Quali sono i segnali “tossici” in una relazione?

Amore: attenta ai segnali “tossici” del partner

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Andrea Carubia

Psicologo e sessuologo

Psicologo Psicoterapeuta specializzato in Sessuologia Clinica, si occupa di promozione del benessere psicologico e sessuale dell'individuo e della coppia, con lo scopo di migliorare il rapporto con sé stessi e gli altri.

Riconoscere i segnali tossici che possono caratterizzare una relazione affettiva è importante affinché essi non crescano a tal punto da non saper più come comportarsi.

Una relazione tossica infatti si sviluppa e cresce nel tempo a nostra insaputa e, quando ce ne accorgiamo, spesso è troppo tardi e, pur riconoscendo che il rapporto non funziona più, continuiamo a portarlo avanti.

E le conseguenze non sono di poco conto: perdita di autostima, sensazione di paura e forti sensi di colpa.

Ecco perché riconoscere le principali caratteristiche di una relazione tossica è fondamentale per evitare le sopracitate conseguenze.

Se riconoscerai alcune di queste caratteristiche nella tua relazione allora cerca di lavorare soprattutto su te stessa chiedendoti perché sei finita ed accetti questo tipo di relazione: magari un aiuto esterno, una psicoterapia, potrebbe darti elementi utili affinché tu non cada in trappola ancora.

La manipolazione

Le persone tossiche sono abili manipolatrici. Arrivano ai loro obiettivi attraverso delle strategie che non tengono conto dei bisogni e delle esigenze degli altri.

Tieni conto che ci sono modalità manipolative manifeste (l’autoritarismo) e altri più subdole (il vittimismo).

La persona che si trova davanti a questi atteggiamenti, ha difficoltà a mettere dei limiti, per paura di farlo o per evitare i sensi di colpa.

Utilizzo di un doppio linguaggio

Fa riferimento alla capacità di una persona tossica di unire e mescolare adulazioni e svalutazioni.

Quando si ha una relazione con una persona tossica che utilizza questo atteggiamento, e non si mettono dei limiti, si crea un deterioramento dell’autostima dell’altra persona, che alla fine inizierà a dubitare delle proprie capacità e potenzialità.

Autoreferenzialità

Gli individui “tossici” si sentono “padroni della “verità”. A loro piace parlare di sé stessi e non dimostrano alcuni interesse (perché realmente non hanno interesse) di ciò che accade agli altri.

Mancanza di empatia

Non c’è interesse a capire l’altro in quanto lo scopo prioritario è quello di ferirlo.

Lamento continuo

Si lamentano sempre, tutto è orribile, creano compassione e fanno in modo che gli altri trovino le soluzioni per loro, per poi smontarle tutte.

Ovviamente non per forza questi segnali appaiono tutti insieme.

Ognuno di essi è, da solo, un segnale tossico a cui bisogna prestare attenzione. Dipende da te se la relazione cresce o no, se resti immersa in questo vincolo o prendi una distanza emozionale salutare.

Tieni presente che reagire con dolcezza e attitudine positiva di solito disarma gli effetti tossici, annullando quindi il potere che l’altra persona pensa di avere grazie al sua atteggiamento tossico.