A tutti noi sarà capitato di vedere spuntare sul proprio viso o sul torace qualche brufoletto. Magari proprio quando non avremmo voluto, perché avevamo in programma un impegno speciale o un incontro professionale. I brufoli sono infatti fastidiosi, in alcuni casi anche dolorosi e antiestetici, fattore che spesso ci porta a volerli schiacciare per eliminarli definitivamente.
Tuttavia, il brufolo come anche la cisti sebacea, non devono essere rimosse manualmente.
Scopriamo insieme che cos’è una cisti sebacea, perché si forma e quali rimedi possiamo adottare in sua presenza.
Indice
Che cos’è la cisti sebacea
Si tratta di una lesione cutanea benigna che si forma sotto la superficie della pelle. Contiene sebo e altre cellule morte ed è visibile poiché si presenta sotto forma di un nodulo o di una protuberanza. Cresce lentamente, può ingrandirsi con il trascorrere del tempo e può essere confusa con un semplice brufolo. Anche se le ghiandole sebacee sono presenti in quasi tutto il corpo (fanno eccezione i palmi delle mani e le piante dei piedi), la cisti sebacea cresce per lo più sul viso, sulle orecchie, sulla schiena, sul torace, sul cuoio capelluto, sulle orecchie, nella zona inguinale. Non si tratta però di una condizione contagiosa.
Quali sono le cause della cisti sebacea
Per comprendere meglio il processo che porta alla formazione di una cisti sebacea, dobbiamo partire dalle ghiandole sebacee e dalle loro funzioni. Le ghiandole sebacee sono deputate alla produzione e allo scernimento di sebo. Quest’ultimo è una sostanza contenente diverse molecole di lipidi (acidi grassi, colesterolo) che ha la funzione di fornire un “rivestimento protettivo” alla pelle per aiutarla a trattenere l’umidità, dunque a favorire l’idratazione cutanea.
La maggior parte delle ghiandole sebacee sono collegate ai follicoli piliferi e rilasciano il sebo. Il follicolo pilifero è un’apertura nella pelle dove crescono i peli e da cui fuoriesce il sebo. La cisti sebacea si forma a seguito di un “blocco” di un follicolo pilifero per la presenza di una lesione o un’irritazione della pelle.
L’epidermide, ovvero lo strato superficiale della cute, è costituita da uno strato protettivo di cellule che seguono il loro ciclo vitale. In presenza di un graffio, una ferita, un danno solare o di una condizione della pelle (ad esempio l’acne), il percorso seguito dalle cellule per lasciare il corpo viene in qualche modo “interrotto”. Questa evenienza blocca le cellule e la fuoriuscita del sebo dando vita alla formazione di un grumo sotto pelle, ovvero una cisti sebacea.
Quali sono i sintomi della cisti sebacea
È possibile riconoscere la cisti sebacea da queste caratteristiche:
- ha una consistenza “morbida” al tatto;
- è rotondeggiante;
- è caratterizzata da una crescita molto lenta;
- è solitamente mobile rispetto ai piani sottostanti;
- ha una dimensione variabile che va da pochi millimetri ad alcuni centimetri (4-5 cm);
- è una protuberanza.
Nella maggior parte dei casi la cisti sebacea non è dolorosa, dunque non produce sintomi particolari. Alcune volte potrebbe infiammarsi ed essere dolente al tatto e presentarsi più gonfia rispetto al solito e arrossata; oppure si potrebbe avvertire irritazione e dolore alla pelle se si dovesse rompere. Questa evenienza costituisce un fattore di rischio per una possibile infezione. Aprendosi infatti, la cisti potrebbe essere infettata da batteri e patogeni che potrebbero entrare indisturbati.
Quali sono i fattori di rischio della cisti sebacea
Una cisti sebacea può comparire a qualsiasi età, sia negli uomini che nelle donne, anche se è più frequente negli uomini. È però più difficile che si sviluppino prima della pubertà. Tra i fattori predisponenti, che possono dunque favorire la comparsa della cisti sebacea, ci sono alcuni farmaci e la presenza di condizioni genetiche tra cui:
- Ansia e stress;
- Traumi e lesioni varie come sfregamento dei tessuti;
- Creme e deodoranti particolarmente aggressivi
- la sindrome del nevo basocellulare, anche definita sindrome di Gorlin;
- la sindrome di Gardner, una malattia ereditaria caratterizzata dalla presenza di polipi multipli nel colon.
Diagnosi della cisti sebacea
Per la diagnosi della cisti sebacea è sufficiente un esame fisico da parte dello specialista. Quest’ultimo quindi si atterrà all’osservazione della cisti per valutarne l’aspetto, la forma e le dimensioni. Potrebbe inoltre porre delle domande per comprendere meglio da quanto tempo la cisti sebacea è presente, se è arrossata, se provoca dolore o irritazione, se si è infettata, se è cresciuta rapidamente. La raccolta di tutte queste informazioni è indispensabile per un’inziale valutazione. Molto raramente il medico sospetta che si possa trattare di altro, ad esempio, di neoplasie cutanee tra cui i carcinomi basocellulari. In quel caso potrebbe richiedere l’esecuzione di esami come:
- una biopsia, ovvero un prelievo di una piccola porzione di tessuto per poterla analizzare in laboratorio;
- un’ecografia, che aiuta a valutare il contenuto della cisti;
- una TC (tomografia computerizzata) che può confermare la diagnosi di cisti sebacea e fornire informazioni al medico sulla modalità per rimuovere al meglio la cisti, nel caso in cui si volesse prendere in considerazione questa opzione. Si tratta infatti di un esame che viene richiesto in previsione di un intervento.
