Macchie cutanee: perché vengono e come fare per prevenirle?

Quando l’incarnato presenta alterazioni cromatiche, si potrebbe essere di fronte alla comparsa di macchie cutanee. Con l’aiuto dell’esperta scopriamo come riconoscerle e trattarle

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Antonella Lobraico

Editor specializzata in Salute & Benessere

Specializzata nella comunicazione online, ha collaborato con testate giornalistiche, uffici stampa, redazioni tv, case editrici e agenzie web in progetti su Salute e Benessere.

Che bella la tintarella: dona un colorito più scuro alla pelle ed è piacevole da vedere soprattutto con indosso outfit freschi e dalle tinte chiare. In realtà, l’abbronzatura è un modo attraverso il quale la pelle si protegge dal sole e dai suoi effetti dannosi.

Normalmente, il colore della pelle – ma anche quello dei capelli e degli occhi – viene conferito dalla melanina, un pigmento prodotto dai melanociti (delle cellule). Quando i raggi UV colpiscono la cute, i melanociti iniziano a produrre più melanina per difendersi dal sole, ma non basta.

Le conseguenze derivanti da un’esposizione prolungata al sole possono essere visibili da lì a breve (ad esempio le scottature), altre invece possono manifestarsi più in là nel tempo, come nel caso delle macchie cutanee.

Queste ultime sono correlate a una produzione anomala di melanina. Nello specifico

  • una sovrapproduzione di questo pigmento provoca la comparsa di diverse macchie più o meno scure sulla pelle;
  • una sottoproduzione di melanina causa il manifestarsi di macchie senza colore.

Tipologie di macchie cutanee

Le macchie cutanee non sono tutte uguali in quanto differiscono tra loro per sintomatologia e cause scatenanti. Tra queste rientrano:

  • la vitiligine, una patologia caratterizzata da macchie bianche;
  • le lentigo solari;
  • il melasma, una condizione molto comune soprattutto durante la gravidanza;
  • le macchie che si sviluppano per infiammazioni della pelle e sono provocate ad esempio da psoriasi, eczema. Non sono legate però alla produzione di melanina.

Quello delle macchie cutanee è un fenomeno molto diffuso e anche particolarmente “sentito”, in quanto compaiono su zone del corpo esposte, come il viso. Tuttavia, grazie alle numerose metodiche disponibili, è possibile trattare le macchie cutanee ottenendo buoni risultati.

Come possiamo riconoscere quindi le macchie cutanee e quali trattamenti si possono adottare? Ne abbiamo parlato con la Dottoressa Irina Poleva, Specialista in Dermatologia e Venereologia.

Cosa sono

«Le macchie cutanee sono modificazioni di colore della pelle. Possono essere più chiare rispetto alla pelle circostante, di colore rossastro o violaceo oppure, più frequentemente, possono presentare un colore più scuro della cute (ad esempio marrone, caffelatte, etc). Sono proprio queste ultime a rappresentare, il più delle volte, un problema estetico.

La tipologia di macchie cutanee che porta più spesso il paziente dal medico, è quella delle lentigo solari o macchie da sole che possono manifestarsi sul viso, come anche sul petto o sul dorso delle mani», spiega la dottoressa.

Perché si formano

«Si tratta di macchie tondeggianti di colorito marrone più o meno scuro che compaiono prevalentemente nelle zone del corpo esposte al sole. Quindi, sono proprio i danni derivanti da un’esposizione solare prolungata negli anni a provocare la formazione di queste macchie», continua l’esperta.

Oltre che ai danni solari, le macchie solari possono essere causate anche da altri fattori come:

  • una predisposizione genetica;
  • alterazioni ormonali;
  • infiammazioni;
  • effetti collaterali per l’assunzione di specifici farmaci.

Trattamenti

«Oggi possiamo trattarle in modo efficace e ottenere ottimi risultati. A tal proposito, ci sono diverse metodiche che possono essere impiegate in base ai casi tra cui:

  • il peeling;
  • la crioterapia;
  • il PLEXR, ovvero uno strumento che consente di eseguire interventi senza intervenire chirurgicamente;
  • la laserterapia.

Nella mia esperienza professionale, il metodo più efficace con un minor rischio che si manifestino effetti collaterali, è la laserterapia. Il laser specifico per le macchie cutanee (Q-Switched), nelle mani esperte, riesce infatti a rimuoverle senza creare croste e cicatrici», specifica la dottoressa Poleva.

I trattamenti disponibili sono dunque diversi e vengono valutati in base ai casi. In generale, è bene rivolgersi ad uno specialista che potrà valutare il trattamento più idoneo.

Come prevenirle

«La prevenzione delle macchie cutanee consiste nel proteggersi dai danni provocati dai raggi solari. Quindi, consiglio un’accurata fotoprotezione quotidiana per 365 giorni all’anno, anche in città, in quanto riduce i rischi legati all’insorgenza delle macchie della pelle. Inoltre, si avrà un ulteriore vantaggio: viene rallentato il naturale invecchiamento della pelle dovuto dal sole», conclude l’esperta.

Il sole è un nostro potente alleato, ma proprio in virtù di questa sua grande “forza”, è bene prendere alcune precauzioni. Non a caso, se da un lato il sole rappresenta la fonte principale di produzione della vitamina D – indispensabile per avere nel tempo ossa sane e robuste – dall’altra, può accelerare l’invecchiamento cutaneo. Si tratta di un processo fisiologico che però può essere anticipato ad esempio da un’esposizione prolungata e priva di protezione dai raggi solari.

Oltre ad una protezione solare, è bene:

  • evitare l’esposizione nelle ore più calde;
  • idratare a fondo la pelle;
  • utilizzare magliette e cappelli.

In caso di dubbi e in presenza di macchie cutanee, il consiglio è di parlarne con uno specialista che valuterà il da farsi tenendo conto della storia clinica del paziente.