I segreti del profilo Tinder perfetto

Come ottenere più like? Ridurre i selfie, imparare raccontarsi meglio e cercare di mettere in risalto i propri punti di forza senza nascondere i difetti.

Foto di Veronica Colella

Veronica Colella

Sex Editor

Content writer con una laurea in Scienze antropologiche e un passato tra musei e archivi. Scrive di sessualità e questioni di genere da un punto di vista sex positive, con la consapevolezza che non esistono risposte semplici a psicodrammi complessi.

Per chi cerca l’amore o anche solo una piacevole distrazione, Tinder è ancora l’app di riferimento. Rispetto ai tempi in cui ci si doveva accontentare di appuntamenti al buio e colpi di fulmine accidentali concedono molte più opportunità, ma swipe e match possono mettere sotto pressione. Quando le cose vanno bene possono essere un boost per l’autostima, quando vanno meno bene possono affossarla. Eppure potrebbe bastare una ritoccatina al profilo per tornare a sentirsi più apprezzate, o per scacciare la sensazione di attirare solo le persone sbagliate. Ecco qualche consiglio su come curare foto e bio.

Scegliere la foto

Potreste pensare che sia ingiusto giudicare il libro dalla copertina, ma è così che funzionano le app di dating. Non significa che siamo diventati tutti narcisisti e superficiali – o se lo siamo diventati non è tutta colpa della tecnologia – né che per piacere agli altri si debba essere perfetti. Dopotutto, a ogni contesto corrisponde la giusta strategia. È vero che bisogna soprattutto educare l’algoritmo, ma scegliere le foto più adatte aiuta.

  1. Selfie, sì o no? Tolti quelli necessari per ottenere le prestigiose spunte blu, provando che non siete catfish o truffatrici seriali, i selfie hanno pregi e difetti. Da un lato sono molto comodi, perché evitano l’effetto fototessera di quando ci si mette in posa con l’autoscatto e permettono di aprire un profilo senza pensarci troppo, dall’altro possono essere meno lusinghieri di una foto scattata da qualcun altro, preferibilmente quando non ce ne accorgiamo. Per questo, chiedere a un’amica di darvi una mano a trovare la foto giusta o a scattarne una nuova potrebbe essere un’idea migliore. Potete dare un’occhiata insieme alle foto scattate in vacanza, o persino nel giardino di casa. Molte persone sono più belle sotto la luce naturale, più calda e generosa rispetto ai neon e alle luci da interno, o in generale quando sono felici e rilassate.
  2. Valorizzare i pregi, senza glissare sui difetti. Non è detto che le foto debbano essere a figura intera, potete scegliere a cosa dare risalto in base ai vostri punti di forza. Per alcune persone è lo sguardo, per altre il sorriso, per altre ancora può essere la linea delle spalle, l’altezza o l’eleganza delle mani. Un altro motivo per cui non limitarsi ai selfie sono le angolazioni – il fai-da-te, anche con lo stick che permette di tenere il collo più dritto, ha i suoi limiti. Come abbiamo accennato andrebbero evitate pose rigide o troppo innaturali, così come esagerare con filtri e ritocco. In fin dei conti l’obiettivo è incontrarsi e l’ultima cosa che volete sentirvi dire è “sembravi più bella su Tinder”.
  3. Fatevi riconoscere. Le foto di gruppo possono creare più di un fraintendimento. Una su cinque va bene, se siete estroverse e amate fare vita sociale potrebbe essere un modo di sottolinearlo. Non dimenticate però che le protagoniste siete voi. Persino per le timide, se c’è un momento giusto in cui mettersi sotto i riflettori è questo. Anche occhiali da sole, cappelli e tutto quello che nasconde il viso andrebbero dosati con molta cura: se sono in una foto passi, in tutte è troppo.
  4. Raccontate una storia. Magari sognate di incontrare qualcuno che si lasci trascinare ai concerti all’ultimo minuto, o avete una passione smisurata per lo sport. Oppure siete amanti delle serate domestiche e non chiedete niente di meglio dalla vita che qualcuno con cui cucinare insieme e raggomitolarsi sul divano. Ditelo (anche) con una foto: è vero che esistono tag per qualsiasi interesse, ma per mettere in risalto la personalità non c’è niente di meglio che farvi vedere nel vostro habitat naturale. E diventa anche uno spunto di conversazione per chi decide di scrivervi.

Il dilemma della bio

Sindrome da pagina bianca? Niente paura, ci siamo passati tutti. Dimostrare di saper essere brillanti in una manciata di parole non è facile e può mettere in crisi anche chi di norma ha la battuta pronta. Non è detto però che dobbiate fare le originali a tutti i costi: l’importante è essere voi stesse.

  1. Nel dubbio, fatela semplice. Forse non avete la vena poetica, ma in compenso potete contare su un grande senso pratico. Perché allora non seguire le vostre inclinazioni? Potete scegliere di usare la bio come una naturale estensione della sezione interessi e parlare di quello che vi piace o di quello che cercate, o dare qualche indizio su di voi utilizzando come spunto il vostro MBTI (come fanno i coreani) o il vostro lavoro. I caratteri a disposizione non sono molti, per cui concentratevi su quello che pensate vi rispecchi di più. Scherzare va bene, ma solo se vi riesce naturale.
  2. Evitare i cliché. Abbiamo detto che non è necessario sforzarsi troppo di essere originali, ma neanche troppo poco. Cliché e frasi fatte tendono a essere poco efficaci perché le app di dating sono come una stanza molto affollata. Meglio raccontare un aneddoto, o aggiungere qualche dettaglio in più che possa approfondire interessi comuni (a tante persone piace il cinema, ma quali sono i vostri film preferiti?). Basta non essere troppo generiche o troppo telegrafiche.
  3. Prendere in prestito. Utilizzare citazioni prese in prestito da una canzone, da un film o da un libro non è sbagliato, basta non esagerare. Abbiate cura di citare l’autore e occhio a non pescare dai siti che raccolgono aforismi in cerca della frase a effetto. Non solo a volte sono attribuiti alla persona sbagliata, ma è inutile citare Murakami per tirarvela un po’ se la verità è che vi siete addormentate tre volte cercando di leggere Norwegian Wood.
  4. Occhio all’ortografia. Gli errori di battitura capitano davvero a tutti, ma se andate troppo di fretta e non rileggete mai niente potreste finire per dare un’impressione di sciatteria o di pigrizia cosmica. Due difetti su cui magari si passa sopra quando si è in cerca di compagnia per la serata, meno quando si cerca qualcosa di più stabile.
  5. Anthem, pro e contro. La possibilità di aggiungere un brano al profilo è interessante, perché le passioni uniscono e la musica tocca corde molto profonde. Prima di scegliere se approfittarne, valutate quanto è importante per voi condividere gli stessi gusti o se preferite non alienarvi potenziali match in Music Mode, ovvero la modalità di esplorazione per musicofili. E di cambiarlo seguendo la vostra vibe del momento.