Astaxantina: cos’è, benefici e come integrarla nella dieta

L'astaxantina è un potentissimo antiossidante con un’attività antinfiammatoria in grado di combattere l’invecchiamento e di contrastare molte gravi patologie

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Fabrizio Brunori

Biologo Nutrizionista

Biologo Nutrizionista si occupa di Bioterapia Nutrizionale®, trattando di nutrizione in condizioni fisiologiche e patologiche accertate.

L’astaxantina, un pigmento rosso appartenenti ai carotenoidi, è un potentissimo agente antiossidante molto usato nell’industria farmaceutica, cosmetica ed alimentare per le molteplici proprietà benefiche che sono state riconosciute a questa molecola

Che cos’è l’astaxantina

L’astaxantina è un carotenoide dal colore rosso che venne isolato inizialmente dalle aragoste nel 1938. Appartiene al gruppo delle xantofille insieme ad altri carotenoidi, alcuni dei quali come il β-carotene, il licopene e la zeaxantina sono probabilmente più conosciuti. Però, a differenza del β-carotene non è un precursore della vitamina A. Può essere sintetizzata da diversi organismi come le microalghe, i lieviti e i batteri come metabolita secondario.

Tuttavia, la microalga Haematococcus pluvialis è considerata la risorsa principale di astaxantina, insieme alla microalga Chlorella zofingiensis. Infatti, una volta che le microalghe saranno entrate nella catena alimentare, allora sarà possibile trovare l’astaxantina negli organismi che se ne nutrono: i crostacei come i gamberi, l’astice o i granchi ma anche i pesci che a loro volta se ne ciberanno; conferendo a questi organismi il caratteristico colore rosso-arancione.

Utilizzo dell’astanxantina a livello commerciale

A livello commerciale, l’astaxantina deriva principalmente dal lievito Phaffia, dall’alga ematococco oppure viene sintetizzata chimicamente. La domanda maggiore di questo carotenoide proviene dall’industria dei mangimi. In verità, a livello mondiale l’astaxantina sintetica è la più utilizzata e viene prodotta a partire dal petrolio, perché la sintesi chimica è più conveniente che ricorrere all’astaxantina naturale.

Tanto per fornire qualche dato, i preparati sintetici dominato oltre il 95% del mercato dei mangimi. I produttori alimentari utilizzano questa sostanza sia per le proprietà antiossidanti e sia per la colorazione che conferisce agli alimenti. Si stima che l’astaxantina sia il pigmento più importante e costoso utilizzato nell’acquacultura insieme alla cantaxantina. Inoltre, è anche un componente necessario per i pesci d’acquario. In particolare, l’astaxantina è indispensabile per la pigmentazione della carne del salmone, della trota e dei gamberetti poiché questi organismi non sono in grado di sintetizzare la astaxantina ma devono assumerla con la dieta.

Infatti, la astaxantina conferisce il caratteristico colore rosso-arancione che è in grado di condizionare la scelta dei consumatori. Ad esempio, a differenza del salmone selvatico che ha una carne rossa, quello di allevamento avrebbe una carne più grigia se non fosse nutrito con i mangimi ricchi di astaxantina. Naturalmente, un consumatore comprerà preferibilmente un salmone rosso-arancio rispetto ad un salmone dal “triste” coloro grigiastro. Similmente, l’uso dell’astaxantina negli allevamenti intensivi è responsabile del colore rosso del tuorlo dell’uovo di gallina così come il colore giallognolo delle carcasse di pollo, che risultano molto più attraenti per i consumatori. Quindi, la diffusione dell’utilizzo dell’astaxantina nell’industria alimentare rende questa molecola indirettamente parte dell’alimentazione umana.

A differenza di quanto accade per i mangimi, l’industria farmaceutica, cosmetica ed alimentare utilizzano solo astaxantina naturale. In alcuni paesi viene usata occasionalmente per fortificare cibi e bevande. Tuttavia, ci sono due importanti ragioni perché l’uso dell’astaxantina nell’industria alimentare è limitato. Innanzitutto, la forma sintetica e la forma naturale differiscono nella loro struttura e non ci sono certezze circa gli effetti a lungo termine sulla salute umana in conseguenza del consumo di astaxantina sintetica. L’altro motivo è che le poche fonti naturali di astaxantina rendono elevati i costi per ottenerla.

Fonti alimentari: gli alimenti per integrare l’astaxantina

Naturalmente, le fonti alimentari che presentano un’alta concentrazione di astaxantina sono, oltre ai produttori primari, gli organismi che si nutrono delle microalghe come l’Haematococcus pluvialis o quelli che si nutrono, a loro volta, di questi esseri viventi. Di conseguenza, si verifica un bioaccumulo di astaxantina in alcune specie che è possibile sfruttare per integrare nella dieta questo carotenoide. Quindi, consumando i pesci come il salmone possiamo assumere l’astaxantina. In verità, nei crostacei l’astaxantina è presente in abbondanza soprattutto nell’esoscheletro rispetto alle carni.

Tra gli alimenti particolarmente ricchi di astaxantina ci sono:

  • crostacei: i gamberetti, i gamberoni, gli astici, i granchi e le aragoste;
  • pesci: il salmone (in particolare quello rosso) e la trota salmonata;
  • krill (l’olio di krill);
  • lieviti.

