Le relazioni di oggi durano poco: la scienza svela i motivi

Perché le relazioni di oggi non sembrano destinate a durare? Erano i tempi a fare la differenza o il modo di amare? La scienza fornisce una risposta

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Le relazioni di oggi non sembrano destinate a durare. Certo non possiamo generalizzare, ma basta guardare alle nostre esperienze, o a quelle di chi ci circonda, per confermare che non solo oggi trovare la persona giusta è diventato più difficile che mai, ma anche che nella maggior parte dei casi quel fuoco ardente è destinato a trasformarsi in una piccola fiammella.

Il paragone con i tempi passati risulta quasi inevitabile. Ogni volta che guardiamo ai nostri nonni ci chiediamo sempre come hanno fatto a stare insieme una vita intera, soprattutto quando le nostre relazioni traballano già dopo i primi mesi trascorsi insieme. Qualcuno potrebbe banalizzare dicendo che sì, era davvero meglio prima. Ma erano i tempi a fare la differenza o il nostro modo di amare e di approcciarci alle relazioni?

Come sempre è la scienza a fornirci una risposta. Alcuni ricercatori inglesi, infatti, hanno deciso di indagare il campo dei sentimenti e dei rapporti per capire cosa spinge a lasciarsi di più e a farlo velocemente, forse a volte anche troppo.

Oltre i sentimenti: la praticità e la convenienza

Viene spontaneo domandarsi come mai i giovani si lasciano di più e spesso, e lo fanno anche se fino a pochi giorni prima avevano sbandierato al mondo intero, attraverso i social network, il grande amore nutrito nei confronti del partner. Certo, non possiamo fare di tutta l’erba un fascio, ma non possiamo ignorare neanche il fatto che situazioni di questo genere sono quasi all’ordine del giorno.

E allora viene da chiedersi: cos’è che manca alla nostra generazione? Forse il coraggio, quello di restare insieme e di farlo anche quando la vita presenta degli ostacoli che sembrano insormontabili. Forse è la voglia di restare che manca, quella che invita a ricostruire e non a distruggere. O forse è quel rischio che nessuno vuole correre più, perché è più facile buttare via qualcosa che si rompe piuttosto che investire tempo, risorse e sentimenti per provare a ripararlo.

I giovani di oggi fuggono. Lo fanno alla prima incomprensione e davanti a un difetto emerso per caso, lo fanno perché non sono pronti e perché hanno paura. Lo fanno perché hanno iniziato un percorso insieme senza i giusti presupposti, senza alcuna progettualità.

È questo quello che hanno rilevato gli esperti dell’University College di Londra in collaborazione con gli studiosi dell’Università di St Andrews in Scozia. Non sono tanto i motivi che spingono le coppie a lasciarsi ad essere rilevanti, quanto più i presupposti che li hanno uniti e che spesso hanno più a che fare con la praticità e la convenienza che con i sentimenti e il desiderio di costruire qualcosa di duraturo.

I giovani si separano di più e prima: la scienza spiega i motivi

Le relazioni instaurate dai giovani, lo abbiamo detto, sembrano destinate a finire. E nella maggior parte dei casi quel capitolo viene chiuso velocemente e troppo in fretta, almeno rispetto a prima.

Gli esperti hanno cercato di indagare su questo fenomeno giungendo alla conclusione che la risposta, a chi si chiede come mai queste relazioni non sono destinate a durare, sta nell’incipit del rapporto o della frequentazione. Secondo gli studiosi inglesi e scozzesi, infatti, le nuove generazioni vedono in un rapporto di coppia, e più nello specifico in una convivenza, una convenienza in termini di indipendenza e di risorse economiche.

Se fino a qualche anno fa andare a vivere insieme veniva considerato come una sorta di prova, per un eventuale matrimonio, per i giovani si tratta di un atto pratico. La convivenza, infatti, permetterebbe di uscire dal nido familiare, di avere più indipendenza, ma anche di poter dividere le spese dell’affitto e della spesa, per esempio.

Motivi, questi, che in realtà hanno poco a che fare con i sentimenti. Anche se è indubbio che le intenzioni iniziali sono più che ammirevoli, è chiaro che a lungo andare le ragioni che hanno portato alla convivenza non possono bastare per tenere in equilibrio una coppia, non davanti ai problemi e agli ostacoli che naturalmente si incontrano.

Secondo gli esperti, inoltre, anche se la scelta di andare a convivere è molto diffusa tra i giovani, quello che manca davvero è un progetto di vita da condividere e da portare avanti insieme. E senza quello, sembra chiaro, l’epilogo è già scritto.