Kathryn Bigelow è una delle registe più influenti di Hollywood, nota per la sua abilità nel creare film intensi e realistici. Nata a San Carlos, California, il 27 novembre 1951, Bigelow ha iniziato la sua carriera nell’ambito artistico prima di immergersi nel mondo del cinema negli anni ’70.
Con una filmografia che spazia da film cult come Point Break a opere premiate come The Hurt Locker, Bigelow è entrata nell’olimpo degli dei del cinema nel panorama mondiale. La sua capacità di trattare temi complessi e controversi, unita a un talento visivo unico, l’ha resa la prima donna a vincere l’Oscar per la miglior regia.
Gli inizi e il successo con Point Break
Dopo aver realizzato il cortometraggio The Set-Up nel 1978, ha esordito nel lungometraggio con The Loveless nel 1982, un film ambientato nel mondo dei motociclisti degli anni ’50.
La regista è nota per il suo stile viscerale e realistico, spesso incentrato su tematiche controverse e personaggi femminili forti. Nel 1987 ha diretto Il buio si avvicina (Near Dark), un horror con vampiri che ha riscosso un buon successo di critica e pubblico.
La svolta nella sua carriera è arrivata con Point Break – Punto di rottura (1991), un film che è diventato un cult grazie alle performance di Keanu Reeves e Patrick Swayze. La pellicola, prodotta durante il suo matrimonio con James Cameron, è nota per le sue sequenze d’azione mozzafiato e per aver ribaltato i cliché del genere action.
Strange Days e la fantascienza
Un altro film di grande impatto è Strange Days (1995), un thriller fantascientifico ambientato in un futuro distopico dove le esperienze sensoriali possono essere registrate e rivissute. Nonostante il suo status di cult in Europa, il film non ha avuto lo stesso successo commerciale negli Stati Uniti, ma ha consolidato Bigelow come una regista innovativa e coraggiosa.
L’Oscar con The Hurt Locker
Il punto più alto della sua carriera è stato raggiunto con The Hurt Locker (2008), un dramma bellico che esplora la vita dei soldati americani impegnati a disinnescare bombe in Iraq. Il film ha ricevuto sei Premi Oscar, inclusi quelli per il miglior film e la miglior regia, rendendo Bigelow la prima donna a vincere l’Oscar per la regia.
Zero Dark Thirty e il successo continuato
Nel 2012, Bigelow ha diretto Zero Dark Thirty, un film che narra la caccia a Osama Bin Laden. Interpretato da Jessica Chastain, il film ha ricevuto cinque nomination agli Oscar e ha suscitato dibattiti per la rappresentazione delle tecniche di interrogatorio della Cia.
Detroit e l’impegno sociale
L’ultimo grande progetto di Bigelow è Detroit (2017), che racconta i violenti scontri razziali avvenuti nella città americana nel 1967. Il film ha ricevuto recensioni positive per la sua potente rappresentazione degli eventi storici e per la capacità della regista di trattare temi sociali urgenti con grande sensibilità.
Quest’anno sbarca su Netflix
Nel 2024, Kathryn Bigelow è impegnata nella realizzazione di un nuovo film per Netflix intitolato Aurora. Aurora è un adattamento del romanzo omonimo di David Koepp e racconta la storia di una madre e suo figlio che devono sopravvivere in un mondo sconvolto da una tempesta solare che ha messo fuori uso le reti elettriche globali. Il film esplora anche le dinamiche familiari complesse con il fratello della protagonista, un miliardario che cerca rifugio in un bunker nel deserto.
Oltre a Aurora, Bigelow sta lavorando su un altro progetto per Netflix, che sarà ambientato alla Casa Bianca durante una crisi nazionale. Dettagli specifici sul cast e la trama sono ancora sotto segreto, ma si sa che Idris Elba e Rebecca Ferguson sono in trattative per ruoli principali.