La Paris Fashion Week 2025 è appena iniziata e, come sempre, il red carpet e le prime file delle sfilate sono già diventati teatro di incontri, glamour e look memorabili. Ma questa volta, a rubare la scena non è stata una giovane modella emergente o una star in ascesa. A conquistare tutti, con la sua presenza magnetica e un fascino che non conosce età, è stata Jane Fonda. L’attrice americana, icona di cinema e di impegno sociale, ha trasformato il suo arrivo a Parigi in uno show a sé, confermandosi ancora una volta regina di eleganza e di stile.
Con i suoi 87 anni portati con la grinta di una ventenne, Fonda ha insegnato che la moda non è questione di anagrafe, ma di personalità. Sul red carpet parigino, gli obiettivi dei fotografi erano tutti per lei: i flash hanno illuminato un look che mescolava potenza e raffinatezza, con quell’ironia sottile che da sempre caratterizza il suo modo di presentarsi al pubblico.
La lezione di stile di Jane Fonda
Per il suo arrivo alla Paris Fashion Week, Jane Fonda ha scelto un outfit che racconta molto più di quanto sembri. Un look costruito con intelligenza, carisma e ironia, come solo lei sa fare.
La star ha indossato una camicia in raso rosso ciliegia, dal taglio fluido e morbido, con il colletto lasciato leggermente aperto a disegnare una scollatura naturale e sofisticata. Il raso, con la sua texture lucida, rifletteva la luce in modo sensuale, creando un gioco cromatico intenso che metteva in risalto i suoi capelli argentati. A completare l’ensemble, pantaloni scuri dalla linea dritta, eleganti e discreti, che facevano da contrappunto al vero protagonista dell’outfit: il cappotto.

Il pastrano leopardato oversize – sempre firmato Forte Forte – è stato portato con estrema disinvoltura sulle spalle, quasi fosse una seconda pelle. Una dichiarazione di potere, ma anche un invito a giocare con la moda senza prendersi troppo sul serio. E il dettaglio curioso è che questo cappotto non è nuovo nel guardaroba di Jane: lo aveva già sfoggiato sul red carpet di Cannes 2024, abbinato allora a una tuta pantalone nera ricamata. Un capo che diventa quindi simbolo del suo approccio consapevole e sostenibile: i veri pezzi di stile non si indossano una volta sola, ma si reinterpretano e si trasformano. Una lezione che tutte dovremmo imparare.

Moda e memoria: la forza del riutilizzo
Il richiamo al cappotto già indossato a Cannes non è un dettaglio da poco. In un’epoca in cui la moda è spesso accusata di spreco e consumo eccessivo, Fonda manda un messaggio potente: l’eleganza non passa dall’avere sempre qualcosa di nuovo, ma dalla capacità di reinterpretare ciò che si possiede. Un capo può vivere più vite, raccontare più storie, ed è proprio in questa continuità che si misura il vero stile.
Non è la prima volta che l’attrice adotta un approccio simile. Negli anni ha più volte dichiarato di voler ridurre i suoi acquisti, preferendo capi senza tempo, da indossare e reinventare. E il suo cappotto leopardato è la prova concreta di questa filosofia.
Una diva dentro e fuori dal red carpet
Ma dietro i look e i flash dei fotografi, c’è sempre la donna. Jane Fonda non è solo un’icona di stile, ma anche un simbolo di resilienza, di passioni forti e di storie d’amore intense. Dal matrimonio con il regista Roger Vadim nel 1965, alla relazione con l’attivista Tom Hayden, fino al lungo legame con Ted Turner, fondatore della CNN, la sua vita privata è stata costellata di amori importanti. Oggi, single e indipendente, sembra più radiosa che mai.
Forse è proprio questa libertà che le consente di giocare con la moda senza vincoli, con quella sicurezza che non chiede approvazione ma che ispira rispetto.