Tuttavia, è opportuno fare alcune considerazioni al fine di favorire l’assorbimento di questo carotenoide con la dieta partendo dalla chimica. In quanto composto liposolubile, l’astaxantina ha un assorbimento maggiore se consumata insieme ai grassi. Infatti, consumare gli alimenti ricchi di astaxantina insieme all’olio extravergine di oliva o ai grassi alimentari ne migliora l’integrazione attraverso la dieta. Ancora, è stato dimostrato come la combinazione di questo carotenoide con l’olio di pesce abbia effetti ipolipidemici/ipocolesterolemici nel plasma maggiori rispetto all’astaxantina o all’olio di pesce da soli. Inoltre, è stato dimostrato che nei fumatori la biodisponibilità di astaxantina è ridotta in conseguenza della minore emivita di questa molecola nel plasma. Infine, per quanto riguarda gli integratori la dose di astaxantina raccomandata è di 3,6mg/die.

Le proprietà benefiche dell’astaxantina

Gli effetti benefici che sono stati attribuiti all’astaxantina sono numerosi ma gran parte di questi sono una conseguenza dell’attività antiossidante e antinfiammatoria di questo carotenoide. Inoltre, è stato dimostrato che l’astaxantina influenza positivamente la funzione immunitaria sia in diversi studi in vitro che in vivo.

Attività antiossidante.

Lo stress ossidativo scaturisce da un disequilibrio tra gli agenti ossidanti e i meccanismi antiossidanti, per cui predominano i radicali liberi e le specie reattive dell’ossigeno (I ROS) che attaccano e danneggiano i componenti delle nostre cellule. Le molecole ossidative in eccesso possono reagire con le proteine, i grassi e con il DNA attraverso reazioni a catena che provocano l’ossidazione delle proteine e dei lipidi e danneggiando il DNA, creando così le condizioni per lo sviluppo di molte malattie. Inoltre, con l’avanzare dell’età i sistemi antiossidanti e i processi di riparazione diventano meno efficienti, sicché integrare con la dieta antiossidanti esogeni è molto utile. Fortunatamente, l’astaxantina è un potentissimo antiossidante che la natura mette a nostra disposizione. Inoltre, l’astaxantina contribuisce a preservare l’integrità strutturale delle membrane cellulari proteggendole dalla perossidazione lipidica, reazione chimica ossidativa che è implicata in molti processi fisiopatologici.

Infatti, lo stress ossidativo può causare il cancro, l’aterosclerosi, disturbi cardiovascolari, malattie autoimmuni, diabete mellito, ipertensione ecc. Fortunatamente, in virtù dell’alto potenziale antiossidante l’astaxantina protegge dall’invecchiamento cellulare e protegge da molte patologie. Tanto per avere una dimensione di quanto sia un potessimo antiossidante, non solo riesce a neutralizzare i radicali liberi con maggiore efficacia rispetto agli altri carotenoidi come il licopene, la luteina, la cantaxanina e il β-carotene, ma ha un’attività antiossidante superiore alla vitamina E ed alla vitamina C rispettivamente di 100 e di 65 volte.

Attività antinfiammatoria. È stato dimostrato che l’astaxantina sopprime i processi infiammatori inibendo diversi bersagli, ad esempio, le ciclossigenasi II (COX-II) o le chemochine e le citochine come l’Il-6 ecc.

Effetti positivi sulla pelle. Gli integratori alimentari contenenti astaxantina sembrano favorire il ringiovanimento della pelle del viso, proteggere dal fotoinvecchiamento causato dai raggi UV, migliorare le rughe, conferire maggiore elasticità alla pelle, migliorare la dimensione e la consistenza delle macchie dovute all’età e avere effetti anti-eczema.

Protegge il fegato. Alcuni studi hanno mostrato l’effetto benefico dell’astaxantina in presenza di patologie del fegato come, ad esempio, la steatosi epatica non alcolica o la fibrosi epatica. Infatti, l’astaxantina sarebbe in grado di regolare le vie di segnalazione cellulare migliorando la resistenza insulinica e riducendo la sintesi dei grassi nel fegato.

Inoltre, l’astaxantina ha un effetto analgesico, cioè attraverso l’azione antinfiammatoria sarebbe in grado di ridurre il dolore. In particolare, ci protegge dall’infarto e dall’ictus contrastando la formazione di placche aterosclerotiche che causano un restringimento e un’occlusione delle arterie. Inoltre, protegge da malattie neurodegenerative come il Parkinson e l’Alzheimer promosse dalla neuro-infiammazione e dallo stress ossidativo. Infine, è stato dimostrato che l’astanxantina, oltre ad avere un’attività gastro protettiva, è anche in grado di sopprimere lo sviluppo di ulcere sulla mucosa del colon e dell’adenocarcinoma riducendo l’espressione di citochine legate all’infiammazione.

Sintesi delle proprietà benefiche che sono state attribuite all’astaxantina:

  • Antiossidante;
  • Antinfiammatoria;
  • Antiproliferativa;
  • Anti-apoptotica;
  • Neuroprotettiva;
  • Antidiabetica e azione preventiva: contrasta la retinopatia, la neuropatia e protegge in presenza di nefropatia diabetica;
  • Protegge gli occhi;
  • Protegge la pelle;
  • Protegge i reni;
  • Epatoprotettiva;
  • Contrasta i disturbi gastrointestinali.

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