Spiros Focas, morto l’attore greco amato in Italia: recitò in “Rocco e i suoi fratelli”

Il cinema dice addio a Spiros Focas, attore greco che sbarcò anche a Hollywood, apparendo in "Rambo"

Foto di Giorgia Prina

Giorgia Prina

Lifestyle Specialist

Web Content Creator e Internet addicted che ama la complessità del reale. La passione più grande? Sciogliere matasse con occhio critico e ironia.

Spiros Focas è morto a 86 anni. L’attore greco era conosciuto e amato in Italia per aver recitato in numerose pellicole di registi nostrani, ma la sua carriera era anche sbarcata oltreoceano e aveva recitato in film stranieri e in alcuni film di Hollywood. Ad apprezzarne le doti attoriali e a lanciarlo sulla scena italiana e internazionale fu il visionario Luchino Visconti, che lo inserì nel cast di Rocco e i suoi fratelli. Nel film interpretò il fratello più grande, Vincenzo Parondi, che lascia ogni cosa, come il tanto agognato fidanzamento con Ginetta, per aiutare i propri cari.

Addio a Spiros Focas, morto a 86 anni: chi era

Spiros Focas, nome d’arte di Spyros Androutsopoulos, nacque a Patrasso, il 17 agosto 1937. Si diplomò alla scuola di recitazione Kostis Michailidis. Il decesso è avvenuto anch’esso in Grecia, ad Eleusi. Il debutto nel mondo del cinema avvenne nel 1959 e successivamente apparve in un numero impressionante di film: oltre duecento in vent’anni di carriera. La ministra della Cultura greca Lina Mendoni ha reso omaggio a Focás, affermando che è stato uno degli attori “più conosciuti e amati” del Paese e ha ricordato anche la sua “importante carriera teatrale, soprattutto sui grandi palcoscenici esteri”. Pochissimo si sa della sua vita privata se non che si sposò quattro volte senza avere figli.

Nel film d’esordio partecipò come attore al film greco Tramonto di sangue (Matoméno iliovasiléma), presentato al Festival di Cannes, che rappresenterà il punto di partenza della sua carriera internazionale. La prima apparizione in Italia, sempre nel 1959, non avvenne sotto a direzione di Visconti, bensì sotto la vigile regia di Franco Rossi, che diresse la sua interpretazione di Bruno nel film Morte di un amico. Si tratta di una pellicola dal forte sapore pasoliniano, che vede due “ragazzi di vita” sopravvivere rubacchiando e sfruttando prostitute. Un attimo esempio della corrente cinematografica in evoluzione in quegli anni.

La carriera da “Rocco e i suoi fratelli” a “Rambo”

Fu poi nel 1960 la volta della famosa interpretazione di Vincenzo in Rocco e i suoi fratelli, sotto la regia di Luchino Visconti. Il titolo del film è una combinazione tra l’opera Giuseppe e i suoi fratelli di Thomas Mann e il nome di Rocco Scotellaro, poeta meridionalista che Visconti amava. I cinque fratelli vengono presentati, durante la narrazione, in abbinamento alle cinque dita della mano, di cui Rocco rappresenta il dito medio

Gli anni ’80 furono l’apice della sua carriera attirate. Nel 1985 Spiros Focas apparve nei blockbuster di Hollywood con Il gioiello del Nilo della regia di Lewis Teague e nel 1988 nel film Rambo III diretto da Peter MacDonald.