Se c’è qualcuno che sa bene cosa sia lo spirito di sacrificio e la voglia di lottare per raggiungere un sogno di fronte a qualsiasi difficoltà, è Vanessa Ferrari, ginnasta che è tornata a gareggiare anche quando in molti, a causa soprattutto di diversi infortuni, pensavano che la sua carriera fosse finita.
E invece Vanessa ha voluto, ancora una volta, stupire tutti. A trent’anni è tornata in pista, al fianco di ragazze molto più piccole di lei, e ha dimostrato che nulla può fermarla e che, quando desidera qualcosa, nulla può ostacolarla. Ed è con questo spirito, e con estrema concentrazione, che è riuscita a conquistare il terzo posto al corpo libero agli Europei di Basilea, puntando ora lo sguardo ancora più lontano, alle Olimpiadi di Tokyo.
Il bronzo è meritatissimo e, soprattutto, molto emozionante. Non è stato facile infatti arrivarci. Se la carriera della Ferrari è costellata di successi, tanti sono stati i momenti difficili che ha dovuto affrontare e superare per arrivare a guadagnarsi il suo posto nella storia. Tanti, tantissimi, gli infortuni, alcuni molto gravi e dal difficile recupero. Tante anche le delusioni, i quarti posti, che, per chi è estremamente determinato, possono fare più rumore del tintinnio delle medaglie collezionate. Infine il Covid, che l’ha costretta ad allenarsi tra le mura domestiche in vista della gara.
In Europa, sul podio, Vanessa mancava da sette anni. Lo desiderava e lo bramava, come lei stessa ha dichiarato sulle sue pagine social, soprattutto per ripagare tutte le fatiche fatte, le lacrime versate, gli sforzi compiuti per risollevarsi dopo innumerevoli difficoltà. E la vittoria è più che una semplice soddisfazione. È un vero e proprio messaggio, che Vanessa manda con grande forza:
Non smetterò mai di ripeterlo – ha scritto su Instagram– : “Credete nei vostri sogni!”. Dopo sei anni di lotte, alla prima apparizione, torno sul podio Europeo. Come ho già detto è solo un punto di partenza.
Forte, inoltre, anche l’omaggio all’Italia, che lei rappresenta in Europa e nel mondo con fierezza. Ha trionfato esibendosi in pedana sulle note di ‘Bella Ciao’, proprio nel giorno della Festa della Liberazione. Perché, d’altronde, anche la sua è una storia di resilienza e di resistenza.
Vanessa, non ci sono dubbi, non smetterà di sorprenderci e di strapparci orgogliosi sorrisi. Non ha infatti alcune intenzione di smettere di lottare: deve ancora conquistare la sua quarta Olimpiade. La forza, l’ha ormai dimostrato, non le manca e noi non dobbiamo far altro che continuare a guardarla mentre, in pedana, risplende.