addosso alle esigenze di ogni singolo paziente. Parliamo, infatti, di un percorso che può portare a perdere circa 20 kg in 6 settimane di terapia, seguita poi da una fase di stabilizzazione e reintegro nella quale il peso tende a calare ulteriormente.

Lei ha parlato di 20 kg in 6 settimane circa. Un dato davvero impressionante. Ma con un dimagrimento così rapido non si rischia di perdere anche massa muscolare e liquidi? Quanto è attendibile il risultato che vediamo sulla bilancia?

Questo è uno degli aspetti più interessanti della dieta VLCKD che ha molto a che vedere con la salute ritrovata dei soggetti che l’hanno seguita. Mentre con altre diete si ha proprio l’effetto di cui lei accennava, ovvero di vedere un dato falsato sulla bilancia, ottenuto per lo più dalla perdita di massa muscolare e liquidi, togliendo quasi del tutto l’apporto di zuccheri, il corpo si vede costretto ad attingere dalle riserve di energia più importante che possiede: il grasso.

E per grasso non si intende soltanto quello che si deposita sui classici cuscinetti, nell’interno coscia o sulle braccia, ma anche del grasso viscerale, ovvero dell’adipe che avvolge i nostri organi minandone il corretto funzionamento.

Fino a questo momento abbiamo trovato solo aspetti positivi nella VLCKD. Ma allora perché c’è chi sostiene che sia troppo sbilanciata e consiglia di affidarsi, invece, a diete che contengono tutti i macro nutrienti come la Dieta Mediterranea?

Questo dubbio è fallace perché si basa su un errore piuttosto comune ovvero il paragone tra una terapia dietetica e una dieta basilare per un corretto stile di vita salutistico, ma che non è una “terapia”.  La VLCKD si segue per un determinato periodo di tempo e sotto controllo medico, per raggiungere un dato risultato. Come abbiamo visto può essere seguita per curare diverse patologie e generalmente non dura per più di 6-8 settimane di tempo, al termine delle quali inizia un altro periodo di stabilizzazione e reintegro che avrà una durata da definire in base al percorso eseguito, ma che avendo come obiettivo una vera “riabilitazione” alimentare può durare anche molti mesi.

Questo serve a rieducare il paziente, preparandolo a passare a un regime alimentare che comprenda tutti i macro nutrienti, sebbene con alcune regole che gli saranno utili a non perdere nel tempo i risultati conquistati. La dieta mediterranea, potrà quindi essere tranquillamente seguita quando la terapia sarà conclusa, ma non rappresenta un’alternativa alla VLCKD.

Il Professor Spera ci ha aiutato a comprendere meglio che cos’è una dieta chetogenica, in particolar modo un percorso di VLCKD.

Sul mercato esistono tantissime alternative a pasti ad alto contenuto di proteine, ma non tutti i pasti in commercio sono idonei ad un percorso di VLCKD.

Ecco perché molti professionisti della nutrizione preferiscono seguire modelli clinicamente testati e basati su un approccio multifasico (a step) che prevedono l’utilizzo di pasti funzionali, pasti pronti o in busta, pensati esclusivamente per percorsi di VLCKD con garanzia di risultati nel tempo.