Kristen Stewart, senza veli in copertina: “La cosa più gay che abbiate mai visto”

Kristen Stewart posa in un servizio dallo stile sfacciatamente queer e fa arrabbiare la politica americana

Foto di Maria Francesca Moro

Maria Francesca Moro

Giornalista e Lifestyle Editor

Giornalista e content editor. Dalla carta al web e ai social racconta di lifestyle, cultura e spettacolo.

È pazzesca – non c’è davvero altro termine per definirla – la nuova copertina di Rolling Stone, dedicata a Kristen Stewart che, ormai ben lontana da Bella Swan, ha scelto di essere sé stessa e nient’altro che sé stessa. Parolacce, gestacci e sessualità fluida compresa. Posa in un servizio che è già il manifesto del queer a Hollywood e non ha parole troppo gentili per l’ex collega (ed ex fidanzato) Robert Pattinson.

Kristen Stewart, queer senza censure

Nella lunga intervista senza censure ma piena di cancelletti (di parolacce ne dice parecchie), Kristen Stewart non nasconde il suo sentirsi queer fin dall’adolescenza, quando si presentava a scuola con i peli sulle gambe scatenando il ribrezzo dei compagni maschi. Al successo, però, ci è arrivata canonicamente femmina, nel romantico ruolo dell’eroina di Twilight: “Non l’ho fatto per ottenere un lavoro. Sarebbe sbagliato”.

Aveva i tradizionali capelli lunghi, il sorriso timido e lo stile da brava ragazza che più femminuccia di così non si può, ma non era una finzione: “Mi sono divertita a giocare con tutte le sfumature”. Seppur è vero che Hollywood, posto per gli attori queer, fino a molto tempo fa non ce n’era. E ben prima dell’avvento di Euphoria e della splendida Hunter Schafer, c’era “molto più accesso se scegli di essere più ‘femmina’. E niente spazio per tutto il resto”.

Ma ormai più che trentenne e con una carriera consolidata alle spalle, Stewart quello spazio se lo prende a tutti i costi: “Ora voglio fare la cosa più dannatamente gay che vedrete nella vostra vita” afferma. E poi continua, esagera, sconvolge i bigotti, esaspera il concetto perché chissenefrega può far quel che vuole: “Se potessi crescermi un piccolo baffetto, o anche dei *** di peletti sull’addome e sbottonare i pantaloni, lo farei”.

Il coming out in risposta a Trump

Lei scherza, ci prende tutti un po’ in giro, o forse no, e i più conservatori si infuriano. Esponenti della destra statunitense hanno urlato al complottismo, accusando la rivista di musica di fare propaganda LGBTQIA+ e promuovere teorie anti-gender. L’hanno derisa sui social, mostrando le sue foto più recenti come qualcosa di cui vergognarsi.

A Kristen Stewart, non potrebbe importare di meno. D’altronde, lei è colei che fece coming out in diretta durante uno degli show più seguiti del Nord America. Conduttrice del Saturday Night Live Show, si imbatté in un tweet di Donald Trump, che la criticava per il tradimento a Robert Pattinson, con cui ebbe una relazione ormai oltre 10 anni fa.

“Donald, se non ti piacevo all’epoca, probabilmente non ti piacerò nemmeno ora che presento la SNL e sono così tanto gay”. Stewart è infatti fidanzata con Dylan Meyer e non ha mai nascosto l’intenzione di mettere su famiglia con la compagna.

Non parlatele di Robert Pattinson

Non ha paura a toccare gli argomenti più spinosi, non teme neppure di risponder male al Presidente, ma si inalbera quando si parla di Robert Pattinson. “È come se ti chiedessero in continuazione dell’ultimo anno di liceo” sbotta. E, in effetti, ha ragione. Perdonaci Kristen è che proprio non riusciamo a scordarci di Twilight e del sogno che regalò a tutte noi adolescenti di allora di trovare un gentiluomo, ricco e bellissimo e anche capace di luccicare al sole.