Tokyo 2020, tutti i momenti delle Olimpiadi che ci hanno reso orgogliose

Le Olimpiadi di Tokyo ci hanno regalato emozioni indimenticabili e sono tanti i momenti che ci hanno reso orgogliose

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Redazione

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Le Olimpiadi di Tokyo ci hanno regalato momenti indimenticabili: il nostro paese è riuscito a portare a casa ben 40 medaglie, battendo il record storico di medaglie alle Olimpiadi, fermo alle 36 di Roma 1960 e di Los Angeles 1932. L’Italia, che sembrava partita in sordina, ha scalato pian piano la classifica del medagliere, tenendo incollati al piccolo schermo sempre più spettatori.

Ma se non possiamo che essere orgogliose dei risultati ottenuti dai nostri atleti, è anche vero che dietro le medaglie vinte (e non solo) ci sono storie di donne e uomini che hanno combattuto con le unghie e con i denti, ci sono sacrifici, lacrime e sudore, anni di allenamenti estenuanti. E vedere i loro volti increduli e galvanizzati, ascoltare le loro parole emozionanti, ha scatenato in noi tanti momenti di commozione.

Chi non è rimasta toccata dall’abbraccio di Gianmarco Tamberi e Mutaz Barshim? I due atleti hanno scelto di condividere il primo gradino del podio per il salto in alto: dopo un’occhiata di intesa e l’ok dato dal giudice di gara, i due si sono sciolti in un abbraccio. L’emozione si è replicata alla premiazione, quando uno ha messo la medaglia al collo dell’altro. “Non esiste altra persona con cui avrei voluto condividere pedana e medaglia se non Barshim – ha raccontato Tamberi –. Ha avuto il mio stesso infortunio, sa cosa ho passato e io so cosa ha passato lui. Ora siamo qui, a goderci la stessa medaglia”.

E che dire di Marcell Jacobsche con la sua impresa è diventato l’uomo più veloce del mondo? In 9 secondi e 80 è cambiata totalmente la sua vita: “Quando ho visto Gianmarco Tamberi conquistare la medaglia d’oro nel salto in alto – ha commentato ai microfoni Rai il nuovo re dei 100 metri – ho pensato che potevo farcela anch’io, e così è stato. Mi ha dato una grandissima carica. È veramente un sogno, vincere le Olimpiadi è il desiderio di tutti gli atleti. Non posso credere di avercela fatta, ma è tutto vero”.

Impossibile poi non parlare della medaglia d’argento di Vanessa Ferrari: dopo una carriera segnata dagli infortuni è approdata a Tokyo con uno spirito diverso. Nella sua (probabile) ultima Olimpiade la ginnasta si è giocata tutto: con una performance a detta dei tecnici “magistrale”, non solo ha incantato tutti ma si è guadagnata quella meritatissima medaglia, un vero e proprio riscatto.

E lei, che di medaglie non ne ha vinte, ci ha dimostrato quanto si può essere forti e determinate, tra sconfitte e trionfi. È la “Divina” Federica Pellegrini, che alla sua quinta Olimpiade con la quinta finale consecutiva ha annunciato il ritiro. Visibilmente commossa ha detto: “Sono molto contenta, è stato un bel viaggio, anni e anni di bracciate, ma è stato bello. Oggi non voglio piangere, mi sono goduta la finale dall’inizio alla fine e sono contante anche del tempo, il mio miglior stagionale. È stato un bel viaggio, dall’inizio alla fine”.