Puntata ricca di emozioni quella di Domenica In: Mara Venier ha ospitato negli studi del suo salotto Antonella Ferrari, l’attrice affetta da sclerosi multipla che durante lo scorso Festival di Sanremo aveva emozionato tutti con un monologo toccante e intenso sulla sua malattia.
Ed è proprio dal quell’episodio che l’artista è partita per raccontare la sua esperienza sul palco dell’Ariston:
Quel pezzo in realtà l’ha scelto Amadeus: è tratto da un mio spettacolo teatrale, Più forte del destino. Io in realtà avevo scelto una parte più comica perché io amo fare ridere. È stato lui ad insistere: “Io ho visto tutto lo spettacolo, e voglio quel pezzo perché è un pugno nello stomaco. Io mi sono emozionato e sono sicuro che farà emozionare anche il pubblico”. Ed effettivamente è stato così.
Salire sul palco del Festival di Sanremo per Antonella Ferrari è stato la realizzazione di un sogno che aveva da bambina e soprattutto una forma di riscatto, dimostrare di essere un’attrice al di là della malattia: “Io voglio stare sul palco perché sono una professionista di questo mestiere, non perché sono malata”.
La sclerosi multipla ha cambiato inevitabilmente la vita della Ferrari, che si è ritrovata a fare i conti con delusioni, l’allontanamento di alcuni amici e le tante occasioni di lavoro mancate:
Nella mia vita sono stata molto fortunata: ho una famiglia che mi ha voluto molto bene, un marito che mi ama profondamente, un cagnolino che amo con tutta me stessa. Nel lavoro invece ho subito parecchie discriminazioni: un’attrice disabile è un’attrice di serie b.
Nonostante l’amarezza e le delusioni, Antonella non ha mai smesso di credere nel suo lavoro e nelle sue passioni, che ha sempre coltivato e che le hanno dato la forza, anche nei momenti più bui, di andare avanti.
“Per me lavorare è terapeutico, quando salgo sul palco io mi sento a casa”, ha ammesso l’attrice. Ma c’è una ferita più grande della malattia nella vita della Ferrari, quella di non aver avuto un figlio. La malattia degenerativa che l’ha colpita tra l’altro non le permette di adottare un bambino, precludendole uno dei suoi più grandi desideri:
Sto scrivendo il mio secondo libro che parla di non maternità, una ferita ancora aperta. Non sono ancora riuscita a trovare una medicina che possa risanarla. Mio marito mi dice che siamo comunque una famiglia, ma per me non avere avuto un figlio è un grande dolore.