Governo punk, testo e significato della canzone dei Bnkr44 a Sanremo 2024

Da "Sanremo Giovani" alla gara tra i Big: i Bnkr44 arrivano a Sanremo con "Governo punk": ecco testo e significato del brano

Foto di Paola Landriani

Paola Landriani

Lifestyle Editor

Content e lifestyle editor, copywriter e traduttrice, innamorata delle storie: le legge, le scrive, le cerca. Parla di diversità, inclusione e di ciò che amano le nuove generazioni.

Dopo la loro esibizione nella serata dei duetti insieme a Sethu nel 2023 e il loro successo alla finale di Sanremo Giovani, il palco del teatro Ariston è pronto per riaccogliere i Bnkr44, questa volta come Big in gara. Ulteriore quota ribelle insieme ai La Sad, il gruppo di giovani artisti porterà a Sanremo Governo punk. Scopriamo testo e significato del brano.

“Governo punk”, significato della canzone dei Bnkr44

Un titolo che non lascia troppo spazio all’immaginazione quello del brano con cui i Bnkr44 sperano di accendere gli spettatori di Sanremo. Con Governo punk i ragazzi del gruppo hanno tutta l’intenzione di portare se stessi, raccontando la vita di provincia e ciò che li rappresenta. Un testo accompagnato da un mix di musicalità pop e rock, con accostamenti ironici e nomi intramontabili della musica come Blur e Queen.

Parlando del brano, i Bnkr44 hanno raccontato: “Lo abbiamo composto lo scorso settembre, mentre ci trovavamo a Milano. Nel giro di un paio d’ore abbiamo imbastito la prima parte. Poi siamo tornati al nostro ‘bunker’ a Villanova e l’abbiamo completata. L’obiettivo del pezzo è raccontare chi siamo e la realtà di provincia da cui proveniamo, ma in modo non banale.”  Sicuramente non banale è anche il modo in cui i cantanti hanno intenzione di esorcizzare l’ansia prima dell’esibizione: “Facciamo il ‘cerchio delle scimmie’: ci abbracciamo in circolo, come una squadra di calcio, e ci incitiamo a vicenda.”

“Governo punk”: testo della canzone dei Bnkr44

Ecco il testo di Governo punk pubblicato da TV Sorrisi e Canzoni:

Dammi una città, un governo punk
Sono un Dio che ha una regina da salvare
(Sotto il temporale)
Dammi la metà di un cachet da star
Un’identità, ma da cui possa scappare
(Fammi vergognare)
Parliamo da soli in una notte di prigione
Con gli occhi spalancati e le labbra di silicone
Dammi un po’ di te, un pezzo dei Blur, un locale da spaccare
(Fammi vergognare)
(Perché) in giro non c’è niente di che
In provincia la nebbia è la stessa dal 2003
Scrivo dentro un garage
La mia testa è un collage
Di canzoni e momenti tristi
Ho finito le chance
Per chiederti se
Mi porti via da me
Via da me
Via da me
Dai miei incubi e dai miei vizi
(Un, due, tre, qua-)
C’è una novità, un governo punk
L’anno che verrà me ne vado un anno al mare
(Sotto il temporale)
Stamattina io mi lavo i denti col gin
Metto i soliti jeans
Sono un nomade in un attico chic
(Ma non abitavi a Beverly Hills?)
Ti pare
Parliamo d’amore in mezzo a una rivoluzione
Ti pettini i capelli con una calibro 9
Metti un altro film, un pezzo dei Queen
Metti che finisce male?
(Ma non ci pensare)
(Perché) in giro non c’è niente di che
In provincia la nebbia è la stessa dal 2003
Scrivo dentro un garage
La mia testa è un collage
Di canzoni e momenti tristi
Ho finito le chance
Per chiederti se
Mi porti via da me
Via da me
Via da me
Dai miei incubi e dai miei vizi
Governo punk
Questa città sembra una maledizione
Restiamo qua, fermi a guardare
Un tramonto in televisione
Governo punk
Questa città sembra una competizione
Restiamo qua, fermi a guardare La nostra generazione
(Un, due, tre, qua-)
Scrivo dentro un garage
La mia testa è un collage
Di canzoni e momenti tristi
Ho finito le chance
Per chiederti se
Mi porti via da me
Via da me
Via da me
Dai miei incubi e dai miei vizi