Astigmatismo: cos’è, cause e correzione

Tra i difetti più comuni che possono interessare la vista c’è l’astigmatismo. Scopri quali sono i sintomi, le cause e i trattamenti per correggerlo.

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Federico Beretta

Medico chirurgo

Medico Chirurgo abilitato, da anni collabora con diversi magazine online e si occupa di divulgazione medico/scientifica.

Attraverso la vista possiamo ammirare tutti i giorni i paesaggi, i volti, gli oggetti che ci circondando. Proprio come gli altri organi di senso, anche la vista influenza le nostre emozioni e le nostre piccole o grandi scelte.

La vista può però presentare delle anomalie che possono ridurne la qualità. Tra le patologie che possono interessare questo organo di senso troviamo i difetti refrattivi. Tra questi riconosciamo: miopia, ipermetropia, presbiopia e astigmatismo. Possono comparire a qualsiasi età, tuttavia quando la vista appare sfocata o si hanno difficoltà nel leggere, ad esempio, da lontano o da vicino, è bene prendere un appuntamento presso un oculista per controllare lo stato di salute degli occhi. Occhiali da vista o lenti a contatto, costituiscono efficaci strumenti di correzione per questi difetti.

Che cos’è l’astigmatismo

Si tratta di difetto refrattivo molto comune, che può essere presente nel soggetto fin dalla nascita o può manifestarsi o svilupparsi negli anni successivi. Il termine deriva dal greco “a” + “stigma”, ovvero “senza punto”; questo perché normalmente le immagini che vediamo, convergono in uno stesso punto, mentre nel caso dell’astigmatismo, le immagini vengono messe a fuoco in diverse regioni della retina.

L’astigmatismo può presentarsi in associazione ad altri difetti della vista e comporta una visione offuscata delle cose. Nello specifico, può essere presente in concomitanza della:

  • ipermetropia, ovvero quando la cornea ha una curvatura ridotta o l’occhio è più corto del solito. La luce viene messa a fuoco posteriormente alla retina e le immagini degli oggetti vicini appaiono sfocate;
  • miopia. In questo caso l’occhio è più lungo del normale o la cornea è troppo curva; la luce è focalizzata davanti alla retina rendendo gli oggetti distanti sfocati.

Quali sono i sintomi dell’astigmatismo

I segnali che possono indicare la presenza di un astigmatismo sono:

  • visione offuscata o distorta;
  • difficoltà a vedere di notte;
  • mal di testa;
  • occhi affaticati;
  • forte lacrimazione.

I bambini, soprattutto quando sono molto piccoli, potrebbero non rendersi conto dei sintomi dell’astigmatismo e non sapere come comunicarlo. Per questo motivo, è bene effettuare degli screening rivolgendosi all’oculista, poiché in mancanza di un trattamento, il corretto sviluppo dell’apparato visivo potrebbe essere compromesso

Questi controlli dovrebbero essere svolti durante il periodo neonatale e negli anni successivi, specie se in famiglia sono presenti soggetti con diagnosi di malattie oculari. In caso di astigmatismo lieve, l’oculista potrebbe non ritenere necessario prescrivere degli occhiali ma piuttosto tenere sotto controllo l’evoluzione.

Gradi elevati di astigmatismo, invece, richiedono interventi mirati e correttivi, poiché un astigmatismo importante potrebbe portare allo sviliuppo dell’occhio pigro.

In generale, i genitori possono prendersi cura della vista dei propri bambini:

  • effettuando visite specialiste costanti;
  • osservando gli occhi del bambino, ad esempio se lacrimano spesso, se appaiono arrossati, se non sembrano allineati;
  • osservando i suoi atteggiamenti, come avere la tendenza a strizzare le palpebre quando legge qualcosa a una certa distanza, inclinare la testa da un lato o avvicinarsi troppo a ciò che sta guardando.

Quali sono le cause dell’astigmatismo

L’occhio presenta due strutture che conribuiscono a convogliare la luce sulla retina, ovvero:

  • la cornea, che costituisce la porzione anteriore del globo oculare;
  • il cristallino, una struttura interna dell’occhio che può cambiare raggio di curvatura per aiutare l’occhio a mettere a fuoco gli oggetti in maniera dinamica.

Normalmente, un occhio senza difetti (o emmetrope), presenta un corretto sviluppo di queste strutture e riesce a mettere a fuoco correttamente gli oggetti sia da vicino, sia da lontano, restituendo un’immagine nitida.

Nel caso dell’astigmatismo, invece, la cornea o il cristallino presentano una curva irregolare: invece di avere una forma sferica, presentano la forma di un uovo o di una palla da rugby, ossia di strutture con raggi di curvatura diversi sui due assi ortogonali.

Non si conoscono le cause esatte che provocano l’astigmatismo e non c’è modo di prevenirlo. Potrebbe però essere causato da:

  • una lesione oculare;
  • un intervento chirurgico agli occhi;
  • l’ereditarietà;
  • cheratocono, una patologia ad andamento progressivo che interessa la cornea e ne determina un assottigliamento al punto da renderla di forma conica;
  • la cataratta, che provoca una alterazione nella capacità refrattiva del cristallino;
  • la sindrome da occhio secco, che può deformare la cornea;
  • posture errate, che con il tempo possono arrivare a danneggiare la vista e portare alla manifestazione di mal di testa, vertigini o infiammazioni alla cervicale.

Diversamente, abitudini come strizzare gli occhi, leggere con poca luce o sedersi a ridosso della tv, non sono da considerare delle cause attribuibili allo sviluppo dell’astigmatismo.

