Edoardo Vianello è tornato a parlare della scomparsa della figlia Susanna, mancata lo scorso aprile a Roma a causa di un male incurabile. Lo ha fatto mentre era in collegamento con la trasmissione condotta da Eleonora Daniele Storie Italiane.
Durante il collegamento la presentatrice prima ha mostrato una serie di immagini e di clip di quando in trasmissione era stata ospite la mamma di Susanna, l’interprete Wilma Goich che aveva parlato del “vuoto pazzesco che è difficile riempire”.
La presentatrice ha ricordato a Edoardo Vianello che gli sono tutti vicini per la sua enorme perdita. “Inaspettato – ha detto il cantante – perché non c’erano stati segnali. Non me l’aspettavo potesse arrivare una catastrofe così pesante sulla mia vita”.
L’artista poi ha aggiunto: “La sento sempre con me. Mi aspetto sempre la sua telefonata, quella che mi faceva sempre”. Edoardo Vianello ha raccontato che condividevano la passione per il calcio, la figlia Susanna era infatti romanista come il papà e si vedevano per le partite: “Era una scusa per pranzare insieme e vederci una due volte alla settimana”. Inoltre il cantante ha aggiunto che la morte di Susanna, a causa di un tumore, è coincisa con l’inizio della pandemia: “C’è stato un rivoluzionamento della mia vita, faccio finta che sia tutta colpa della pandemia e che sia tutto uguale come prima, d’altra parte è l’unico modo per sopravvivere”.
Tanto dolore nelle parole del cantante, apparso visibilmente provato, a lui si sono stretti in un abbraccio virtuale la conduttrice Eleonora Daniele e gli ospiti presenti in studio, come Enrica Bonaccorti. Eleonora Daniele ha voluto ribadire l’affetto e la vicinanza: “Ti ringrazio per aver condiviso con noi questo tuo pensiero Edoardo, e veramente ci tenevo personalmente a mandarti un grande abbraccio di vicinanza e dirti che ti vogliamo bene”.
Il cantante aveva parlato per la prima volta della scomparsa della figlia Susanna, speaker radiofonica molto affermata nata il 20 luglio del 1970, nel corso dell’estate ospite a C’è tempo per… il talk condotto da Beppe Convertini e Anna Falchi. In quell’occasione aveva detto: “Una cosa improvvisa, mai immaginata per cui molto dolorosa, molto personale però. Ho cercato di non farlo arrivare agli altri. È un dolore mio e lo voglio smaltire da solo, con il ricordo dei momenti fantastici e basta”.