Acacia: cos’è, proprietà e benefici

Con il termine acacia si indicano diverse specie di piante tra cui la robinia, dalla quale le api ottengono il prezioso miele di acacia

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Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

Pubblicato: 14 Ottobre 2021 11:58

Cos’è

Con il termine acacia vengono indicate diverse specie di piante che appartengono alla famiglia delle Mimosaceae, dell’ordine delle Fabales. Sono ad esempio acacie l’acacia del Senegal (Acacia senegal), il catecù (Acacia catechu) e la mimosa (Acacia dealbata). Viene comunemente chiamata acacia anche la robinia (Robinia pseudoacacia), dalla quale si ottiene il miele di acacia e che appartiene allo stesso ordine delle acacie ma alla famiglia delle Fabaceae, dette anche Leguminose.

Le Mimosaceae sono alberi e arbusti con foglie alterne, bipennato composte, e con fiori riuniti in spighe o capolini densi dall’aspetto globoso, dato dai numerosi filamenti degli stami, lunghi, fitti e colorati. Il frutto che si sviluppa dopo la fioritura è un legume che contiene diversi semi. Le Fabaceae sono invece piante erbacee o legnose e arbusti con foglie alterne, composte e imparipennate e fiori spesso molto profumati e riuniti in grappoli penduli. Il frutto è sempre un legume, come nel caso delle Mimosaceae. Diverse specie di Fabaceae hanno valore ornamentale e sono diffuse nei giardini e nei parchi dove sono coltivate per il loro portamento e per la bellezza della fioritura: ne sono esempi il maggiociondolo, il glicine e la robinia. Altre specie della stessa famiglia sono utilizzate a scopo alimentare e terapeutico, come la liquirizia, la gomma adragante, il balsamo del Tolù i legumi. Le Mimosaceae sono invece coltivate a scopo ornamentale e per la produzione di gomma naturale.

Proprietà e benefici

Le proprietà e i benefici dell’acacia variano in base alla specie cui si fa riferimento. Nel caso dell’acacia del Senegal, ad esempio, questa è coltivata principalmente per la produzione della gomma arabica, una sostanza che essuda dall’incisione dei rami. La gomma arabica viene utilizzata fin da tempi antichi come emolliente e rimedio contro la tosse ed è impiegata nelle industrie farmaceutiche e alimentari come emulsionante e stabilizzante naturale. Il catecù che si ottiene dall’Acacia catechu ha invece scarso uso in farmacia ma è usato in altri settori, ad esempio nella concia delle pelli.

Per quanto riguarda la robinia, invece, a questa pianta sono attribuite tradizionalmente proprietà digestive, antispastiche, emollienti e lenitive. Infusi dei fiori e delle foglie di robinia vengono dunque consigliati per migliorare i processi digestivi, ridurre le coliche, sgonfiare la pancia e alleviare irritazioni della mucosa gastrointestinale e della pelle. L’uso delle foglie e dei semi di robinia non è però ammesso nella formulazione di integratori alimentari, dunque chi volesse sperimentare i benefici della falsa acacia dovrebbe raccogliere foglie e fiori dagli esemplari presenti in natura, assai diffusi nei boschi, nei parchi e nei giardini. I fiori di acacia sono inoltre noti per il loro consumo alimentare e sono apprezzati soprattutto pastellati e fritti. Dai profumatissimi fiori della robinia le api ottengono il miele di acacia, considerato uno tra i mieli più pregiati.

Miele

Il miele di acacia, tra i più noti e apprezzati nel nostro Paese, è un miele uniflorale prodotto dalle api grazie al nettare della robinia diffusa in modo particolare in Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Campania e Abruzzo. Il miele di robinia è un miele che contiene elevate quantità di fruttosio, motivo per cui risulta particolarmente dolce e con una minore tendenza a cristallizzare rispetto ad altre tipologie di miele. Il miele di acacia si presenta dunque liquido ed è caratterizzato da un colore giallo molto chiaro, trasparente o leggermente torbido, e da un sapore delicato, che non altera in modo eccessivo il gusto di alimenti e bevande cui viene aggiunto.

Il miele di acacia può essere utilizzato per dolcificare caffè, tè, tisane e altre bevande calde e fredde, incluse le acque aromatizzate oppure può essere consumato come alimento, ad esempio spalmato su fette di pane tostato a colazione, da solo o con creme alla nocciola e al cioccolato, facendo attenzione alle quantità, per non eccedere con le calorie giornaliere. Il miele di acacia può anche essere usato per preparare barrette energetiche con semi oleosi e frutta secca o per realizzare salse agrodolci insieme all’aceto di mele, da utilizzare come condimento.

Date le proprietà emollienti, lenitive e cicatrizzanti del miele di acacia, questo prodotto rappresenta anche un ottimo rimedio naturale contro tosse, mal di gola ed eccesso di catarro. Per godere dei benefici del miele in caso di irritazioni alla gola è sufficiente assumerne un cucchiaino al bisogno, da solo o con l’aggiunta di una goccia di olio essenziale di timo, oppure aggiungerlo a infusi contro la tosse e il mal di gola. Oltre che per calmare la tosse, il miele di acacia può apportare benefici anche a irritazioni del cavo orale e dello stomaco, come gengiviti, stomatiti, bruciore di stomaco e ulcera. In questi casi può essere aggiunto a tisane emollienti a base di malva, da consumare o da utilizzare per risciacqui della bocca.