Sin da bambine ci hanno abituato a scegliere. Il nostro colore preferito, le scarpe, il gusto del gelato, cosa fosse giusto e cosa no, piccole decisioni quotidiane che ci facevano prendere per forgiare coscienza e carattere, per abituarci al mondo lì fuori. Perché in fondo le nostre mamme lo sapevano che la vita ci avrebbe messo davanti a delle sfide, alcune di queste durissime.
E crescendo abbiamo capito cosa vuol dire portarsi dietro il peso di decisioni sbagliate, quanto può essere difficile a volte scegliere, soprattutto se si tratta di sentimenti. Perché quando il cuore è confuso, la ragione non ha voce in capitolo.
Perché capita che improvvisamente, e inaspettatamente, la nostra relazione stabile, duratura e protetta, quella costruita con il tempo, viene messa in discussione dall’arrivo di uno sconosciuto. Perché quell’uomo, come un fulmine a ciel sereno, ha interrotto il susseguirsi di quella quotidianità a noi tanto cara, la nostra stabilità. La stessa persona che ha riattivato in noi quella passione e quella leggerezza che non credevamo ci appartenesse più. Quel lato folle che ormai eravamo convinte fosse confinato all’adolescenza.
E se questa persona arriva e ci fa sentire vive, allora sono guai. Ci rendiamo conto di questo lato di noi, che abbiamo sempre avuto ma che spesso abbiamo messo a tacere a favore della sicurezza e della routine quotidiana. Abbiamo l’impressione di aver rinunciato a qualcosa, a una parte di noi per tutto questo tempo.
Cosa fare a questo punto? Scegliere la sicurezza della relazione o la passione dirompente di una cosa nuova e sconosciuta? Non si tratta forse di una delle decisioni più complesse della nostra esistenza?
La verità è che la questione non è questa: non c’è nessuna scelta da fare. Non si tratta di prendere decisioni, quanto più di capire cosa ci sta succedendo: perché quella relazione non ci basta? Cosa non ci rende felici? Perché se è vero che da una parte desideriamo sicurezza e stabilità, dall’altra stiamo comprendendo che per noi è fondamentale esprimere e vivere quella parte folle e passionale che ci caratterizza.
L’incontro con una nuova persona non deve per forza trasformarsi in un tradimento o in una scelta, piuttosto deve farci comprendere che abbiamo tantissime sfaccettature che troppo spesso restano assopite. Non è questione di uomini, quanto più di ritrovare la nostra essenza, solo così potremmo capire cosa vogliamo davvero.