Negli ultimi mesi i nomi di Laura Pausini e Gianluca Grignani sono rimbalzati spesso tra social e cronache musicali. Al centro dell’attenzione, La mia storia tra le dita, il brano cult di Grignani che Laura ha scelto di reinterpretare e rilanciare in più lingue.
Un’operazione che aveva fatto nascere qualche tensione tra diritti, sensibilità artistiche e dichiarazioni incrociate: ora, però, le cose hanno finalmente preso una piega più serena. È stato raggiunto un accordo ufficiale.
Caso Pausini-Grignani, cosa dice l’accordo
La discussione attorno alla nuova versione di La mia storia tra le dita interpretata da Laura Pausini aveva iniziato a muoversi ben oltre la curiosità dei fan arrivando a coinvolgere addetti ai lavori, social e stampa. A far discutere non era stata tanto la scelta di rilanciare il brano in più lingue, quanto le modifiche apportate al testo originale: un dettaglio che ha subito attirato l’attenzione degli autori, generando reazioni non del tutto accoglienti e aprendo un confronto piuttosto acceso.
La vicenda è così diventata uno dei piccoli casi musicali della stagione con botta e risposta, chiarimenti a metà e una serie di domande rimaste sospese. Proprio per questo la comunicazione ufficiale arrivata in queste ore ha il sapore di una chiusura attesa: a fare ordine è stata Warner Chappell, editore del brano, che con una nota ha definito la nuova intesa raggiunta tra le parti.
“La Warner Chappell, società editrice del brano, ha annunciato di aver risolto positivamente con Gianluca Grignani e Massimo Luca (l’altro autore del brano, ndr) la controversia nata dalla modifica del testo dell’opera La mia storia tra le dita nella versione pubblicata da Laura Pausini.
L’intesa è stata raggiunta mediante un accordo grazie al quale gli autori consentiranno la permanenza sul mercato della predetta versione. Tutte le parti esprimono soddisfazione per il risultato ottenuto”.
Come si è arrivati allo scontro
La nuova versione internazionale di La mia storia tra le dita firmata da Laura Pausini aveva acceso la curiosità del pubblico ancora prima dell’uscita, complice l’idea di rilanciare un classico degli anni ’90 in più lingue.
Quando però il brano è arrivato sulle piattaforme, l’attenzione si è spostata quasi subito su un dettaglio preciso: alcune variazioni nel testo originale. Una scelta artistica che, secondo gli autori Gianluca Grignani e Massimo Luca, li avrebbe colti di sorpresa e avrebbe modificato il senso emotivo del pezzo.
La frase incriminata è una delle più riconoscibili della canzone. Nell’originale recita: “E se davvero non vuoi dirmi che ho sbagliato / ricorda un uomo va anche perdonato”. Nella versione della Pausini diventa: “E se davvero non vuoi dirmi che hai sbagliato / ricorda a volte un uomo va anche perdonato”. Un cambio apparentemente minimo, ma sufficiente a trasformare un’ammissione di colpa in un rimprovero.
Da lì, la vicenda si è complicata rapidamente. Grignani aveva infatti sostenuto pubblicamente di non aver mai autorizzato quelle modifiche, sottolineando di aver scoperto il nuovo testo solo a cose fatte. Dall’altra parte, l’editore aveva ribattuto che tutte le autorizzazioni necessarie erano state regolarmente ottenute. Un cortocircuito che ha creato confusione, alimentando dubbi e domande sul percorso che aveva portato alla pubblicazione della cover e aprendo a vie legali.
Resta sempre aggiornata: iscriviti al nostro canale WhatsApp!