Royal Family e Australia: un rapporto in evoluzione

70 anni dopo la prima visita della madre, Carlo III è atterrato in Australia per il suo primo royal tour da re e il Paese è diviso tra monarchici e repubblicani

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Gilda Faleri

Royal editor

Royal Watcher toscana laureata in comunicazione. Conduce un programma TV dedicato alle famiglie reali e ha fondato uno dei primi blog italiani a tema royals.

Pubblicato: 18 Ottobre 2024 19:02

Nel 1954, la Regina Elisabetta II è stata la prima sovrana britannica regnante a visitare l’Australia. Settant’anni dopo, suo figlio, il Re Carlo III è in Australia e in questi giorni di visita di Stato con la moglie Camilla, seguirà le orme della madre, pronunciando anche un discorso al Parlamento australiano di Canberra. Per Re Carlo, questa è la sedicesima visita in Australia, la prima da re; è la quarta volta per la Regina Camilla.

Elisabetta II, dopo la prima visita, è tornata nel Paese dell’Oceania altre ben 14 volte, visitando i sei stati che lo compongono. Nel 1973, ha inaugurato a Sydney la maestosa Opera House e durante le numerose visite, ha incontrato la popolazione, le istituzioni locali e i leader aborigeni.

La prima visita privata di Carlo III risale al 1966, quando ancora studente, frequentò un periodo scolastico di sei mesi a Timbertop. Quattro anni dopo, accompagnò i genitori in un tour ufficiale insieme alla sorella, la Principessa Anna.

Nel 1994, Carlo si trovava di nuovo in Australia e mentre pronunciava un discorso per celebrare l’Australia Day, vennero sparati dei colpi in direzione dell’allora erede al trono. Carlo uscì illeso dall’incidente, l’attentatore si chiamava David Kang e sparò due colpi a salve verso il Principe per protestare contro il trattamento riservato dal Paese ai richiedenti asilo cambogiani, trattenuti nei campi di detenzione.

La Regina Elisabetta II a Sydney nel 2006
Fonte: Getty Images
La Regina Elisabetta II a Sydney nel 2006

Carlo e Camilla mancano dall’Australia da sei anni, quando hanno partecipato all’inaugurazione dei Giochi del Commonwealth. Quest’anno faranno tappa a Sydney e a Canberra, per poi proseguire il viaggio alle isole Samoa per il summit dei Paesi del Commonwealth.

Come gesto d’amore, di attenzione e soprattutto di continuità, la Regina Camilla per l’arrivo all’aeroporto di Sydney ha deciso di indossare una spilla molto significativa: la “Wattle Brooch”, regalata dall’Australia ad Elisabetta II durante il suo primo viaggio nel 1954.

La Corona è ancora la “benvoluta”

Questo royal tour è un’ennesima prova per il Re, che però, visti i sondaggi, sembra già aver superato brillantemente, senza ancora aver iniziato il viaggio. Secondo un recente sondaggio del Daily Telegraph di Sydney, solo il 33% della popolazione sarebbe a favore della repubblica. Infatti, l’ultimo sondaggio sul gradimento della Corona indica che il 45% della popolazione è contraria alla repubblica.

Un intervistato su quattro ha detto di avere un’idea dell’attuale Re più positiva rispetto a quando era Principe del Galles. Il Primo Ministro australiano Anthony Albanese, grande sostenitore della repubblica, si è messo l’animo in pace per il momento, facendo buon viso a cattivo gioco per accogliere nel migliore dei modi il suo capo di stato.

Re Carlo III viene accolto dal Primo Ministro australiano Anthony Albanese
Fonte: Getty Images
Re Carlo III viene accolto dal Primo Ministro australiano Anthony Albanese

Non è facile pensare alla monarchia britannica, una corte europea che si muove tra Buckingham Palace e il castello di Windsor, come il capo di una nazione tanto lontana, quanto diversa per cultura e storia come è l’Australia. Tuttavia, il rapporto tra la monarchia inglese e i paesi del Commonwealth è molto importante, specialmente quello con l’Australia, sia da un punto di vista economico, sia da un punto di vista geopolitico.

Un legame rafforzato da Elisabetta II

L’Australia, pur essendo un paese indipendente dal punto di vista politico, rimane una monarchia costituzionale sotto la sovranità del monarca britannico. Questo rapporto ha radici lontane: dalla colonizzazione britannica del continente, avvenuta alla fine del XVIII secolo, fino alla formazione delle moderne istituzioni australiane, che hanno mantenuto un rapporto stretto con il trono britannico.

Sotto il regno di Elisabetta II, il legame tra monarchia e Australia si è intensificato grazie anche alle frequenti visite della sovrana e dei membri della Royal Family. Nella visita del 1954, la Regina intraprese ben 58 giorni di impegni con il Principe Filippo, durante i quali visitarono 57 città e paesi.

