BigMama, testo e significato di Cento occhi, il nuovo singolo

BigMama torna con "Cento occhi", un brano parte del suo ultimo album che affronta il tema del catcalling

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Paola Landriani

Lifestyle Editor

Content e lifestyle editor, copywriter e traduttrice, innamorata delle storie: le legge, le scrive, le cerca. Parla di diversità, inclusione e di ciò che amano le nuove generazioni.

Prima Sanremo, poi il discorso ai microfoni dell’Onu e ora l’uscita di un nuovo brano. BigMama continua il suo racconto di vita e valori tramite voce, sonorità e parole distintive del suo essere. Lo stesso succede con Cento occhi, il brano contenuto nel suo ultimo disco che si concentra su una tematica attualissima come il catcalling.

“Cento occhi”, significato della canzone di BigMama

BigMama continua a macinare successo e consensi dopo un Festival di Sanremo che, grazie al brano La rabbia non ti basta, le ha dato la possibilità di potersi raccontare e trattare tanti temi a lei molti cari in un modo che, forse, aiuta a far sentire meno sole tante persone che hanno passato gli stessi disagi. Vale lo stesso per Cento occhi, il brano uscito il 29 marzo e contenuto nel suo ultimo album Sangue. Un  che ha un nuovo stile di scrittura, ma che riprende perfettamente la BigMama che ben conosciamo.

Cento occhi, affronta il tema del catcalling, ovvero tutte quelle molestie verbali, fischi, complimenti e allusioni sessuali che spesso le persone sperimentano per strada da parte di sconosciuti e che anche BigMama ha vissuto sulla propria pelle. BigMama affronta questa realtà con ironia e una sorta di call to action per andare oltre la superficialità e pensare, invece, a quali implicazioni emotive e psicologiche richiama questo fenomeno. BigMama, inoltre, ha un ruolo speciale al Concerto del Primo Maggio. Oltre a esibirsi, è conduttrice dell’anteprima.

“Cento occhi”, testo della canzone di BigMama

Oh, ma quante arie che ti dai?Come aria alla boccaI pensieri ti attaccano, dimmi, cosa ti tocca?E qua è sempre una garaSolo per un tuo “brava”Bruci dentro il Sahara se parlo di me

Mi uccidi quando sei bravo in qualcosa e io lo faccio meglioTi uccidi se le parole che dico io lasciano il segnoChe lasciano “ma”, lasciano “se”Brucia la città, bruci pure teDammi la mano e

Ti porto in giro al centroTra le parole che sentoGli occhi addosso che ho, centoE i fischi che fai, che mi faiNon mento mai quandoDico che basta un passoMa a te basta altro, solo altroChe poi dei tuoi fischi che mi fai?

Ah, che fai?Pеnsi che ti calcolo, è notte, ma daiOcchiolini partono e tеsta ma-maiPoverini parlano solo se cammini, bye-byeE, uh, se daiUsa il cervello, baby, uh, te maiCammino a testa alta, tu che fai?C’ho il potere, ma tu non ce l’hai, non ce l’hai mai

Mi uccidi quando sei bravo in qualcosa e io lo faccio meglioTi uccidi se le parole che dico io lasciano il segnoChe lasciano “ma”, lasciano “se”Brucia la città, bruci pure teDammi la mano e

Ti porto in giro al centroTra le parole che sentoGli occhi addosso che ho, centoE i fischi che fai, che mi faiNon mento mai quandoDico che basta un passoMa a te basta altro, solo altroChe poi dei tuoi fischi che mi fai?

Quando sarà finita, chi avrà vissuto di più?La notte è nemica, ma solo quando ci sei tuÈ una voce che urla, è l’ansia che tornaUna vita che brucia, una donna che ingombraMa qui la fiducia è nascosta nell’ombraIl tuo occhio sotto la mia gonna

Ti porto in giro al centroTra le parole che sentoGli occhi addosso che ho, centoE i fischi che fai, che mi faiNon mento mai quandoDico che basta un passoMa a te basta altro, solo altroChe poi dei tuoi fischi che mi fai?