Amore tossico: 5 passi per uscirne

Le relazioni “tossiche”: come allontanarci quando il partner ci “avvelena”

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Andrea Carubia

Psicologo e sessuologo

Psicologo Psicoterapeuta specializzato in Sessuologia Clinica, si occupa di promozione del benessere psicologico e sessuale dell'individuo e della coppia, con lo scopo di migliorare il rapporto con sé stessi e gli altri.

Molti di noi, almeno una volta nella vita, hanno vissuto una di quelle relazioni sentimentali definibili come amori tossici.

Si tratta di quegli amori nocivi (come ad esempio la dipendenza affettiva), che hanno un impatto negativo sulla autostima, che ci fanno sentire insicuri e vulnerabili e che caricano il nostro equilibrio fisico e mentale di stress, ansia e negatività. C’è una buona notizia però: anche se difficile, si può uscire da un amore tossico.

Esistono dei passaggi di “consapevolezza” che ci portano a osservare la relazione tossica che stiamo vivendo in maniera più serena e obiettiva.

  • Capire e accettare di essere all’interno di una relazione tossica

Come sempre, il primo passo è la consapevolezza. Un amore tossico si può riconoscere da alcune caratteristiche basilari: sentire calare la propria autostima, non sentirsi apprezzati, vivere in un perenne stato di ansia, rincorrere la persona che ci tiene legati.

Riconoscere queste condizioni di sofferenza, ammetterle a sé stessi, accettarle e accoglierle è il primo passo per dire basta a un amore tossico.

  • Autoconsapevolezza

Appurato che quello che stiamo vivendo è un amore tossico, il passo successivo è quello di essere pienamente consapevoli riflettendo sul perché ci stiamo distruggendo.

Una relazione tossica è come una malattia che prima attacca un organo, poi presenta delle metastasi sempre più invasive, fino al punto di arrestare ogni processo vitale. Sapere ciò a cui andiamo incontro e avere il coraggio di debellare questo legame è l’inizio di un reale processo salvavita.

  • Autostima

Per uscire da un amore tossico bisogna coltivare la propria autostima e imparare a volersi davvero bene. Generalmente, il partner tossico ci porta a una forma di alienazione che può manifestarsi in tanti modi, uno dei principali è il livellamento verso il basso della nostra autostima. Impariamo a fare qualcosa per noi anche se il partner non vuole. Impariamo a non soffrire in silenzio se subiamo dei no o delle imposizioni.

Coltivare la propria autostima vuol dire essere così forti da non aver paura di perdere un partner nocivo solo per sentirci in qualche modo apprezzati.

  • Imparare a dire di NO

Il partner tossico non si aspetta una nostra presa di posizione perché è talmente abituato al nostro cedimento che dà per scontato che diciamo sempre di si.

Iniziamo a mettere dei paletti, iniziamo a manifestare un certo disagio. Tentiamo prima la strada del dialogo e della discussione civile. Qualora non bastasse, bisogna essere pronti anche a una chiusura netta.

Ma non bisogna avere paura delle ripercussioni. Se il soggetto tossico è pericoloso, è fondamentale farlo presente a chi ci è più vicino e, nei casi più a rischio, alle forze dell’Ordine.

  • Terapia

Infilarsi consapevolmente in un amore tossico spesso nasconde dei traumi che ci portiamo dietro sin dall’infanzia.

Generalmente è più colpito chi è sempre stato abituato a compiacere genitori, famiglia, insegnanti o amici fino al punto da mettere sempre dopo tutto i propri desideri.

E’ il momento di dire basta. Se necessario, contatta uno psicologo psicoterapeuta che possa aiutarti a tornare a brillare della tua luce naturale.