Quali sono le complicazioni della cisti sebacea
La presenza di una cisti sebacea, in genere, non procura conseguenze rilevanti. Non sono però da escludere totalmente alcune complicazioni come:
- infiammazione della cisti, che appare gonfia, arrossata e dolente quando la si tocca;
- rottura della cisti. Questo causa dolore, drenaggio del liquido interno (giallastro e maleodorante), gonfiore;
- infezione della cisti. Il sistema immunitario è in funzione per contrastare i batteri responsabili dell’infezione e questo può causare dolore e gonfiore. L’infezione può essere provocata da una ferita superficiale, magari dopo essersi grattati con le unghie, anche involontariamente.
Quando contattare il medico?
Anche se la maggior parte delle cisti sebacee non causa problemi, è bene rivolgersi ad un medico in questi casi, ovvero se la cisti sebacea:
- cresce in dimensioni con una certa velocità;
- provoca irritazione perché si è sviluppata in un punto del corpo scomoda;
- si rompe;
- si infetta;
- provoca dolore;
- è antiestetica e vorresti valutare la rimozione;
- cresce oltre i 5 cm.
Quali sono i trattamenti della cisti sebacea
In genere, specie quando è piccola, la cisti sebacea non crea problemi tali da richiedere un trattamento. Il dermatologo può però lasciare alcune indicazioni al paziente chiedendogli di monitorarne l’aspetto e le dimensioni. La cisti sebacea può regredire nel tempo e scomparire, ma potrebbe anche ripresentarsi. Si può ricorrere a soluzioni topiche come creme antibiotiche o cortisoniche.
Diversamente, se la cisti si arrossa, dà segnali di un’infiammazione in atto, si gonfia, si rompe, provoca dolore o crea disagio dal punto di vista estetico, si consiglia di richiedere il parere del medico per valutare il trattamento più opportuno.
Se la cisti è infiammata o infetta, lo specialista potrebbe prescrivere un antibiotico e, solo successivamente, se causa ancora dolore o è molto grande, potrebbe valutare l’opzione della rimozione che può avvenire in modi diversi:
- asportazione del liquido presente nella cisti sebacea. È una tecnica che aiuta a contrastare dolore e gonfiore, ma non risolve la cisti poiché viene esportata solo la parte esterna della stessa;
- asportazione chirurgica completa. In questo caso viene esportata del tutto la cisti sebacea, così da impedirle di crescere nuovamente. È una procedura che viene eseguita in anestesia locale e in ambulatorio, eseguendo una piccola incisione, in genere delle dimensioni della stessa cisti. Se la cisti è infiammata, sarà necessario procedere dapprima con una terapia farmacologica volta all’eliminazione della cisti e successivamente, si potrà procedere con l’intervento di rimozione.
In presenza di una cisti sebacea è assolutamente sconsigliato spremerne il contenuto in autonomia, anche se la tentazione è forte. Come abbiamo visto infatti, si ottiene un miglioramento solo momentaneo per la fuoriuscita del liquido, ma i rischi legati alle possibili infezioni sono alti. Meglio non rischiare, piuttosto si consiglia di rivolgersi a uno specialista per una consulenza, qualora la cisti sebacea sia diventata dolorosa o antiestetica.
Quali sono i rischi della rimozione della cisti sebacea
I rischi si verificano raramente, ma possono contemplare (come del resto per tutti gli interventi) la possibilità che si manifesti:
- un’infezione;
- una cicatrice;
- del dolore;
- del sanguinamento.
Una volta eseguita la rimozione della cisti sebacea, è bene attenersi alle indicazioni mediche, assumere eventuali farmaci e contattare il medico se si dovessero presentare sintomi non previsti.
Come prevenire la cisti sebacea
Non c’è un modo di prevenire questa lesione cutanea benigna poiché i fattori predisponenti e le cause non dipendono totalmente da noi. Quello che però si può fare è ridurre al minimo la possibilità di sviluppare le complicazioni, dunque si consiglia di:
- non spremere la cisti per evitare possibili infezioni;
- prestare attenzione a graffi e piccoli traumi che potrebbero causare la rottura della cisti;
- mantenere ben detersa la zona, specie se c’è una lesione che potrebbe infettarsi.
In conclusione quindi, la cisti sebacea è una lesione della cute comune che può svilupparsi in qualunque modo e ad ogni età. In base alla zona in cui si è sviluppata (ad esempio dorso, collo, viso) e alle dimensioni, può essere più o meno visibile.
Può gonfiarsi, arrossarsi, irritarsi, infettarsi, perché si tenta di spremerla o per piccoli traumi accidentali, come i graffi. Bisogna prestare attenzione soprattutto a queste evenienze perché possono rappresentare la scintilla che dà il via all’insorgenza di infezioni.
Se sospetti di avere una cisti sebacea e il nodulo che noti da tempo su un’area del tuo corpo ti procura dolore, irritazione, o ti crea disagio a livello estetico, prendi appuntamento con uno specialista per ricevere una diagnosi accurata e comprendere cosa fare.
Fonti bibliografiche:
- Istituto Superiore di Sanità, Cisti sebacea
- Cleveland Clinic, Epidermal Inclusion Cyst (Sometimes called sebaceous cyst)
- Harvard Health Publishing, Sebaceous cysts