Guai a fare arrabbiare Laura Chiatti, verrebbe da dire. Perché l’attrice, tosta e diretta come poche nel suo ambiente, non ama chi si intrufola nella sua sfera privata. Soprattutto insinuando notizie false.
In questo caso ad averle fatto perdere totalmente le staffe è stato Sandro Mayer, da lei definito “signore col parrucchino”, direttore di Dipiù, reo di aver pubblicato delle foto fake dell’attrice. Ma andiamo con ordine:
Primo round: Dipiù pubblica delle foto di Laura Chiatti con un pancino sospetto e titola: “Laura Chiatti con il pancione dell’estate”.
Secondo round: Laura replica immediatamente via social, scrivendo sul suo profilo Instagram:
Ma il direttore di di più cos’ha contro di me???????😱😱😱😱perché montare una foto simile? Ogni volta che pubblica cose su di me sono cattive, e questo sti cazzi, ma addirittura montare una pancia finta simile 🙏. Stavo girando uno spot , non credo l’avrei potuto girare con quella pancia 😱😱😱😂non ho parole…. si dia pace signor pinco pallo e la smetta di denigrarmi continuamente. Le persone mi vedono, mi conoscono, ed è abbastanza evidente che io non sia così
Terzo round: Il settimanale diretto da Mayer pubblica il post dell’attrice scrivendo:
Dipiù non ha bisogno di ingrandire le pancette, non ha mai alterato le caratteristiche fisiche dei personaggi e quindi nemmeno in questo caso lo ha fatto. Le foto della signora Laura Chiatti sono proprio reali e abbiamo deciso di ripubblicarle ingrandite affinché ogni esperto, magari in tribunale, possa valutare le immagini e dichiarare che non c’è fotomontaggio
Quarto ed ultimo round, Laura Chiatti perde le staffe e postando una sua foto con la maglietta alzata, a evidenziare la pancia assolutamente piatta, si sfoga con un lungo post che riportiamo per intero:
Signore col parrucchino , lei continua a dire che le foto sono reali, io sorrido e mi posto…. non amo denunce, o comunicati stampa… ma amo far vedere le cose per quelle che sono. Lei mi ha chiamato divetta e sostiene che io abbia bisogno di farmi pubblicità….,Questo mi fa sorridere, perché ricordi , che è lei che mi mette nel suo giornale di m…. , non io che la chiamo per rilasciare interviste. Vada a vedere il mio curriculum , perché a differenza di tante divette , non posto i miei lavori per farmi pubblicità, ma le assicuro che se si va a documentare , si renderà conto , che i miei lavori , hanno molto più valore di tutte le stronzate che lei pubblica , usando davvero persone che hanno bisogno di farsi pubblicità, perché gli artisti seri non se la calcolano neanche. In tutto questo , a me interessa molto di più che lei si renda conto , che anche se la pancia fosse stata vera , lei non ha mandato un bel messaggio… Scusi ma allora tutte le donne non in perfetta forma fisica , dovrebbero sentirsi delle merde? Lei ha una grande responsabilità a livello di comunicazione, e quello , non era un bel messaggio , ma non perché l’opinione pubblica possa pensare che io abbia la pancia, fossero questi i mali del mondo , ma perché ci sono ragazzine che si ammalano di una malattia chiamata “ anoressia “ proprio perché persone come lei, impongono prototipi di perfezione praticamente irraggiungibili, mortificando invece chi può avere meravigliosi difetti , che raccontano storie di vita, a volte belle come i parti , e purtroppo a volte anche brutte come le malattie . Si vergogni , e si occupi ogni tanto di problemi seri, che il nostro paese ne é pieno