La Regina Elisabetta II e il Principe Filippo in Australia nel 1954
Fonte: Getty Images
La Regina Elisabetta II e il Principe Filippo in Australia nel 1954

Elisabetta II, che allora aveva 27 anni, attirò una folla immensa quando arrivò al porto di Sydney e fu accolta da circa un milione di persone, su una popolazione della città che all’epoca ammontava a meno di due milioni di cittadini. Per molti australiani era la prima volta che potevano incontrare di persona la figura che avevano solo visto sui francobolli o sui giornali.

Le visite reali in Australia: tra glamour e diplomazia

Come accade per tutti i viaggi di Stato, anche durante le numerose visite della Royal Family in Australia, il mix di glamour e diplomazia ha creato un certo fascino riempendo le prime pagine di tutti i giornali. Tutti gli eventi che hanno coinvolto i membri della famiglia reale hanno sempre attirato l’attenzione dei media, che hanno seguito con dovizia di particolari tutte le uscite, concentrandosi molto anche sulle scelte di abbigliamento della regina e di tutti i membri della Royal Family.

La Regina Elisabetta è sempre stata un’icona di stile, ma la Principessa Diana prima, e Kate Middleton, attuale Principessa del Galles, poi, hanno portato lo stile e la moda ad essere un argomento dibattuto su tutti i giornali durante i royal tour.

Carlo e Diana a Perth, in Australia, nel 1983
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Carlo e Diana a Perth, in Australia, nel 1983

Durante il tour del 1983, la Principessa Diana ha creato un tale entusiasmo che tutto il clamore ha portato in superficie la crisi matrimoniale dei Principi del Galles. Fu durante quella visita di sei settimane in Australia e Nuova Zelanda che Carlo si rese conto per la prima volta di quanto il pubblico preferisse la moglie a lui. E non fu l’unico ad accorgersene.

In tempi più recenti, le visite dei membri più giovani della famiglia reale, come William e Kate nel 2014 con il piccolo George, o Harry e Meghan – che durante il tour hanno annunciato di aspettare il loro primo figlio, Archie – hanno portato una ventata di novità. Il tour reale ha affascinato il pubblico australiano, soprattutto per l’immagine di modernità che rappresentano i giovani Windsor.

Ogni dettaglio, dagli abiti di Kate alle espressioni di George, passando per i gesti di amore di Harry nei confronti della moglie, è stato meticolosamente passato al setaccio dai media e documentato in lunghi articoli che hanno contribuito a rafforzare il legame affettuoso tra la Royal Family e il popolo australiano.

William e Kate, insieme al piccolo George, a Sydney, nel 2014
Fonte: Getty Images
William e Kate, insieme al piccolo George, a Sydney, nel 2014

Monarchia o Repubblica?

Nonostante questo legame e il fascino esercitato dalla famiglia reale su molti cittadini, c’è una corrente repubblicana da non sottovalutare in Australia. Negli ultimi decenni, diversi leader politici hanno proposto di rompere definitivamente i legami con la monarchia britannica, non ultimo l’attuale primo ministro.

Nel 1999, un referendum ha visto il popolo australiano scegliere di mantenere la monarchia, anche se con una leggera maggioranza. Il tema rimane divisivo, ma Elisabetta II ha sempre dichiarato di rispettare pienamente qualsiasi decisione democratica presa dal popolo australiano.

Così, Carlo III ha seguito le orme della madre e alla vigilia della partenza in una lettera ha confermato la linea di Elisabetta II, rispondendo alla richiesta di un incontro dei pro repubblicani, assicurando il suo “profondo amore e affetto verso l’Australia e gli australiani” e affermando che “la questione – della repubblica o della monarchia – spetta al popolo australiano”.

L'arrivo a Sydney di Re Carlo e della Regina Camilla, il 18 ottobre 2024
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L’arrivo a Sydney di Re Carlo e della Regina Camilla, il 18 ottobre 2024

Con l’ascesa al trono di Carlo III, il dibattito si è riacceso, con molti che vedono la fine del regno di Elisabetta II come l’inizio di una nuova era per l’Australia, ma al momento date le vicissitudini vissute dalla famiglia reale e le priorità e le urgenze dovute al momento storico, la questione sembra in parte rimandata, anche se non mancheranno le proteste durante questo royal tour.

Un presente certo e un futuro incerto

Il futuro della monarchia in Australia rimane comunque incerto. Mentre il Paese continua a discutere sulla possibilità di diventare una repubblica, la Royal Family mantiene un ruolo simbolico importante. Le loro visite non sono solo eventi diplomatici, ma veri e propri momenti di festa, che coinvolgono tutta la popolazione.

Il fascino della Royal Family, alimentato da decenni di visite regali, scandali, glamour e tradizione, è ancora vivo, creando un legame che, per ora, sembra resistere ai venti del cambiamento.