Il sesso di mantenimento per ritrovare passione nella coppia

Il sesso mantiene accesa la passione e l’intimità di una coppia, per questo nei momenti di noia o calo del desiderio viene consigliato di praticare il sesso di mantenimento

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Alfonsa Sabatino

Lifestyle e Sex editor

Da anni ricopre la professione di giornalista pubblicista e ufficio stampa, come freelancer. Di recente, sta esplorando il mondo dei podcast, per dare nuova forma ai suoi approfondimenti. Per DiLei si occupa di sessualità, benessere e lifestyle.

Pubblicato: 2 Febbraio 2019 19:40Aggiornato: 17 Ottobre 2022 12:53

All’alba di una relazione sentimentale il sesso è travolgente, continuo, appagante e fantasioso. È piuttosto normale che con il passare del tempo le performance si appiattiscano e normalizzino, fino ad entrare in una routine condivisa più o meno entusiasmante. Eppure la qualità della vita sessuale e intima condiziona non poco l’affinità e il benessere della coppia. Sono tanti modi per mantenere accesa e soddisfacente la relazione sul piano sessuale, a volte anche con un piccolo sforzo da parte di uno dei due partner. Si chiama sesso di mantenimento e indica quelle relazioni sessuali un po’ forzate, accettate, organizzate e calendarizzate per il bene del rapporto.

Sesso di mantenimento: cosa si intende

In inglese si chiama maintenance sex e indica un rapporto fisico che non nasce dal desiderio focoso di entrambi, ma che si fa perché “s’ha da fare”. In che senso? Dopo anni insieme o in periodi particolarmente stressanti e di stanchezza, il sesso non è sempre in cima ai nostri pensieri e desideri. Uno dei due può vivere un calo del desiderio o fisiologicamente la sessualità è meno travolgente e allora capita che uno dei due accetti di fare sesso perché l’altro lo desidera, pur non sentendone il desiderio. Lo si fa, cercando di essere il più partecipi possibile, per non deludere il desiderio dell’altro/a e perché, si sa, il sesso fa bene alla coppia.

Programmare l’incontro

Succede anche che il sesso di mantenimento venga suggerito alle coppie stanche che ormai ritagliano momenti di intimità con poca passione e senza grande volontà, nei buchi di tempo e in modo frettoloso. Il concetto allora è quello di calendarizzare il sesso, come fosse il dentista o il parrucchiere. Questo non vuol dire arrivare sotto le lenzuola con lo stesso umore che si avrebbe sulla poltrona odontoiatrica, ma impegnarsi per ritagliare un tempo condiviso e di qualità per stare insieme. È importante arrivare a quell’appuntamento in modo presente, preparandosi con cura, pensando a giochi, dettagli, preparando anche l’ambiente in cui ci si ritrova. Deve essere una coccola, solo che invece di essere improvvisata è messa in agenda dai due.

I benefici del sesso

I benefici di una sana attività sessuale sono tantissimi, per quello è importante mantenerla attiva, a costo di qualche sforzo nei periodi più piatti. Il sesso abbassa i livelli di cortisolo, che è l’ormone dello stress, mentre favorisce la produzione di ossitocina, l’ormone dell’amore, e della serotonina, l’ormone del buonumore. Inoltre, a livello fisico, diminuisce la pressione sanguigna; migliora il sistema cardiovascolare; rinforza il sistema immunitario; combatte l’emicrania e migliora il sonno. Proprio per la produzione di ormoni e per la capacità di staccare i pensieri, fare sesso riduce lo stress e l’ansia. A livello di coppia l’intimità consente ai partner di ritrovarsi in un momento e ambiente unico, di estrema intimità, in cui non entrano tutti i fatti esterni e estranei. Rinnova la complicità, la confidenza, la curiosità e la conoscenza dell’altro/a. Smettere di avere una sessualità continuativa o di qualità inevitabilmente crea freddezza e distanza all’interno della relazione, pur continuando a condividere impegni e routine.

I rischi del sesso di mantenimento

La sessualità non deve essere un obbligo e non ci si deve sentire in dovere di praticarlo, anche se è quello che il partner si aspetta. Il sesso di mantenimento deve comunque avere alla base il rispetto dell’altro/a, il consenso e la condivisione a due, soprattutto della persona che sta vivendo un calo di interesse. La programmazione deve nascere da desiderio condiviso, dalla volontà di superare un periodo di stallo per ritrovare piacere e passione insieme. Quello della calendarizzazione è solo uno dei tanti strumenti, al lato della terapia di coppia, del sesso tantrico, o altro. L’altro rischio è che nel sesso abitudinario si possa perdere la presenza e il coinvolgimento. Insomma, ci si siede sulla poltrona, si fa la pulizia dei denti e via, tutti felici. Zero romanticismo, nessuna partecipazione e benefici annullati, per l’individuo e per la coppia. Ma il sesso di mantenimento, per come è concepito e consigliato, non è questo: va ricercato, sia nel tempo che nelle modalità. Ci va preparazione, e tanta voglia di mettersi in gioco e giocare!

Praticarlo senza saperlo

Pur senza darne definizione, sono tante le coppie che praticano il sesso di mantenimento senza saperlo. L’appuntamento settimanale fisso, magari nel week end, quando non si deve correre a lavoro o coi bambini che dormono pacifici nei loro letti. In questo caso però il sesso perde un po’ della qualità di cui avrebbe bisogno. Solitamente il sesso a cadenza fissa combacia con posizioni poco fantasiose e sempre uguali e con la percezione che la sessualità occupi uno spazio molto ridotto nella vita di coppia. Proprio in questi casi sarebbe bene riprendere in mano la situazione e cercare complicità e desiderio di scoperta dell’altro/a. Alla base, come per ogni altra cosa, il confronto è indispensabile per risintonizzarsi e per trovare insieme un modo e un tempo per incontrarsi ancora.