Epatite F e G: sintomi, diagnosi, terapie, cause e cure

Con il termine di epatite si identifica un’ampia categoria di infezioni del fegato causate da differenti virus. Fra i virus minori si annoverano quelli dell’epatite F e dell’epatite G.

Per epatite si intende una malattia infettiva che colpisce il fegato. In base al virus che ha scatenato l’infezione si definiscono diverse modalità di contagio, sintomi e cure.

I virus epatitici maggiori sono quelli dell’epatite A, epatite B, epatite C, epatite D, epatite E, tuttavia sono state identificate altre delle forme di epatite virale che seppur simili a quelle più conosciute, risultano essere diverse dal punto di vista dei virus alla base dell’infezione, da quello della distribuzione e frequenza della patologia, oltre che per quel che riguarda i fattori di rischio. Una minima parte delle epatiti diagnosticate non rientrano dunque nelle cinque tipologie maggiori. Recentemente si è dunque parlato per alcune patologie virali di virus dell’epatite F e virus dell’epatite G, nonostante la loro esistenza sia controversa. Esistono poi altri virus, fra cui il virus TT, il virus SEN, il citomegalovirus, il virus di Epstein-Barr, il virus Coxsackie ed herpesvirus, sempre alla base di problemi a danno del fegato.

Le informazioni sui virus F e G sono piuttosto scarse e confuse, qualche che è certo che è per diagnosticare l’epatite, di qualunque tipologia si tratti, ci si deve sottoporre ad analisi del sangue. Altre affinità fra tutte le forme di epatite riguardano i sintomi: la patologie può essere asintomatica, ma qualora i sintomi si manifestassero, talvolta anche dopo settimane, mesi o anni dal contagio, sono in parte simili a quelli della sindrome influenzale. I sintomi più comuni dell’epatite sono infatti: affaticamento, nausea, vomito, dolore addominale in prossimità del fegato, mancanza di appetito, febbre, dissenteria, urina di colore scuro, dolori muscolari e articolari, prurito, ittero. In presenza di questi sintomi è bene rivolgersi al medico che saprà indicare la profilassi più indicata.

Quel che si sa dell’epatite F è che nel 1994 un ricercatore indiano ha isolato un virus, definito virus dell’epatite F o HFV, tuttavia l’esistenza e la rilevanza di questo virus sono controverse. Del virus dell’epatite G si è iniziato a parlare nella seconda metà del XX secolo, ma anche in questo caso c’è un certo disaccordo sulla sua esistenza e sulla modalità di contagio.