Diagnosi dell’astigmatismo

Per diagnosticare l’astigmatismo è necessario sottoporsi a una visita oculistica. Questa prevede l’esecuzione di una serie di test, utili per controllare lo stato di salute di entrambi gli occhi. Ecco quelli che vengono impiegati principalmente:

  • la lettura dei caratteri da vicino e da lontano, per verificare se questi appaiono nitidi;
  • l’autorefrattometro, uno strumento impiegato per misurare i difetti refrattivi;
  • la misurazione della pressione endoculare;
  • la tomografia coerenza ottica corneale, con cui vengono analizzate la forma e le caratteristiche della cornea, così da rilevare possibili anomalie a suo carico;
  • la topografia corneale, che può essere impiegata dall’oculista per valutare eventuali imperfezioni sulla superficie della cornea;
  • la biomicroscopia confocale, utile a valutare lo stato di salute delle strutture che compongono la cornea.

Quali sono i trattamenti dell’astigmatismo

L’astigmatismo si misura in diottrie, per cui un occhio senza questo difetto visivo presenterà 0 diottrie di astigmatismo. Avere 0,5/0,75 di diottrie, indica un astigmatismo lieve che potrebbe non avere necessità di correzione. Difetti refrattivi più importanti, invece, necessitano di uno strumento di correzione che migliori la vista.

Il tipo di trattamento da impiegare per la correzione dell’astigmatismo dipende dalle esigenze visive del paziente e dal suo stile di vita. Viene valutato insieme all’oculista, con l’obiettivo di migliorare la nitidezza delle immagini. Le opzioni sono principalmente due:

  • lenti correttive, ovvero lenti a contatto o occhiali. Sono realizzate in modo da compensare la forma irregolare dell’occhio e possono correggere anche altri difetti visivi come l’ipermetropia e la miopia. Gli occhiali rappresentano la scelta più economica, ma bisogna prestare attenzione a non perderli o a non romperli. Le lenti a contatto, anche se prevedono un costo maggiore, hanno tra i pro quello di essere “invisibili” esteticamente; tuttavia potrebbero non essere adatte a tutti, per questo si consiglia di provare dapprima dei campioni per valutare il livello di confort, la nitidezza, se procurano secchezza agli occhi e qual è il tipo di lente più adatta al proprio occhio. Le lenti a contatto, rispetto agli occhiali, richiedono inoltre qualche precauzione in più dal punto di vista igienico: è piuttosto facile incorrere in infezioni oculari se vengono applicate in maniera non conforme alle norme igieniche;
  • chirurgia laser. Si tratta di un intervento chirurgico che viene effettuato, solitamente, tra i 25 e i 45 anni. Questo perché prima dei 25 anni i difetti della vista potrebbero ancora modificarsi è perché dopo i 45 anni potrebbe insorgere la presbiopia. Nel caso in cui si decida di sottoporsi all’intervento, sarà necessario valutare ogni dettaglio ed eventuali pro e contro, insieme all’oculista. Questa tipologia di intervento consente di correggere il difetto in modo permanente, senza dover ricorrere più a occhiali o a lenti e contatto. Esistono diverse modalità di intervento, il tuo oculista sapra consigliarti quella più appropriata alla tua situazione. Nei casi più gravi, potrebbero essere proposte al paziente delle modalità di correzione alternative, come le lenti intraoculari.

Complicazioni post-operatorie

L’intervento alla vista per correggere l’astigmatismo potrebbe, in alcuni casi, presentare delle complicanze come:

  • infezioni;
  • occhio secco;
  • sottocorrezione o sovracorrezione del difetto;
  • effetti visivi collaterali;
  • perdita della vista (estremamente raro).

Come comportarsi in presenza di astigmatismo

L’astigmatismo, per via dei sintomi che può procurare, necessita di uno strumento correttivo come gli occhiali o le lenti a contatto. In alcuni casi, come abbiamo visto, si può ricorrere alla chirurgia.. Ulteriori accorgimenti da adottare sono:

  • fare pause di circa 20 secondi, ogni 20 minuti di lavoro, guardando a circa 20 metri di distanza (ad esempio, fuori dalla finestra), se si lavora per molto tempo davanti a pc;
  • assicurarsi che la luminosità degli schermi utilizzati non sia né troppo bassa, né troppo alta, per evitare un affaticamento degli occhi;
  • eseguire un controllo della vista annualmente, o anche più frequentemente, se è necessario.

È possibile prevenire l’astigmatismo?

La risposta è no, perché la maggior parte delle volte si tratta di un difetto congenito o che si sviluppa negli anni successivi. Ciò che però si può fare è prendersi cura della vista:

  • eseguendo controlli regolari, fin da piccoli, per rilevare eventuali difetti o anomalie;
  • evitando di sovraffaticarla, leggendo ad esempio in ambienti poco illuminati, o avvicinandosi o stando troppo lontano dalla fonte di lettura;
  • facendo le giuste pause al lavoro;
  • evitando di far entrare in contatto gli occhi con strumenti non opportunamente puliti o con le mani;
  • tenendo sotto controllo le patologie oculari già diagnosticate.

In conclusione, l’astigmatismo è un difetto della vista comune che può essere corretto temporaneamente con strumenti appositi (occhiali e lenti a contatto) o in modo permanente con un intervento laser. Anche se non è possibile prevenirne lo sviluppo, è possibile monitorare la salute degli occhi con controlli annuali, fin da piccoli. In caso di mal di testa o vista offuscata parlane con il tuo oculista di fiducia.

 

Fonti bibliografiche: