Cos’è la retinite pigmentosa, la malattia di cui soffre Annalisa Minetti

Da molti anni Annalisa Minetti è affetta da retinite pigmentosa. Ecco cos'è questa malattia e quali sono i sintomi

Foto di DiLei

DiLei

Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

Da anni ormai Annalisa Minetti combatte una dura battaglia contro la retinite pimentosa.

Il termine viene utilizzato per indicare un gruppo di malattie ereditarie che porta ad una disfunzione della retina. Il termine “pigmentosa” deriva da uno dei sintomi più comuni della patologia, la comparsa di zone scure che impediscono la vista. La malattia degenera con il passare del tempo, portando ad un peggioramento delle condizioni del paziente, che finisce per diventare completamente cieco. Le cause sono ancora oggi sconosciute, anche se secondo gli esperti la retinite pigmentosa sarebbe legata di mutazioni genetiche di alcune proteine, che provocano a loro volta un deterioramento dei fotorecettori.

Annalisa Minetti aveva solamente 18 anni quando le è stata diagnosticata la patologia. Prima di scoprire che soffriva di retinite pigmentosa, la cantante ha accusato i sintomi tipici della malattia: perdita graduale della vista e difficoltà a vedere in lontananza, soprattutto in presenza di scarsa illuminazione. Un’altro dei segnali inequivocabili riguarda la difficoltà nel passare dagli ambienti illuminati a quelli più bui. Con il passare del tempo il campo visivo si restringe sempre di più e si ha difficoltà a vedere gli oggetti posti di lato.

Solitamente le persone che soffrono di retinite pigmentosa hanno la sensazione di guardare gli oggetti attraverso il buco della serratura. Con il peggiorare della malattia si arriva ad una visione a tunnel, accompagnata da bagliori che compaiono ogni tanto e che rendono la vista sempre più difficoltosa.

Quali sono le cure per questa malattia? Ad oggi non esistono rimedi definitivi contro la retinite pigmentosa, ma solo trattamenti che consentono di rallentare la degenerazione della patologia.

Nonostante ciò nel corso degli anni gli scienziati hanno cercato di trovare molte soluzioni a questa malattia, utilizzando trapianti di retina, terapie geniche e l’uso della retina artificiale. Gli ultimi test hanno dimostrato una buona efficacia nell’utilizzo delle cellule staminali. Annalisa Minetti, non a caso, ha scelto di conservare il cordone ombelicale dopo il parto della sua secondogenita, Elena. La cantante infatti spera che in futuro le cellule staminali potranno aiutarla a riacquistare la vista e sconfiggere la retinite pigmentosa.