Ultima puntata del 2023 per Le Iene, che schiera Paola Barale e Gaston Zama in rotta verso l’Ucraina per fare luce sulle pratiche legate alla maternità surrogata. Alla guida del programma, tornano Veronica Gentili e Max Angioni – conduttori scelti per la nuova stagione – mentre si susseguono le inchieste che da anni appassionano il pubblico. In studio anche Pio e Amedeo, oltre l’ex cestita NBA Luigi Datome. La conduttrice, poi, illustrerà alcune valide regole per proteggersi in caso di aggressione o violenza.
Paola Barale, l’inchiesta sulla gestazione per altri
La maternità è uno dei temi caldi del dibattito pubblico. Paola Barale e l’autore Gaston Zama si sono così finti una coppia e sono volati in Ucraina per documentare e mettere in luce gli aspetti di questa pratica. Si tratta infatti del Paese con più nascite tramite la gestazione per altri, ovvero donne che mettono al mondo bambini per conto di altre persone dietro compenso. In Italia la maternità surrogata costituisce una pratica medica vietata, punita con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro.
Insieme, hanno raccolto le testimonianze delle tante coinvolte nelle pratiche, che sono disciplinate da una legge e che avvengono all’interno di cliniche specializzate. L’inchiesta presta attenzione agli aspetti etici, emotivi e giuridici dell’intero percorso. Un argomento delicatissimo di cui spesso non si conoscono tutte le implicazioni e che raramente viene trattato in tv. L’inchiesta di Paola Barale con Gaston Zama va in onda il 19 dicembre 2023 per l’ultima puntata dell’anno del programma, che torna senza pause da gennaio. E, per la prima volta, la conduzione è affidata a Veronica Gentili e Max Angioni, dopo la doppia stagione guidata da Belen Rodriguez e Teo Mammucari che hanno deciso di dedicarsi ad altri progetti televisivi e personali.
Il suo rapporto con la maternità
Paola Barale non ha figli ma non ha rimpianti. La showgirl ha comunque raccontato di essere entrata in menopausa molto presto, a 41 anni, a causa – probabilmente – di un evento traumatico: aveva infatti appena perso un’amica, scomparsa a causa di un tumore ai polmoni. Nel libro che ha scritto per raccontare (anche) di questo periodo, Non è poi la fine del mondo, non ha mai nominato il suo ex Raz Degan col quale aveva interrotto il rapporto proprio in quegli anni.
“Il punto qui non è raccontare se avevo litigato con il mio ex. Semmai spiegare che si possono attraversare momenti dolorosi e contemporaneamente, come è successo a me, andare in menopausa, ma che non è la fine di niente – ha spiegato – ne esci, vai avanti, stai di nuovo bene. Si parla di menopausa come se fosse una specie di morte. Non è vero! Di certo è un cambiamento, un nuovo inizio e, come tutti i nuovi inizi, c’è bisogno di un periodo di assestamento”.
Ha poi raccontato dell’aborto, di cui non si è mai pentita: “Non avevo nessuna garanzia che sarebbe durata. E anche se non ho nulla contro le mamme single, non era quello che volevo per me in quel momento. Sono una donna molto libera, per cui, se alla fine non ho avuto un bambino, credo sia stata una scelta consapevole”.