Marco Mengoni strega San Siro con le sue lacrime (e Elodie, a sorpresa)

"Proibito e amore, due parole che non dovrebbero mai essere usate insieme": Mengoni a Milano corona un anno di successi

Pubblicato: 9 Luglio 2023 09:04

Foto di Giorgia Prina

Giorgia Prina

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Marco Mengoni fa magie a San Siro. Lo stadio, totalmente sold out per il suo concerto di sabato 8 luglio per il tour Mengoni negli Stadi 2023, è una voce unica durante tutta la (generosa) durata dell’esibizione. Reduce da un anno strepitoso per la sua carriera, Mengoni non si risparmia e porta sul palco tutto quello che ha. Chi è abituato a seguirlo lo sa: la sua emotività è la sua più grande forza, quella in grado di parlare con gli occhi a uno stadio gremito di persone di ogni età. Una serata ricca di sorprese, come Elodie e Ernia, ospiti a sorpresa.

Marco Mengoni e Elodie cantano a San Siro: lacrime ed emozioni

Due ore e trenta che hanno ripercorsi i 12 anni di carriera artistica di Marco Mengoni. Dagli esordi, da quell’edizione di X Factor dove ci fece conoscere i lati più problematici e meravigliosi della sua personalità, a Due Vite, canzone vincitrice del Festival di Sanremo 2023 e amatissima anche all’Eurovision Song Contest dello stesso anno. Emozioni forti, chiare fin dal primo momento, quando, sulle note di Cambia un uomo, Mengoni versa le prime lacrime. Per lui è quasi un ritorno a casa e, possiamo dirlo, San Siro fa sempre la sua impressione.

Al concerto estivo più atteso dai fan del cantante di Ronciglione si è cantato a squarciagola e ballato, soprattutto quando, più o meno a metà della scaletta della serata, a fare il suo ingresso sul palco è stata Elodie, splendida in total white con shorts, body cut out con addominali in vista e lunghi, lunghissimi stivali sopra al ginocchio.

I due, affiatatissimi come due amici che si incontrano la sera per bersi una birra e sparlare delle loro vite, hanno cantato insieme il nuovo tormentone estivo Pazza Musica, che sa di mare e di vacanze, come avevano dimostrato al Tim Summer Hits. Le temperature già elevatissime dello stadio si sono ulteriormente alzate: Marco e Elodie sono due giovani talenti, che sul palco si divertono, e si vede.

Ma Elodie non è stata l’unica sorpresa. A prendere il microfono per la durata di una canzone è stato anche Ernia, autore “del disco rap più bello degli ultimi 20 anni di musica italiana”, a dire di Marco Mengoni. Una menzione di onore va ai musicisti, alle coriste e al corista sul palco: voci profonde, dalle frequenze calde e armoniose. A loro viene concesso molto spazio durante il concerto: una scelta sicuramente vincente.

Mengoni a Milano: “L’amore è, è stato e sempre sarà libero”

Una serata che Marco Mengoni ha definito “in famiglia”, in cui si è lasciato andare in un lungo e sentito ringraziamento al pubblico presente: “Senza di voi non avrei mai vissuto le emozioni che sto vivendo. È stato un anno magnifico, grazie!”. Sono stati tanti i brani su cui la sua voce dall’intonazione perfetta si incrinata per fare spazio alle lacrime. Guerriero, in particolare, lo ha messo alla prova e davanti a tutto lo stadio che lo ha abbracciato con il calore di una sola voce all’unisono non si è trattenuto e non ha finito la canzone, preferendo godersi il tripudio e le emozioni.

“Sono quasi 13 anni che faccio questo mestiere, ma quando arrivi in questo stadio ti prende proprio un…”, ha detto all’inizio della serata. “Questo è il posto dove noi dobbiamo sentirci noi stessi sempre. Dovremmo essere noi stessi sempre, in qualsiasi posto, ma qui, in particolare, questa sera, potete fare quello che volete, piangere e urlare, siate voi stessi senza nessun limite o stress”.

“Ho viaggiato in questo tour per quasi tutta Italia e in questo momento voglio ringraziare tutti voi perché io ho avuto la possibilità, in una vita, di fare cose che non immaginavo. Di ripetere esperienze che non tutti possono fare, neanche una volta. Non mi aspettavo di vincere una volta Sanremo, di andare all’Eurovision… Stavolta tengo!”, l’ultima rassicurazione, perché il pianto ancora una volta stava prendendo il sopravvento. Parole che riflettono l’umiltà di un cantante che è cresciuto moltissimo, buttandosi sempre in nuovi progetti, senza mai negarsi ai propri fan.

Il concerto si è concluso sulle note di Proibito e Buona Vita, prima delle quali Marco Mengoni ha dedicato poche ma incisive e critiche parole ai recenti fatti di cronaca: “Il prossimo pezzo si intitola Proibito e è un pezzo che racconta di una relazione, non proprio di una relazione usuale, è un rapporto quasi a tre e non è del tutto corrisposto. Ma sempre di amore si tratta, e volevo dirvi che, queste due parole, “proibito” e “amore”, non possono coesistere perché l’amore sarà, è stato ed è sempre libero“.