Il lato oscuro delle relazioni online: quali minacce si nascondono nel nostro smartphone?

Come proteggersi dai nuovi rischi del dating online, tra Stalkerware, Deepfake e diffusione di immagini private senza consenso.

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Laura Fasano

Divulgatrice e Content Creator di tecnologia

Conosciuta come TecnoLaura, sono una tech blogger, content creator e divulgatrice esperta di cultura digitale che racconta in modo pratico e semplice come tecnologia e innovazione possono migliorare la vita di tutti, sviluppando risorse, opportunità e benessere.

Pubblicato: 13 Novembre 2024 09:00

Negli ultimi anni, il mondo delle relazioni è stato trasformato dalla diffusione delle app di incontri online e dei social media, che hanno reso più semplice entrare in contatto con nuove persone ovunque e in qualsiasi momento.

Questi strumenti ci offrono un modo per superare le distanze geografiche, la possibilità di conoscere persone al di fuori del nostro gruppo e la comodità di esplorare nuove connessioni con pochi clic, riducendo un po’ gli ostacoli dati da insicurezza o, semplicemente, timidezza, che caratterizzano le relazioni che nascono offline.

Quest’accessibilità, però, ha portato alla luce anche una serie di rischi e pericoli significativi, specialmente per privacy e sicurezza, esponendoci a nuove vulnerabilità emotive e al rischio di abusi digitali.

Tra le minacce più pericolose in questo contesto troviamo, ad esempio, l’uso di stalkerware, i deepfake e l’abuso di immagini intime, problemi che possono facilmente sfuggire al controllo delle vittime con conseguenze devastanti.

Per questo è fondamentale conoscerli e sviluppare una maggiore consapevolezza, adottando misure preventive per proteggerci e goderci pienamente i vantaggi di questi strumenti e degli spazi virtuali che creano.

Stalkerware: una minaccia che può nascondersi nel nostro smartphone

Lo stalkerware è un tipo di software utilizzato per monitorare e tracciare le attività di una persona senza che questa ne sia consapevole (un po’ come avviene nei casi di stalking). Questo tipo di applicazione, che si nasconde nel sistema di uno smartphone o di un computer, è in grado di registrare messaggi, chiamate, posizione e altre informazioni personali. Nonostante sia spesso mascherato come controllo parentale o sicurezza antifurto, data la sua natura, lo stalkerware viene comunemente utilizzato in contesti di abuso nelle relazioni personali per esercitare un controllo ossessivo e invasivo sulla vita della vittima.

Secondo il “State of Stalkerware Report” di Kaspersky, i casi di utilizzo di stalkerware sono in costante crescita: nel 2023 sono stati rilevati oltre 31.000 casi a livello globale, con un aumento del 6% rispetto all’anno precedente.

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In Italia, il 27% degli intervistati ha ammesso di sospettare di essere stato monitorato digitalmente, mentre il 14% ha riferito di aver subito stalking online da parte di un partner o di qualcuno conosciuto su una piattaforma di incontri. Cifre che, considerando i casi di cronaca di cui sentiamo parlare ogni giorno, non sono così indifferenti.

Se sospetti la presenza di stalkerware sul tuo dispositivo, è importante prendere le giuste precauzioni per non allertare chi lo ha installato, in quanto disinstallarlo improvvisamente potrebbe compromettere la raccolta di prove per un’eventuale azione legale.

Invece, è bene:

  • Monitorare i “sintomi sospetti”, come un consumo di batteria eccessivo o app sconosciute installate di recente che potrebbero essere segnali di una potenziale intrusione.
  • Aggiornare le autorizzazioni delle app, riguardando periodicamente le impostazioni della privacy e delle autorizzazioni, in particolare quelle che richiedono l’accesso a dati personali o alla posizione.
  • Non eliminare immediatamente il software, rivolgendosi a un esperto di sicurezza digitale o alle autorità per rimuovere lo stalkerware in modo sicuro e verificare l’eventuale presenza di altre minacce.

