#SegretiDelCuore

Ho visto il lui della mia amica con un’altra donna

Per quanto sia forte l’amicizia con la nostra amica, c’è una parte della sua vita che non conosciamo, ovvero le dinamiche più profonde della sua relazione di coppia. Pensiamo bene prima di agire

Marina Mannino

Giornalista

Ero in auto ferma ad un semaforo. Ho girato lo sguardo e nella macchina accanto alla mia ho visto l’uomo della mia migliore amica insieme a un’altra donna. Si sorridevano e si baciavano come due adolescenti. Avrei potuto fare una foto ma non ci sono riuscita perché ero impietrita. Sono molto dispiaciuta per la mia amica. Vorrei tanto dirle cosa ho visto, ma non sono certa di fare la cosa giusta. Irene

È una circostanza davvero imbarazzante quella in cui ci si trova quando, per caso, si scorge il compagno (fidanzato, marito: insomma, quello con cui si divide la vita) di una cara amica con un’altra donna. Lì per lì si vorrebbe chiamare subito l’amica e riferirle cosa abbiamo visto per metterla in guardia. Ma la situazione richiede la massima calma, perché i fattori in gioco sono tanti e di difficile approccio. Quindi mettiamo via il cellulare e riflettiamo.

Per quanto sia forte l’amicizia con la nostra amica, c’è una parte della sua vita che non conosciamo, ovvero le dinamiche più profonde della sua relazione di coppia. Quando si va a toccare una storia nei suoi aspetti più personali e delicati, si rischiano reazioni inaspettate. L’amica potrebbe ringraziarci di averla avvisata ma potrebbe anche aggredirci, perché ci siamo permesse di intrometterci nella sua vita sentimentale insinuando un tradimento che lei non vede – o non vuole vedere. Il risultato? Fine (brusca) della nostra amicizia. Lei potrebbe preferire tenersi il presunto infedele e perdere noi, che abbiamo messo il naso nella sua relazione.

Inoltre, avvisarla di un tradimento in un modo non appropriato rischia anche di far crollare l’autostima dell’amica tradita, che dalla rabbia per l’inganno del compagno potrebbe passare allo svilimento delle proprie qualità come donna e come persona, mettendo in moto un meccanismo autodistruttivo.

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Potremmo invece affrontare il problema dall’altra parte, ovvero cercare di parlare con lui – sempre se abbiamo una certa confidenza. Sarà poi il traditore a decidere se confessare la sua avventura alla compagna oppure continuare a tacere. Ma attenzione: punto sul vivo, lui potrebbe negare accusandoci di esserci inventate tutto. Peggio ancora, potrebbe dire alla sua compagna che noi (per gelosia, invidia, cattiveria ecc.) stiamo mettendo in giro voci velenose su di loro.

La cosa più saggia da fare sembra quella di lasciare le cose come stanno. Per quanto si voglia evitare le sofferenze all’amica ingannata dal compagno, forse è meglio che la coppia arrivi da sola alla verità e al confronto, con i tempi e i modi che sono più consoni al loro rapporto. Le conseguenze di una tale rivelazione non sono del tutto prevedibili: tradita e traditore potrebbero lasciarsi male, con strascichi dolorosi e forse anche legali. Al contrario, potrebbero ritrovarsi superando il tradimento – succede più spesso di quello che si pensi.

D’altronde, conoscere la verità e non rivelarla equivale ad essere “complice” del traditore.  Questo potrebbe farci sentire scorrette. Oltretutto, un domani la nostra amica potrebbe prendersela con noi (“Tu lo sapevi e non mi hai detto nulla!”), sentendosi doppiamente tradita, dal compagno e da noi che abbiamo taciuto. La questione dunque è molto delicata. Affidiamoci alla nostra sensibilità e al nostro senso di lealtà. Pensiamoci bene e troveremo le parole per dirlo. O il modo di tacere.