Freddie Figgers, abbandonato dalla madre nei rifiuti. Ora è milionario

La #bellastoria di Freddie Figgers: viene abbandonato a due giorni di vita tra i rifiuti, ma si riscatta e raggiunge il successo

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Redazione

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La storia di Freddie Figgers non può (e non deve) lasciarci impassibili: perché essere abbandonati dalla propria madre tra i rifiuti non è la normalità, è un atto il cui solo scriverne fa sussultare il cuore, avvolge l’anima di una tristezza indicibile. Talvolta, però, anche nel momento più buio, qualcosa nell’Universo si assesta e decide di inondare di speranza la vita di un giovane, Freddie: è la #bellastoria che serve per farci rendere conto che un briciolo di positività esiste. Perché, nonostante il dolore, l’abbandono, le difficoltà della vita, Freddie è riuscito a riscattarsi, diventando persino milionario. La sua è la rivincita degli ultimi, dei dimenticati.

L’episodio che ha cambiato totalmente la vita di Figgers è avvenuto poco dopo la sua nascita: fu abbandonato nel cassetto dell’immondizia dalla sua stessa madre a soli due giorni di vita. A ritrovarlo fu un passante, che allertò le autorità. Freddie fu subito portato in ospedale e successivamente imparò a conoscere l’amore, venendo affidato a una famiglia: quella di Nathan e Betty Figgers, i suoi “eroi” e modelli di vita. E grazie ai suoi parenti adottivi, Freddie poté avvicinarsi alla tecnologia, diventarne sapiente. Non aveva altro, solo un vecchio PC, dono del padre: iniziò a giocarci, a comprendere il linguaggio dei programmatori. Sin da giovane, si appassionò alla tecnologia: a soli 15 anni, prestava servizio ad alcune aziende. E oggi si occupa di tecnologie applicate alla salute.

La Figgers Communication vale 62 milioni di dollari. Una cifra enorme, che lascia attoniti: inventore, programmatore, si è dato da fare nella sua vita per raggiungere il successo. Non è venuto fuori “dal nulla”, come a volte si dice in questi casi: Freddie non è il nulla, è un essere umano come tanti, che hanno dovuto affrontare ostacoli inimmaginabili. Il suo impero, però, è stato costruito con l’intento di aiutare i più deboli. Ed è questa la morale che ci insegna la storia: alla fine di tutto, delle sofferenze, c’è quel lieto fine che proprio non si aspettava nessuno.

Per lui, il successo non è legato ai soldi, ma dare la possibilità alla gente di vivere in un mondo migliore. “Il denaro non è altro che uno strumento utile per cambiare la vita delle persone, dare loro nuove e migliori opportunità“. Tra le sue più grandi e prime idee, la realizzazione di una scarpa dotata di GPS, da destinare ai malati di Alzheimer, in modo tale che possano sempre muoversi in sicurezza.

Intelletto, coraggio, forza – anche di fronte agli attacchi di bullismo che ricevette da giovane – Freddie non si è mai arreso e non si è lasciato vincere da nulla. Oggi, Figgers non conosce solo l’amore dei suoi genitori: è sposato, è un padre di quattro figli. Ha deciso di sostenere una fondazione per bambini abbandonati. Il passato è lì, chiuso nel suo cuore da qualche parte, e probabilmente sono le sue origini a renderlo grande, diverso in qualche modo: capace di umiltà, empatia, gratitudine. Per Freddie, tendere la mano verso i più deboli non è solo un lavoro: è la sua missione di vita.