Come affrontare lo studio e ottenere buoni risultati

Il giusto modo di affrontare lo studio fa ottenere buoni risultati con poco sforzo: provare per credere

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Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

I vantaggi

Sapere come affrontare lo studio può far risparmiare molto tempo velocizzando l’apprendimento. Il vantaggio principale di uno studio ben organizzato è quello di ottenere risultati migliori nei compiti, nelle interrogazioni e negli esami e avere un maggior numero di ore da dedicare ad altro.

Il tempo è senza dubbio la nostra più preziosa risorsa e in una sola giornata dobbiamo riuscire a studiare ma anche a riposare: per riposo non si intende solo il sonno, ma anche i momenti di relax e le ore dedicate a se stessi, ai propri interessi, agli amici. Tutte queste attività sono fondamentali per non affaticare in modo eccessivo corpo e mente e non andare in stress, situazione che porterebbe a rendere meno anche se si studia molto e che rischia di caricare di ansia durante interrogazioni ed esami e prendere poi un brutto voto.

Affrontare nel modo giusto lo studio, organizzandosi e pianificando, porta invece ad apprendere i concetti meglio e in meno tempo e a sentirsi sicuri di sé, forti della propria preparazione,

Come affrontarlo

Massima attenzione in aula

Il primo passo verso uno studio proficuo si fa in aula, quando il docente spiega. Seguire con attenzione le lezioni fa davvero risparmiare tempo una volta a casa, senza contare che la presenza del professore o della professoressa consente di fare domande ogni volta che qualcosa risulta poco chiaro. Prendere appunti durante le lezioni è un’altra strategia che consente di affrontare meglio lo studio, ma attenzione a non esagerare: meglio scrivere poco, fare schemi o appuntare date e parole chiave a margine del libro o delle slide, anziché cercare di riportare parola per parola ciò che il docente dice.

Organizzare lo studio

Quando ci si approccia a una nuova materia o a un nuovo argomento, bisogna lavorare per gradi. Innanzitutto è importante avere chiaro fin da subito di cosa si sta parlando e quali sono i concetti chiave o cardine, per avere una visione d’insieme. In linea generale lo studio viene organizzato in questo modo: lettura generale dell’argomento, attenzione sui concetti chiave, studio vero e proprio e ripasso finale. Come si individuano i concetti chiave? In questo aiutano moltissimo gli indici dei libri e gli schemi che si trovano al termine dei capitoli. Prima di scendere nei dettagli della materia, leggiamo dunque l’indice, gli schemi e le eventuali domande di verifica a fine capitolo e trascriviamoli su un foglio. Questo servirà da mappa per organizzare lo studio in step, dal macro argomento all’approfondimento dei dettagli. Quando si arriva alla fase del ripasso è importante ripetere a voce, anche se il compito o l’esame sarà scritto: ripetere da soli o a un compagno o a una compagna aiuta a verificare se c’è qualcosa di poco chiaro o se si hanno dei dubbi e dà la possibilità di colmare eventuali lacune.

Trovare il proprio metodo di studio

Nello studio l’organizzazione è tutto ma, per poter pianificare le nostre giornate sui libri, dobbiamo trovare il nostro metodo di studio, cioè un modo che consenta di comprendere i concetti, memorizzarli ed esporli senza difficoltà sia negli scritti che negli esami orali. I metodi di studio sono molti e non esiste quello perfetto, che possa andare bene a chiunque. Chi non ha ancora trovato il proprio metodo di studio può sperimentarne diversi fino a trovare quello che gli è più congeniale.

Alcuni studenti riescono a studiare in modo proficuo semplificando argomenti e concetti attraverso schemi o grazie a mappe concettuali, mentre altri preferiscono scrivere tutto per filo e per segno. Sicuramente schemi e mappe fanno risparmiare tempo e possono quindi risultare più efficaci, ma non è detto funzionino per qualsiasi studente. Gli appunti possono molto colorati, ricchi di disegni e associazioni mentali e collegamenti, oppure ordinati e precisi: l’organizzazione dipende dal proprio modo di apprendere e memorizzare. Molto spesso funziona utilizzare colori diversi per i vari argomenti e scrivere a margine date o parole chiave da ricordare; si tratta di segni visivi che stimolano la memoria e che funzionano come una sorta di “ancora” quando è il momento di ripetere la lezione.

Pianificare

La pianificazione è un altro aspetto importante dello studio. Prima di organizzare le giornate di studio è essenziale valutare quante interrogazioni, compiti o esami siamo in grado di sostenere in un determinato lasso di tempo. Chiaramente per un calcolo il più possibile preciso dovremo considerare la quantità di materiale, la difficoltà della materia e l’efficienza del nostro metodo di studio. Inoltre, vanno considerati eventuali imprevisti, impegni improvvisi, cambi di programma o momenti di stanchezza, quindi sempre meglio calcolare in eccesso il tempo da dedicare allo studio, aggiungendo una settimana-dieci giorni in più rispetto al necessario.

Prevedere il riposo

Nella pianificazione dello studio è fondamentale prevedere momenti e giornate di riposo, ad esempio dandosi degli orari e fissando dei giorni in cui ci si dedicherà ad altro. Studiare senza sosta è infatti molto controproducente, perché non dà tempo al nostro cervello di memorizzare i concetti. Inoltre, studiare fino a tarda sera, dormire poco e male o trascurare amici e interessi, creerà nel tempo una stanchezza eccessiva che ridurrà l’apprendimento e aumenterà stress e ansia. Inoltre, non dimentichiamo che è proprio durante il sonno notturno che il nostro cervello organizza le informazioni raccolte durante la giornata e fissa i concetti che ritiene importanti.