Deepfake: la nuova frontiera della manipolazione digitale

I deepfake sono contenuti video o audio generati da intelligenza artificiale per alterare in modo realistico il volto, la voce o i gesti di una persona, rendendo l’immagine ingannevolmente autentica (diverse celebs, purtroppo, ne sono state vittima ultimamente, tra cui anche Taylor Swift).

Inizialmente utilizzati per intrattenimento, i deepfake hanno rapidamente trovato applicazioni maligne anche nelle relazioni online e nelle dinamiche di abuso.

Grazie ai progressi dell’AI, oggi è possibile infatti creare deepfake con una qualità tale da rendere difficile distinguerli dai contenuti autentici, ingannando anche osservatori esperti e rappresentando una minaccia per la reputazione, la sicurezza e l’integrità delle vittime, in quanto possono essere usati per creare contenuti che le ritraggono in situazioni compromettenti o inappropriate, per poi ricattarle minacciando di diffondere le immagini (spesso di nudo).

Per evitare questo rischio, puoi seguire questi suggerimenti:

  • Presta attenzione ai dettagli “strani”, perché spesso anche i deepfake più avanzati presentano anomalie, come movimenti innaturali degli occhi, sfasamenti nella sincronizzazione delle labbra o ombre che non sembrano realistiche.
  • Utilizza strumenti di verifica per segnalare contenuti sospetti e, se disponibile, attiva il rilevamento automatico di deepfake tramite algoritmi di intelligenza artificiale già disponibili su diverse piattaforme social.
  • Mantieniti informata sulla tecnologia, in quanto la consapevolezza delle possibilità e dei limiti dei deepfake è un primo passo per evitare di cadere preda dell’inganno. Documentarsi sui nuovi strumenti di manipolazione delle immagini, poi, è un ottimo modo per riconoscere segnali sospetti.

Abuso di immagini private: quando la privacy è a rischio

L’abuso di immagini intime, spesso conosciuto come revenge porn, è uno dei pericoli più insidiosi delle relazioni online e si verifica quando immagini o video privati vengono condivisi senza il consenso della persona ritratta, causando spesso danni emotivi e reputazionali irreparabili.

Nonostante l’aumento di leggi e regolamenti che puniscono questa pratica, le immagini private continuano a essere facilmente diffuse su internet, generando traumi psicologici per le vittime.

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Il fatto che il 45% degli italiani crede che una persona che invia immagini intime sia almeno parzialmente responsabile se queste vengono diffuse fa emergere un’urgente necessità di educazione riguardo al consenso e al rispetto della privacy digitale (dati Kaspersky), anche per le più giovani, particolarmente sensibili alla pressione sociale e alla normalizzazione della condivisione di immagini private tra partner e amici.

Di fronte a questa minaccia, sono diverse le precauzioni che puoi adottare per proteggere le tue immagini personali:

  • Essere cauta nella condivisione, pensando due volte prima di condividere immagini intime con chiunque. Anche nelle relazioni più forti e positive, è importante considerare le possibili conseguenze.
  • Utilizzare sistemi di protezione digitale, come la piattaforma StopNCII.org che offre strumenti per segnalare e bloccare la diffusione non consensuale di immagini intime, mentre antivirus installati sui nostri smartphone e software di sicurezza possono aiutare a prevenire gli attacchi informatici e proteggere i nostri dispositivi con tutto ciò che contengono.
  • Proteggere gli account con password forti, complesse e uniche, per ciascun account riducendo il rischio che i tuoi dispositivi vengano compromessi. È consigliabile usare un gestore di password per memorizzare e gestire in modo sicuro tutte le chiavi di accesso (così non avrai più bisogno di ricordarle singolarmente).

Partendo da questi semplici passi potrai vivere la tua vita digitale e le tue relazioni online con serenità, tenendo sempre gli occhi aperti e ascoltando le tue emozioni.